Angelica Pisilli racconta la sua “esperienza surreale” nel film di Angelina Jolie
Intervista all’attrice Angelica Pisilli, nuovo volto del cinema internazionale, che interpreta Salma Hayek da giovane in Senza Sangue di Angelina Jolie.
Dalla laurea in Lingue alla Sapienza al debutto internazionale sotto la direzione di Angelina Jolie, Angelica Pisilli è il volto giovane di Senza Sangue, adattamento del romanzo di Alessandro Baricco. In questa intervista ci racconta l’emozione di essere stata scelta per il ruolo di Nina, la preparazione per un personaggio che comunica senza parole e il primo incontro con Salma Hayek. Un viaggio tra determinazione, talento e la forza di credere nel proprio piano A.
Angelica Pisilli: intervista alla giovane Nina di Senza Sangue

Come hai ricevuto la notizia di essere stata scelta per interpretare Nina in Senza Sangue?
“Stavo facendo il tirocinio per l’università (mi sono laureata in Lingue alla Sapienza) e proprio quella mattina avevo detto: ‘Sto prendendo la laurea come piano B, perché non è sicuro che riuscirò a fare questo mestiere’. Un’ora dopo aver pronunciato queste parole mi è arrivata una mail dalla mia agenzia: ero stata scelta da Angelina Jolie per il ruolo di Nina nel suo film Senza Sangue. Sono crollata sulle gambe per l’emozione.“
Com’è stato esordire diretta da un’artista di fama internazionale come Angelina Jolie? C’è stato qualche consiglio o insegnamento che hai ricevuto da lei durante le riprese?
“È stata un’esperienza surreale, stento ancora a crederci nonostante abbia visto il film diverse volte. Lei è di un’empatia unica, ed essendo lei stessa un’attrice ha molta cura dei propri attori. Ricordo che durante una videochiamata su Zoom per discutere del ruolo mi disse, per tranquillizzarmi, una cosa che non scorderò mai: ‘Non ti preoccupare, per me gli attori bravi prima di tutto sono delle persone interessanti’”.
Potresti raccontarci qualche aneddoto legato alla regia della Jolie o accaduto sul set?
“Ho un aneddoto sulla sua scelta. Mi è stato detto, una volta arrivata sul set, che lei, dopo aver visto il mio self-tape di presentazione e la mia foto, aveva detto: ‘Io voglio lei e nessun’altra’. Poi mi hanno comunque chiesto di inviare anche un self-tape con una scena, per vedere come me la cavavo davanti alla macchina da presa, ma ero praticamente già Nina.“

Nina, nata dalla penna di Baricco, è un personaggio che vive un trauma profondo. Come ti sei preparata per interpretarla? Cosa ti ha colpito di questo personaggio? C’è qualcosa che ti accomuna a lei?
“La prima cosa che ho fatto appena ho saputo di aver superato il provino è stato leggere il libro. Pur conoscendo Baricco (Oceanomare è uno dei miei libri preferiti), non avevo mai letto Senza Sangue, e ho sottolineato tutte le cose che riguardavano il mio personaggio e che ritenevo interessanti. Dopodiché ho costruito nel mio immaginario la mia Nina.
Angelina Jolie mi aveva detto una cosa importante: ‘Lei può essere la più silenziosa della stanza, ma è la più pericolosa’. Questa indicazione mi è stata molto utile per interpretare un personaggio che si porta addosso una profonda sofferenza, ma che non è affatto una vittima.
La cosa che mi ha colpito di più di Nina è una frase del libro: ‘[…] era guscio e animale, riparo di se stessa, era tutto, era per se stessa tutto […]’, perché penso che in questa frase sia racchiusa parte dell’essenza del personaggio.
Credo che una cosa che ci accomuna sia il fatto che le persone tendono a sottovalutarci: nel caso di Nina, per il suo mutismo; nel mio, forse per la mia fisicità. Essere minuta mi fa sembrare una persona fragile, quando in realtà sono molto forte.”
Nel film, Nina da giovane è muta per scelta. Come hai lavorato sul linguaggio del corpo e sull’espressione facciale per comunicare senza parole?
“In questo caso mi è tornata molto utile la mia esperienza teatrale. Aver lavorato su ruoli complicati, come Ofelia (in Un Amleto, regia di Loredana Scaramella), mi ha fornito gli strumenti necessari per far parlare il mio corpo senza bisogno di usare necessariamente le battute.“
Angelica Pisilli parla di Senza Sangue: qual è stato il momento più difficile?

