Darby Harper: consulenza fantasmi – il cast svela le curiosità sul film

Tra doversi calare nei panni di personaggi particolari e il dover affrontare il trauma di una perdita, con un pizzico di umorismo, ecco cosa hanno rivelato i filmmaker e il cast di Darby Harper: consulenza fantasmi.

Darby Harper: consulenza fantasmi è la nuova teen comedy 20th Century Studios disponibile sulla piattaforma streaming Disney+, all’interno di Star in Italia. Per l’occasione, abbiamo partecipato alla conferenza stampa del film, a cui hanno preso parte il regista Silas Howard, i produttori Adam Saunders ed Eddie Rubin e parte del cast, tra cui Riele Downs (Darby Harper), Auli’i Cravalho (Capri), Asher Angel (James), Chosen Jacobs (Alex), Nicole Maines (Piper), Kylie Liya Page (Taylor) e Genneya Walton (Bree). Le due protagoniste, Riele Downs e Auli’i Cravalho, hanno preso subito la parola, rivelando che cosa ha significato per loro far parte del film e interpretare i due personaggi principali.

Riele Downs e Auli’i Cravalho: “è stato divertente fingere di odiarci, perché in realtà andiamo d’amore e d’accordo”

Riele Downs e Auli’i Cravalho interpretano due amiche/nemiche che, per la maggior parte del film, tendono a odiarsi, finendo col placare i loro dissidi nel nome di un bene superiore. Riguardo al dover interpretare due personaggi che non vanno assolutamente d’accordo, la Cravahlo ha rivelato: “È impossibile odiare Riele e proprio per questo è stato divertente dover fare qualcosa di così diverso da quello che è la situazione reale. È stata divertente questa faida con Riele. Non penso di essere molto simile al mio personaggio, ma vi dirò… è stato molto facile per me diventare Capri. Non saprei, magari c’è una parte di me che ha deciso di mostrarsi in Capri. Amo la sua sicurezza e sì, è stato divertente“.

La Downs ha fatto seguito alle parole della Cravalho, affermando: “Condivido quello che ha detto Auli’i: è impossibile odiarla, è così divertente, buffa e talentuosa. Da una parte è stato facile, ma dall’altra parte è stato difficile perché naturalmente non ci odiavamo veramente. Io, per alcuni modi, sono molto simile a Darby, sono un po’ introversa, a volte mi piace fare le cose da sola. Al tempo stesso però, Darby è più chiusa, mentre io adoro esplorare e fare tante cose diverse, forse differiamo in questo“.

Anche le altre ragazze del gruppo, prima di Capri e poi di Darby, hanno dovuto interpretare dei personaggi particolari. Riguardo a ciò, Nicole Maines (Piper) ha detto: “Ci siamo divertite così tanto a girare tutte quelle scene. Abbiamo avuto modo di interpretare questi personaggi, e più lo facevamo, giocando anche tra di noi, più sono aumentate le opportunità di improvvisazione. E così, alla fine del film, ci è stato dato il via libera per fare qualsiasi cosa stupida ci fosse venuta in mente. Alla fine interpretiamo tre personaggi che vengono presentate come le bellezze impeccabili della scuola, disinvolte e perfette, che è vero, ma poi ti rendi conto che sono solo tre idiote.

Genneya Walton (Bree) ha continuato dicendo: “Considerando la nostra posizione nel film avremmo potuto rispecchiare perfettamente il cliché delle Mean Girls, ma stavamo cercando di trovare più profondità. Sono ragazze adolescenti popolari e anche cheerleader, ma allo stesso tempo stanno ancora cercando la loro strada nella vita e tentano di comprendere cosa significa essere un’adolescente nell’attuale era digitale“.

Infine, Kylie Liya Page (Taylor) ha aggiunto: “Avere così tanta libertà creativa è stata un dono, penso che sia qualcosa che desideri ogni attore. È stato divertente interpretare queste adolescenti che dovevano affrontare un’esperienza così traumatica. Penso che gli adolescenti abbiano già così tante emozioni, che non sanno come affrontare tutto ciò e credo che sia stato divertente perché siamo riusciti a portare dell’umorismo a questa situazione. È stato interessante offrire una sorta di rappresentazione umoristica di questi personaggi e inserirli in qualcosa di profondamente traumatico, osservando come ciascuno di loro affronti il dolore. Abbiamo il dolore delle persone morte, ma anche il dolore dei vivi e penso che affrontare tutte queste dinamiche diverse sia stato interessante.

