X-Men: come e perché il Wolverine di Hugh Jackman cambia in ogni film della saga

Sarebbe naturale pensare che Wolverine sia stato l’aspetto più coerente del franchise di X-Men, ma a quanto parte il mutante interpretato da Hugh Jackman non ha fatto altro che evolversi nel corso degli anni, cambiando aspetto quasi in ogni film. Lanciato nel 2000, all’inizio di una popolarità che l’ha condotto alla fama internazionale e a diventare a tutti gli effetti una celebrità, la sua iconica interpretazione iconica, per 17 anni e 9 film, ha fatto di Jackman quell’eroe dal quale non sarà facile discostarsi e che il pubblico identificherà per sempre con Wolverine. Quando i Marvel’s Mutants hanno intrapreso il lungo viaggio verso il grande schermo per la parte di Wolverine sono stati considerato molti altri attori.

Bryan Singer considerò e sperava in Russell Crowe che però non era interessato al ruolo che andò così a Dougray Scott. Ma ritardi nella lavorazione Mission Impossible II, portarono Scott ad essere sostituito con Jackman settimane dopo l’inizio delle riprese. Una delle abilità di Wolverine è il fattore di guarigione che gli ha permesso di sopravvivere a innumerevoli ferite, alcune visibilmente fatali. Questo tratto distintivo rende inoltre impossibile determinare la sua età. Nonostante sia interpretato da un attore per il quale gli anni passano, come per tutti, Jackman è riuscito, in qualche modo, a lasciare intatta questa impressione di Wolverine come di un mutante senza età. Gli anni per Wolverine passano quindi solo in base ai suoi continui cambiamenti da un film all’altro.

X-Men

Wolverine - X-Men - Cinematographe.it

I dubbi e le esitazione per il primo X-Men derivavano sia dal fatto che Hugh Jackman non fosse un attore famoso, ma anche perché era ben 30 centimetri più alto rispetto del mutante che avrebbe dovuto interpretare. Ma tra fan e pubblico di oppositori al casting del film, sono stati messi tutti rapidamente a tacere. Tre le critiche che X-Men ha suscitato negli anni, nessuna includeva il personaggio di Wolverine. Una delle differenze più notevoli era proprio il fisico di Jackman. Essendo stato scelto e scritturato in ritardo, ha avuto poco tempo per prepararsi. Il film ha comunque dato vita a una lunga tradizione essere presente, in ogni film: almeno in una scena Jackman doveva perdere la maglietta e indossare una giacca di pelle.

Nonostante il regista Bryan Singer non fosse un noto esperto dei fumetti di X-Men, la versione di Wolverine era abbastanza fedele sin dall’inizio, elemento positivo che può essere attribuito allo stesso Jackman. Per quanto riguarda gli artigli in CGI di Logan si tratta sempre di un film del 2000, e Jackman ha comunque usato artigli pratici per la maggior parte delle sue scene. Tra pubblico e tecnologie, non si era pronti all’epoca per dei costumi accurati come nei fumetti. Mentre rivedendo il film, la pelle nera può sembrare anacronistica adesso, 20 anni fa era un’ottima alternativa. Anche il famoso costume giallo di Wolverine, che non è mai stato indossato, ha influenzato fortemente il personaggio.

X2: X-Men 2

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X-Men 2 è considerato uno dei migliori film di supereroi mai realizzati. Tutto ciò che riguarda il sequel ha una marcia in più rispetto al primo film, tra cui appunto Wolverine stesso. Come per gli X-Men, gran parte dell’attenzione si focalizzava su Logan e il cambiamento che saltava subito all’occhio era quello della corporatura di Wolverine, considerando che aveva avuto più tempo per prepararsi al ruolo. Nel film del 2003 le braccia dell’attore sembrano due volte più grandi di quelle del primo X-Men, così come il petto e l’addome. X2 mostra anche un’intramontabile look di Wolverine: canottiera bianca e jeans.

Il costume di X-Men United di Wolverine può sembrare molto simile a quello degli X-Men, tranne una per una X presente sul petto e per il colore del costume. La giacca e i pantaloni appaiono più larghi. Il costume originale sembrava molto più rigido ed era fondamentale che Hugh Jackman fosse stato in grado di muoversi senza problemi. La CGI di X2 è un importante passo avanti rispetto agli X-Men, ma questo non per quanto riguarda gli artigli. Jackman stava ancora usando principalmente artigli veri per la maggior parte del film, migliori di quelli in CGI. L’attore sfoggia, nuovamente, l’acconciatura tipica di Logan, perché a differenza di un costume accurato come nel fumetto e dell’altezza del personaggio, alcune cose non sono negoziabili.

X-Men: Conflitto finale

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Bryan Singer ha lavorato a quella che prometteva essere un’epica conclusione ispirata a Dark Phoenix con la fine di X2, ma per dirigere Superman Returns, X-Men: Conflitto finale è passato nelle mani di Brett Ratner, scelto tra molti altri nomi. Ancora una volta, gran parte del film del 2006 si concentrava su Logan e sebbene la performance di Jackman fosse eccezionale, non riuscì a salvare il terzo capito di X-Men. Potrebbe esserci stata un’enorme differenza tra X-Men 2 e X-Men: Conflitto finale in termini di qualità, ma l’aspetto di Wolverine non cambiò molto dalla seconda alla terza parte. La corporatura di Jackman era semplicemente sempre più imponente e massiccia e i suoi capelli sempre più estremi.

