Ludovico Di Martino e Vanessa Scalera su I viaggiatori: un film che ha richiesto coraggio

Incontro stampa con il regista de I viaggiatori Ludovico Di Martino e Vanessa Scalera. Dal 21 novembre su Sky e NOW.

Dopo l’anteprima ad Alice nella città, il 21 novembre 2022 arriva in esclusiva su Sky Cinema e NOW I viaggiatori, il nuovo film diretto da Ludovico Di Martino (La Belva): Max, Flebo e Greta sono tre adolescenti che tramite una strana macchina del tempo, un progetto al quale Beo Fulci, fratello di Max e ricercatore di fisica quantistica, stava lavorando da tempo prima di sparire nel nulla, si ritrovano nella Roma del 1939 scossa dalle leggi razziali, tra guardie fasciste e atti censori.

È qui che si è perso Beo, ed è con lui che proveranno a salvare il mondo dalla minaccia fascista. Nel cast assieme a Matteo Schiavone nel ruolo di Max, Fabio Bizzarro nei panni di Flebo, AndreaGaia Wlderk in quelli di Greta, Francesca Alice Antonini in quelli di Lena, Gianmarco Saurino nel ruolo di Beo e Federico Tocci nel ruolo di Vulcano, ci sono Fabrizio Gifuni nel ruolo di Luzio, capo della polizia segreta del Duce, e Vanessa Scalera nei panni della Dottoressa Sestrieri.

Ludovico Di Martino: “I miei giovani protagonisti contro i fascisti nella Roma del ‘39”

I viaggiatori, cinematographe.it

Una grande produzione per un progetto ambizioso e insolito per l’Italia.

Il coraggio è di chi ci è venuto dietro”, ha spiegato Ludovico Di Martino durante l’incontro con la stampa, “perché per me, e penso anche per gli altri, è stato spontaneo e divertente, è più difficile trovare chi ha il coraggio di finanziare un film del genere. Mi piace dire che è stato frutto di un processo assolutamente naturale e anche irrazionale, alle prime stesure molta gente mi diceva: “Sì, ok, bello ma come fai a fare sto film?”. C’è stato un momento in cui ci siamo tutti un po’ resi conto che difficoltà grosse avremmo incontrato, però tutto ruota intorno al concetto di gioco che è un concetto molto serio, perché forse il nostro cinema deve ancora scoprire fino a fondo la serietà del gioco e quando un film debba divertire, coinvolgere, cercando di veicolare messaggi puri. L’idea era veramente di prendere questi ragazzini e portarli nel ’39 inseguiti da un gruppo di guardie fasciste “sparando” un pezzo di Machete e Salmo, questo è stato il nostro punto di partenza. Il periodo è stato il primo in maniera spontanea che ci è venuto in mente perché ci affascinava questa distanza relativamente ampia tra noi e questa fase storica, ci affacciamo sulla storia come su un libro impolverato invece che approfondirla e andare a viverla e poi si rischia che le cose ricapitino”.

Tante le contaminazioni e le ispirazioni per questo film action dai tanti effetti speciali e dalle atmosfere che in particolar modo molti trentenni non faticheranno a riconoscere:
In questo film mi piaceva fare riferimento a quel film che “subivo” da piccolo, che non ho scelto d vedere”, ha continuato il regista, “come Pagemaster e La storia infinita, tutti quei film che facevano su Italia 1 durante il periodo natalizio. Il cinema con cui si cresce è indiscutibilmente bello ed è inattaccabile. Molti pensano anche ai Goonies, ma a me non è mai piaciuto.  Poi io amo Zemeckis e Spielberg ed è ovvio che faccio riferimento anche a quel cinema lì”.

Un cast e un regista straordinario per il film I viaggiatori, in onda su Sky dal 21 novembre 2022

I viaggiatori, cinematographe.it

I giovani protagonisti dovranno poi fare i conti con due villain d’eccezione: Fabrizio Gifuni e Vanessa Scalera nei panni dell’ambigua dottoressa Sestrieri per la quale l’attrice è invecchiata grazie a un impressionante trucco prostetico. Donna di scienza, dedita solo allo studio e alla ricerca. Quando vede che il lavoro a cui ha dedicato tutta la sua vita le viene tolto, la sua ambizione e la voglia di essere riconosciuta nel mondo come una grande scienziata la porteranno a compiere delle scelte che potrebbero cambiare la storia.

Ludovico è un regista straordinario, la sua voce mette tranquillità e quando dice le cose quelle sono, ti punta, arriva dritto, uno non ci pensa mai ma i registi devono avere una voce straordinaria”, ha spiegato Vanessa Scalera, “mi è piaciuto molto il lavoro che ha fatto con i ragazzi, e vedere poi il film sullo schermo mi ha dato grande soddisfazione, mi piacciono le persone passionali come Ludovico. Sono felice di aver partecipato, proprio felice, non capita sempre. È stato un gioco vedermi in quei panni, passare tre ore e mezza al trucco, avere un’altra faccia”.

L’ispirazione per il personaggio interpretato da Vanessa, ed è la prima volta che glielo dico, è Ade di Hercules”, ha spiegato Di Martino, “volevo fare un po’ un cattivo di quel tipo lì, poi andando a sviscerare, a sviluppare ci siamo resi conto che poteva essere anche molto credibile. Io ho sempre condiviso gli ideali della dottoressa  Sestrieri, è una donna che ne ha subite talmente tante che arriva a un punto in cui nessuno nel presente le avrebbe offerto una possibilità, invece nel passato gliela offre il regime e questo la fa rinascere, è bello avere dei cattivi che hanno delle motivazioni condivisibili, diventano dei personaggi provocatori, dei personaggi nei quali ci si può riconoscere, oggi se sono un ricercatore, mi tolgono i fondi, e per magia viaggio nel passato e il regime di Mussolini mi dà una possibilità, non ci penso due volte a prendermela?

Il nostro incontro col regista e col cast de I viaggiatori

I viaggiatori, cinematographe.it

Ribadisco il coraggio di Sky e Groenlandia”, ha poi continuato il regista, “non è scontato investire cifre così importanti in un film che ha anche la pretesa di mettere al centro del racconto attori giovani e volti nuovi, perché spesso gli attori sono anche la garanzia, non è tanto un coraggio mio perché per me è scontato. Io poi amo gli attori e l’idea di fare un film con dei protagonisti così giovani mi esaltava perché in qualche modo essendo alle prime esperienza hanno anche meno filtri, è anche così che si raggiunge una freschezza che spero arrivi a chi guarda il film.  Se c’è una cosa sulla quale dobbiamo riflettere di più è che non siamo un paese che è riuscito a creare uno star system di attori giovani, forse adesso con qualche serie questa cosa sta accadendo. Però, quando poi vai a vedere, per esempio, Dune, non solo perché è di Villeneuve ma perché ci sono come protagonisti Zendaya e Thimotée Chalamet è anche frutto di un sistema sano che crede e investe sugli attori giovani, e se Chalamet si dimostra un buon attore il sistema produttivo gli fa fare altri 15 film in due anni e crea una star che è una cosa che il nostro sistema produttivo ancora fatica a fare”.