Intervista a Felix Kramer: da Dark al nuovo film con i fratelli Dardenne

La nostra intervista all'attore tedesco, principalmente noto per Dark, Dogs of Berlin e Free Country, ospite d'onore del Festival del Cinema Tedesco.

Si è tenuto dal 26 al 29 giugno 2021 a Roma il Festival del Cinema Tedesco, caratterizzato dalla presentazione di nuove produzioni tedesche contemporanee tra lungometraggi e cortometraggi, la presenza di ospiti d’eccezione e molto altro.

Tra gli ospiti che hanno partecipato alla kermesse, svoltasi presso La Casa del Cinema (all’interno di Villa Borghese, a Roma), spicca Felix Kramer, attore tedesco affiancato durante il festival da Christian Alvart e Trystan Pütter per presentare Free Country, ultima fatica da regista di Alvart. Abbiamo avuto la possibilità di intervistare l’artista, apparso recentemente in due produzioni Netflix ovvero Dark e Dogs of Berlin, facendogli domande sulla sua carriera e sulla recente partecipazione al film sopracitato.

Festival del Cinema Tedesco: Felix Kramer racconta Dark

Festival del Cinema Tedesco

Abbiamo cominciato l’intervista chiedendo a Felix Kramer qualche retroscena su Dark e sul rapporto che ha avuto con il copione della realizzazione, decisamente molto complesso e sfaccettato. “In Dark avevo un piccolo ruolo e ho partecipato a solo 6 giorni di riprese, di conseguenza non ho particolari aneddoti da raccontare dal set. Anche per quanto riguarda la storia non ho avuto modo di esplorarla nel dettaglio, anche perché avevo solo le informazioni necessarie per le scene che dovevo girare. In ogni caso la serie mi piace molto e mi è piaciuto molto lavorarci.”

Felix Kramer: il futuro dell’attore e l’esplorazione di generi

Dogs of Berlin

Di seguito, abbiamo domandato all’attore se aveva in programma altri progetti con Netflix in futuro e se aveva intenzione di esplorare nuovi generi nel mondo del cinema e delle serie, visto che le sue interpretazioni virano principalmente sul crime, il thriller e il drama. “Non ho attualmente altri progetti con Netflix, ma in generale, per il futuro, parteciperò ad un film prodotto dai fratelli Dardenne”.

“Per quanto riguarda i generi, ne ho esplorati altri come la commedia, in particolare nella serie televisiva  tedesca Waiting for the Bus, siamo alla seconda stagione e abbiamo finito le riprese qualche settimana fa. Comunque mi piacerebbe assolutamente esplorare altri generi.”

Felix Kramer parla del suo personaggio in Free Country, della sua collaborazione con Christian Alvart e delle connessioni con la prima stagione di True Detective

Free Country

Ci siamo poi concentrati su Free Country, chiedendo come aveva avuto inizio il connubio artistico con Christian Alvart e se si era ispirato a qualcuno per il ruolo che ha all’interno del film, un poliziotto molto tormentato. “Con Christian Alvart è la mia seconda collaborazione dopo Dogs of Berlin. Al tempo ci siamo rincorsi per un anno prima di iniziare a lavorare insieme. Durante le riprese, durate 10 mesi, è stato come un matrimonio. All’interno di Dogs of Berlin il mio personaggio era centrale nello show e lui mi ha dato molta fiducia, cosa che ho ricambiato dal punto di vista artistico.”

“Non mi sono ispirato a qualcuno in particolare per il ruolo, quando lavoro cerco di connettermi fortemente con il personaggio che devo interpretare  e divento un tutt’uno. Nel caso di Free Country, non è stata solo una connessione psicologica, visto che sono dovuto ingrassare per il ruolo, farmi crescere i baffi e usare un tono di voce più basso, oltre a dover iniziare a fumare. Credevo seriamente di esagerare, ma Christian mi ha spiegato che dal suo punto di vista avevo trovato una mia particolare dimensione. Devo dire che mi sono affezionato molto al personaggio, nonostante abbia preso decisioni negative nella sua carriera da poliziotto. Alla fine è come se avessi tentato di riscattarsi e riconciliarsi con sé stesso prendendo il colpevole e risolvendo finalmente il caso.”

Sempre parlando di Free Country, è stato interessante chiedere a Felix se aveva notato delle connessioni con la prima stagione di True Detective e se effettivamente aveva visto l’opera. “È vero, ci sono molte somiglianza tra Free Country e la prima stagione di True Detective: non solo il genere di riferimento, ovvero il crime e il poliziesco, ma anche l’ambientazione rurale ruvida e sporca. Ho visto solo la prima stagione di True Detective, è davvero uno dei migliori prodotti che abbia mai visto nella mia vita, scritta brillantemente. L’unica cosa che non ho apprezzato è il finale, forse un po’ troppo filosofico.”

Festival del Cinema Tedesco: l’emozionante partecipazione dell’artista all’evento della Capitale

Festival del Cinema Tedesco

Abbiamo chiuso l’intervista chiedendo all’attore cosa significava per lui partecipare come ospite al Festival del Cinema Tedesco. “È la prima volta che partecipo ad un Festival di questo tipo e ne sono molto emozionato. Non è la prima volta che vengo a Roma, venni in passato per promuovere un prodotto Netflix e quando Simone Baumann, direttrice di German Films, mi ha mostrato le foto della Casa del Cinema, sono rimasto davvero folgorato perché è un posto eccezionale.”

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