Qual è stato il momento più difficile e quale quello più emozionante vissuto durante le riprese?
“Sicuramente il momento più emozionante è stato il primo giorno di set. Ero davvero emozionata, la sera prima non avevo praticamente chiuso occhio. È qualcosa di paragonabile all’adrenalina che senti poco prima di salire sul palco: come attore poi ne diventi dipendente. Ti terrorizza e ti cura al tempo stesso.
Il momento più toccante è stato il primo abbraccio che ci siamo scambiate io e Angelina non appena ci siamo conosciute di persona. È stata lei ad abbracciarmi; io sono rimasta congelata.
Da attrice, invece, il momento più intenso è stato un’improvvisazione: la prima notte d’amore tra Nina e il Conte di Torrelavid.“
Hai avuto modo di conoscere Salma Hayek, che interpreta Nina in età adulta. Com’è stato lavorare insieme? Cosa hai imparato da un’attrice del suo spessore?
In realtà, purtroppo, interpretando lo stesso personaggio e non avendo scene insieme, non ci siamo incontrate sul set. Fortunatamente però ci siamo incrociate nella roulotte del trucco e del parrucco.
La prima cosa che mi ha detto è stata: ‘Tu interpreti me da giovane?’ e subito dopo ha aggiunto: ‘Potrei avere un lavoro per te’. Mi ha fatto girare un video di presentazione mentre avevo i beccucci in testa (il reparto parrucco mi stava provando un’acconciatura) che poi ha inviato a Valeria Golino, che nel 2022 stava cercando la protagonista de L’arte della gioia.
Cosa pensi che il pubblico possa imparare dal film riguardo alla vendetta, al perdono e alla memoria storica? E cosa hai imparato tu a tal proposito?
“Il film, così come il libro, non dà risposte, ma spinge lo spettatore alla riflessione. Guardandolo ho pensato semplicemente che le scie di sangue si portano dietro altro sangue, e che non c’è mai fine al circolo vizioso della vendetta.
La riflessione più profonda però l’ho fatta riguardo a una frase che si sente anche nel trailer: ‘Nulla è più forte di quell’istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell’istante per sempre’.
Ho pensato al fatto che sono i dolori e i traumi a plasmarci, e spesso alcuni sono così profondi e radicati che continuiamo a portarceli addosso come cicatrici di guerra. Per questo credo che il perdono sia importante, anche verso sé stessi.“
Angelica Pisilli e i progetti futuri: The Beauty, diretto da Ryan Murphy

Come pensi che il ruolo di Nina possa influenzare la tua carriera?
“Mi ha convinta del fatto che la recitazione rimane il mio piano A. Ho vinto il provino in un momento in cui stavo pensando di abbandonare la recitazione, l’ho preso come un segnale dall’universo per proseguire su questa strada.”
Sappiamo che hai altri progetti in cantiere: un ruolo in The Beauty, diretto da Ryan Murphy con un cast tutto americano. Puoi spoilerarci qualcosa sul personaggio che interpreterai?
“Nella serie The Beauty di Ryan Murphy interpreto Maria, una prostituta d’alto bordo. È stato molto divertente interpretare un ruolo così distante da quelli precedenti. Ed è proprio questa la bellezza del mio mestiere: essere una, nessuna e centomila.”