Globi d’Oro 2019: intervista video ai vincitori, da Bellocchio a Borghi

Le nostre interviste video a Franco Nero, Marco Bellocchio, Alessandro Borghi, Alessio Cremonini, Lisa Nur Sultan, Giacomo Battiato, Ludovica Nasti, Phaim Bhuiyan e Davide Calvaresi

Si è svolta mercoledì 19 giugno a Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore britannico a Roma, la cerimonia di premiazione della 59ma edizione del Globo d’Oro, uno dei premi più antichi e prestigiosi del cinema italiano assegnato dall’Associazione della Stampa Estera in Italia, un gala apertosi sulle note del Maestro Ezio Bosso, insignito del Gran Premio della Stampa Estera e condotto da Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, co-responsabili del comitato di giuria. «È per me un piacere ospitare a Villa Wolkonsky la 59ma edizione di una cerimonia importante come quella del Globo d’Oro. Oltre a rappresentare un’industria importante per le nostre economie – ha commentato l’Ambasciatore Jill Morris – il cinema è uno specchio della realtà che appassiona e ci fa sognare. È anche un settore nel quale Regno Unito e Italia eccellono, ed è per questo che negli ultimi anni ho favorito numerose iniziative volte a promuovere sinergie e nuove collaborazioni tra i nostri rispettivi talenti. Tra i numerosi ospiti che ho avuto il piacere di ricevere, Ridley Scott, Sally Potter, Ian McKellen e Mike Leigh, tutti hanno confermato la solidità dei rapporti tra Italia e Regno Unito, che sono certa resteranno forti in questo campo così come in moltissimi altri settori chiave della nostra industria culturale».

Globi d’Oro 2019: vincono Bellocchio, Borghi, Sulla mia pelle e Bangla

Tantissimi i rappresentanti della Stampa Estera che si sono alternati sul palco: «a nome del Comitato Cinema dell’Associazione Stampa Estera in Italia – dichiara Alina Trabattoni, co-responsabile del comitato – siamo onorati di presentare il nuovo volto di uno storico premio cinematografico, nato come emulo dei Golden Globes, ma diventato un tributo unico nel suo genere. Un riconoscimento indipendente al Cinema Italiano, assegnato da chi l’Italia la racconta guardandola da fuori».

Il premio al Miglior Film è stato assegnato a Marco Bellocchio con Il traditore, mentre per la Migliore Opera Prima la giuria ha conferito il riconoscimento a Bangla di Phaim Bhuiyan, doppiamente protagonista sul palco, con un’esibizione live insieme alla sua band.

Miglior attrice Jasmine Trinca per Croce e Delizia di Simone Godano, assente però alla serata. Trionfo per Alessandro Borghi premiato come Miglior Attore per il film Sulla mia pelle, opera che si è aggiudicata anche il riconoscimento per la Miglior Sceneggiatura, scritta dal regista Alessandro Cremonini e da Lisa Nur Sultan.

Il premio alla Migliore Colonna Sonora ha decretato la vittoria di Nicola Piovani per le musiche del film Il traditore. Mentre la Miglior Fotografia è andata a Daria D’Antonio per Ricordi?.

Ludovica Nasti è stata premiata come Giovane Promessa per la serie L’amica geniale, mentre il Premio alla Carriera è andato a Vanessa Redgrave, che non ha potuto essere presente alla cerimonia, e Franco Nero, quest’ultimo quindi sul palco di Villa Wolkonsky a ritirarlo per entrambi e leggendo per l’occasione una lettera di Vanessa Redgrave che ha salutato e ringraziato la Stampa Estera per il riconoscimento.

Una delle novità di questa edizione del Globo d’Oro è il Premio per la Miglior Serie TV, che è stato assegnato a Il nome della rosa, la fortunata produzione Rai con la regia Giacomo Battiato. Miglior Corto è Olmo di Davide Calvaresi. Mentre come Miglior Documentario è stato premiato Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.

Sul palco è salito anche Arturo Muselli, tra i protagonisti di Gomorra – La serie, con una sua versione, in chiave partenopea, tratta dall’Amleto. Tra i premiati abbiamo incontrato per un commento a caldo Franco Nero, Marco Bellocchio, Alessandro Borghi, Alessio Cremonini, Lisa Nur Sultan, Giacomo Battiato, Ludovica Nasti, Phaim Bhuiyan e Davide Calvaresi.