I ragazzi interpretano dei ruoli secondari in un genere di film in cui la componente sentimentale è fondamentale

Cosa spinge degli attori ad accettare una parte ben sapendo di dover apparire in ruoli secondari? Questa domanda ha ancora più senso se i ruoli secondari in questione sono quelli maschili in una teen comedy, dove la componente sentimentale di solito fa da protagonista. A tal proposito, Chosen Jacobs, che nel film interpreta Alex, ha dichiarato: “Per quanto mio riguarda, ogni volta che vedo una sceneggiatura, mi concentro solo se ci siano o meno personaggi genuini e interessanti. Non importa se sarà un uomo o una donna. A me è bastato solo leggere lo script di Darby per poter accettare la mia parte, perché tutti i personaggi sono totalmente sviluppati. Ogni personaggio nel suo piccolo avrebbe potuto avere uno spin-off e io cerco sempre quello, ovvero che ogni personaggio sia fortemente stratificato. Inoltre, sapere che sarei stato in un film con Auli’i, Riele, Asher e tutti gli altri mi ha entusiasmato tantissimo, ero contento di avere l’opportunità di poter recitare con così tante persone diverse e talentuose“.

Anche l’attore che veste i panni di James, Asher Angel, si è trovato d’accordo con il suo compagno di set: “Tutti i nostri personaggi sono protagonisti di una storia, stanno affrontando qualcosa nelle loro vite e penso che essere un attore e sapersi destreggiare in questo sia qualcosa di speciale. Inoltre, lavorare con Riele, Auli’i e Chosen, e vederli fare le loro cose ogni giorno, venire sul set, interpretare i loro personaggi, era una delle mie cose preferite. È bello essere in un ambiente in cui sei in grado di imparare dagli altri“.

Darby Harper: consulenza fantasmi non è girato in California, ma in una location che sicuramente non vi aspettate

I produttori Adam Saunders ed Eddie Rubin si sono soffermati sulle location delle riprese che non sono in California. Adam Saunders ha dichiarato: “Ci hanno dato alcune opzioni su dove girare il film e, alla fine, siamo finiti a Città del Capo, in Sud Africa. Non ero mai stato in Sud Africa, in realtà non non ero mai stato in Africa. Il film è ambientato in California, quindi ci stavamo chiedendo come avrebbe avuto successo. Ma ciò che è stato davvero fantastico è l’aspetto del film; a un certo punto abbiamo parlato di sbarazzarci di alcuni di questi alberi e montagne e cose che non sembrano specifiche di qualche posto a Los Angeles o in qualche posto in California, ma alla fine li abbiamo lasciati perché sembrava una specie di idilliaco luogo magico utopico che sembra ancora californiano, ma è così ambizioso nel modo in cui lo fa sembrare, e penso che sia un po’ quello che abbiamo ottenuto dall’essere a Città del Capo. E anche solo essere a Città del Capo è stata un’esperienza incredibile“.

Eddie Rubin ha aggiunto: “E penso che tutti noi abbiamo avuto una grande capacità di legare. E abbiamo vissuto in questo appartamento complesso dove eravamo tutti a pochi passi di distanza in un complesso nel porto. È stato stupefacente. Al giorno d’oggi, nel fare film, a volte è difficile ottenere quel legame al di fuori del set con il COVID, e vuoi stare molto attento. E così, siamo stati davvero fortunati ad avere questa capacità di creare una sorta di nostra piccola bolla in questa comunità, vederci, interagire e parlare dei personaggi. E ciò che è sorprendente è avere a disposizione un cast così ricco. Ma credo davvero che tutti se ne andranno da questo film ricordando ogni singolo personaggio perché ognuno ha portato qualcosa. È stato fantastico vedere prendere vita il tutto perché parte di esso, come ha detto Nicole all’inizio, non era nemmeno nella sceneggiatura. È stata una gioia, e il Sud Africa, la troupe lì era incredibile. Il cast locale è stato fantastico e non avremmo potuto passare momenti migliori lì, e siamo così grati di aver avuto l’opportunità di viaggiare attraverso l’oceano e realizzare questo film, sperimentando anche la bellezza del Sud Africa“.