Guillermo del Toro: i 5 film migliori del regista di Frankenstein

Il maestro del fantastico che ha trasformato i mostri in poesia visiva attraverso le opere più rappresentative.

Guillermo del Toro è uno dei cineasti più amati e riconoscibili del cinema contemporaneo. Nato a Guadalajara nel 1964, il regista messicano ha costruito un universo unico, popolato da mostri, fantasmi e creature fantastiche che diventano metafore profonde dell’animo umano. Il suo stile gotico, onirico e visivamente pittoresco si mescola a una sensibilità fiabesca e malinconica, che ha conquistato pubblico e critica in tutto il mondo.
In questo articolo scopriamo quelli che potremmo considerare i 5 migliori film di Guillermo del Toro, opere che rappresentano la sua visione del mondo e la sua maestria nel raccontare la bellezza nascosta nell’oscurità.

Guillermo del Toro: un autore tra sogno e oscurità

Guillermo del Toro cinematographe.it

Sin dai suoi esordi con Cronos (1993), del Toro ha dimostrato un profondo amore per il cinema dell’immaginario e per le creature marginali, spesso più umane dei veri protagonisti. Dopo il successo internazionale con Mimic (1997) e La spina del diavolo (2001), il regista ha consolidato la sua fama grazie alla fusione di estetica barocca, romanticismo oscuro e tematiche morali universali.
Le sue opere si muovono tra il fantastico e il reale, il sacro e il profano, esplorando sempre la fragilità dell’essere umano di fronte al potere, alla paura e alla perdita. Parallelamente, del Toro esplora l’universo dei supereroi e dei mostri mitologici, con opere come Blade II (2002) e Hellboy (2004), dove emerge la sua capacità di dare umanità ai mostri e ironia agli eroi.
Ma è con Il labirinto del fauno (2006) che raggiunge la piena maturità artistica, trasformando la guerra e la crudeltà umana in una favola tragica di resistenza e speranza. Negli anni successivi, del Toro si conferma come autore in senso assoluto, capace di spaziare dall’horror gotico (Crimson Peak) al fantasy romantico (La forma dell’acqua), fino all’animazione d’autore (Pinocchio), concludendo il suo excursus – almeno per il momento – con la creatura che più ha amato fin dall’infanzia, ovvero Frankenstein in una rilettura sgargiante e malinconica.
Ogni film, tra i più riusciti e quelli meno ispirati (come Blade 2 o Cronos), è una riflessione sulla diversità, la fragilità e la bellezza dell’imperfetto. Scopriamo quali sono quelli che si possono considerare i film imprescindibili per conoscere la sua filmografia e la sua poetica, in ordine cronologico.

Leggi anche Frankenstein: recensione del film di Guillermo Del Toro da Venezia 82

1. Il labirinto del fauno (2006)

Considerabile come il suo capolavoro, Il labirinto del fauno è una favola dark ambientata nella Spagna franchista del 1944. La giovane Ofelia, rifugiatasi in un mondo di creature misteriose, deve superare tre prove per scoprire se è davvero la principessa perduta di un regno sotterraneo.
Del Toro fonde magistralmente Storia e mito, realismo e immaginazione, in un’opera di straordinaria potenza emotiva e visiva. Il film ha vinto 3 Premi Oscar (fotografia, scenografia e trucco) e rimane uno dei più intensi esempi di “fantastico politico” mai realizzati.

Leggi anche Il labirinto del fauno: recensione

2. Hellboy: the golden army (2008)

Hellboy - The Golden Army, Cinematographe.it

Se Hellboy (2004) aveva introdotto l’iconico antieroe demoniaco con un buon risultato in termini di pubblico e critica, Hellboy: The Golden Army rappresenta il suo perfezionamento visivo e narrativo.
Il film mescola azione, ironia e mitologia in un universo ricco di creature ispirate al folklore europeo e asiatico.
Guillermo del Toro costruisce un mondo straordinariamente dettagliato, pieno di invenzioni visive e personaggi memorabili, guidati da Ron Perlman in una delle sue interpretazioni più amate.

3. Crimson peak (2015)

Crimson Peak Guillermo del Toro - cinematographe.it

Crimson Peak è la dichiarazione d’amore di del Toro al gotico classico, da Edgar Allan Poe a Henry James. Ambientato in un’enorme villa decadente nel cuore dell’Inghilterra vittoriana, il film racconta la storia di Edith, giovane scrittrice americana che sposa l’affascinante e misterioso Thomas Sharpe. Pur accolto con pareri contrastanti, è un film di grande fascino visivo e di appassionato equilibrio narrativo nel tratteggiare una fiaba di amore e morte.

4. La forma dell’acqua (2017)

Sally Hawkins - Cinematographe.it

Con questo film poetico e romantico, Guillermo del Toro ha conquistato definitivamente Hollywood, vincendo 4 Premi Oscar tra cui Miglior Film e Miglior Regia.
Ambientato negli anni ’60, La forma dell’acqua racconta l’amore impossibile tra una donna muta e una misteriosa creatura anfibia tenuta prigioniera in un laboratorio governativo.
Del Toro trasforma un racconto apparentemente bizzarro in una delicata parabola sull’accettazione, la diversità e il diritto di amare senza barriere.

5. Pinocchio (2022)

pinocchio cinematographe.it

La versione in stop-motion di Pinocchio firmata da del Toro è una delle reinterpretazioni più profonde e mature della celebre fiaba di Collodi. Ambientato nell’Italia fascista, il film affronta temi come la perdita, la disobbedienza e l’amore paterno con una sensibilità unica. Come accadeva con Il labirinto del fauno, anche qui Guillermo del Toro realizza una vera lezione di ibridazione tra Storia e mitologia, tra percorso formativo e tragedia universale.

Leggi anche Pinocchio di Guillermo del Toro: recensione del film Netflix

Guillermo del Toro è un autore che riesce a fondere il meraviglioso e il macabro, la fantasia e la tragedia, la bellezza e l’orrore. In ogni suo film emerge l’idea che i mostri non siano da temere, ma da comprendere perché spesso sono loro i veri custodi dell’umanità.