X-Men: Le origini – Wolverine

X-Men: Le origini – Wolverine può essere considerato uno dei peggiori film degli X-Men, ma la dieta è l’allenamento intensivo di Hugh Jackman hanno portato a risultati incredibili. L’intero fisico dell’attore, in mostra durante moltissime scene, come quella della sua fuga da Weapon X, rappresentava un supereroe dei fumetti che prendeva vita. Più alto e più attraente del Wolverine della Marvel, Jackman è sicuramente diventato un modello per i futuri attori, che si sarebbero battuti per interpretare questi personaggi sul grande schermo.

Per quanto la trasformazione di Jackman sia stata fantastica, lo stesso non si può dire dei suoi artigli in CGI. Come ha dichiarato lo stesso Jackman gli artigli avevano accidentalmente, precedente, ferito dei membri della troupe e l’attore aveva una serie di cicatrici sulle cosce. Quindi, mentre la CGI usata in X-Men Le Origini – Wolverine ha dato al personaggio degli artigli da cartone animato, l’elemento sicurezza ha giocato un ruolo importante. Ma non si tratta solo degli artigli in metallo che, prima di diventare tali, sono in osso. Tra gli altri cambiamenti la pettinatura di Jackman è meno famigliare e appare spesso vestito da taglialegna.

X-Men – L’inizio

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Il cameo di Wolverine in X-Men – L’inizio non rivela molto riguardo al cambio d’aspetto di Logan. Come sempre, la rappresentazione di Jackman nel film del 2011 è particolarmente riconoscibile: quando il Professor X e Magneto hanno tentato di ottenere il suo aiuto negli anni ’60, Logan aveva solo alcune parole per loro, niente di più. Con capelli meno evidenti, la maggior parte del pubblico aspettava la sua entrata in scena, proprio come ha atteso invano un sequel del film diretto da Matthew Vaughn dove sarebbe stato mostrato un giovane Wolverine.

Wolverine – L’immortale

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I cambiamenti del film del 2013 di James Mangold non possono considerarsi una sorpresa. Non solo il ha riportato il franchise a un livello più alto rispetto al prequel, ma il fisico di Jackman ha raggiunto un aspetto quasi disumano, con muscoli e vene che sembravano pronti a esplodere sotto la pelle. Dopo il disastro degli artigli da cartone animato del film precedente, ridisegnandoli, in questo sequel presentavano angoli più nitidi per catturare la luce in modo più efficace ed erano stati spostati leggermente più in basso, più vicini al palmo della “mano” nel tentativo di renderli più verosimili dal punto di vista anatomico. Nonostante il successo, Wolverine somiglia molto meno a quel personaggio al quale si era abituati: i suoi capelli hanno molto meno volume e ha un aspetto più elegante rispetto al solito. Ma ormai Jackman aveva conquistato migliaia di spettatori e non aveva bisogno di un taglio di capelli o di un costume. Inoltre perde anche i suoi artigli grazie a Yoshida, e tornano anche gli artigli ossei.

X-Men: Giorni di un futuro passato

Wolverine

X-Men: Giorni di un futuro passato ha offerto agli spettatori due versioni di Wolverine. Il suo costume sembra più corazzato, con la classica combinazione di colori giallo e blu che appare incorporata, e rendeva omaggio ai fan del costume di Wolverine. I suoi capelli tornano al loro stile, anche se ai lati qualcuno è sul bianco. Wolverine ha anche riguadagnato i suoi artigli in metallo, molto probabilmente grazie a Magneto. Per quanto riguarda il passato, Wolverine, è proprio come ci si potrebbe aspettare, con artigli ossei e tutto il resto.

X-Men: Apocalisse

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Il cameo di Wolverine in X-Men: Apocalisse potrebbe esser stato un divertente per i fan dei fumetti, ma non ha molto senso dal punto di vista narrativo. Per quanto possa essere stato fuori luogo, Jackman sembrava essersi fatto strada direttamente da uno dei fumetti di Barry Windsor-Smith.

Logan – The Wolverine

Wolverine - Hugh Jackman cinematographe

Logan è stato uno dei migliori film degli X-Men, ma anche una delle migliori conclusioni che il franchise potesse avere per mettere la parola fine alla storia di Wolverine. Jackman sembrava infatti sconfitto e distrutto in questo film, riuscendo a trasmettere alla perfezione queste sensazioni. Forse dipendeva anche da quasi 2 decenni nei quali Jackman trasformava il proprio corpo regolarmente per mantenersi in forma. Gli spettatori entusiasti di Logan, per questo film, non hanno trovato nulla da ridire, tra straordinarie scene di combattimento e artigli di Wolverine più realistici che mai. Indipendentemente dal fatto che tutti i film degli X-Men con Jackman fossero da considerarsi nel complesso dei buoni prodotto, l’attore stesso ha sempre portato sullo schermo un’interpretazione magistrale e, con Logan ha dato al personaggio il saluto che meritava.