Steve Martin: 10 film dell’attore da vedere assolutamente

10 titoli per riscoprire il genio comico dell'interprete.

Steve Martin è una delle figure più poliedriche della cultura pop americana: attore, comico, scrittore, musicista e persino drammaturgo. Nato come stand-up comedian con uno stile surreale e stravagante, negli anni ’70 divenne una vera e propria icona televisiva e poi cinematografica, capace di rivoluzionare il concetto di comicità. La sua ironia si muove tra la satira sofisticata e la gag fisica più esagerata, in un equilibrio che ha sempre reso i suoi personaggi imprevedibili e irresistibili. Non è solo un comico, ma un artista che ha saputo reinventarsi continuamente, passando dalla farsa al dramma con una naturalezza sorprendente. Il cinema gli ha dato la possibilità di esprimere questa varietà, affidandogli ruoli che spaziano dal goffo imbranato al truffatore brillante, dal padre affettuoso al detective più improbabile. Martin ha lavorato con grandi registi come Frank Oz, John Hughes, Ron Howard, Carl Reiner e molti altri, segnando intere generazioni con le sue performance. Ogni sua interpretazione sembra costruita con la precisione di un artigiano, ma allo stesso tempo con la leggerezza di un improvvisatore nato. Ecco quindi 10 film che rappresentano al meglio la carriera cinematografica di Steve Martin.

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1. Lo straccione (1979), di Carl Reiner

Steve Martin - Cinematographe.it

Lo straccione segna l’esordio da protagonista assoluto di Steve Martin, che qui interpreta Navin Johnson, un uomo ingenuo e bizzarro cresciuto da una famiglia afroamericana che scopre di non essere biologicamente loro figlio. Il film è un concentrato di comicità demenziale, costruito attorno alla fisicità e al tempismo comico di Martin, capace di trasformare ogni scena in una sequenza memorabile. La sua goffaggine diventa poesia, unendo la satira sociale all’assurdo puro. Diretto da Carl Reiner, il film incassò moltissimo e consacrò l’attore come nuova star della commedia americana. In Italia arrivò con qualche anno di ritardo, ma fu subito riconosciuto come una pietra miliare del genere. La figura di Navin, con la sua innocenza spiazzante, resta uno dei ruoli più iconici di Martin e ancora oggi viene ricordato come uno dei debutti più dirompenti nella storia della comicità cinematografica.

2. Spiccioli dal cielo (1981), di Herbert Ross

Con Spiccioli dal cielo, Steve Martin dimostrò di non essere soltanto un comico. Nel ruolo di Arthur Parker, un venditore di spartiti musicali durante la Grande Depressione, offre una performance intensa e malinconica, lontana dalle gag scatenate che lo avevano reso celebre. Il film, un musical drammatico arricchito da numeri coreografici spettacolari, fu una scommessa rischiosa per Martin, che tuttavia riuscì a sorprendere critica e pubblico. La sua interpretazione rivelò sfumature inedite, mettendo in luce un attore capace di affrontare registri complessi. Anche se non ebbe il successo commerciale sperato, in Italia venne apprezzato come opera coraggiosa e affascinante. Col tempo è diventato un cult, ricordato come il film che dimostrò la profondità e la versatilità di Steve Martin, capace di emozionare anche senza far ridere.

3. Ho perso la testa per un cervello (1983), di Carl Reiner

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In Ho perso la testa per un cervello, Steve Martin torna a collaborare con Carl Reiner per una commedia che mescola humour demenziale e fantascienza surreale. Interpreta il dottor Michael Hfuhruhurr, un chirurgo cerebrale che si innamora… di un cervello conservato in un barattolo. La premessa bizzarra diventa il pretesto per una serie di gag memorabili, portate avanti con il tipico stile fisico e grottesco dell’attore. Martin regala al pubblico un personaggio tanto assurdo quanto irresistibile, confermando la sua abilità nel trasformare l’assurdità in genialità. In Italia il film ebbe una buona accoglienza, conquistando soprattutto chi amava il lato più folle della comicità anni ’80. Ancora oggi resta un cult, esempio perfetto di come l’attore riuscisse a spingersi oltre i limiti della commedia tradizionale senza perdere mai credibilità.

4. I tre amigos! (1986), di John Landis

Con I tre amigos!, Steve Martin divide la scena con Chevy Chase e Martin Short in una parodia dei western hollywoodiani. I tre interpretano attori falliti di Hollywood che vengono scambiati per veri pistoleri da un villaggio messicano in cerca di salvezza. Il film gioca con i cliché del genere, trasformandoli in una serie di gag esilaranti, tra numeri musicali e duelli improbabili. Martin, con la sua capacità di mescolare ingenuità e furbizia, spicca all’interno del trio, regalando momenti di comicità memorabile. In Italia il film arrivò con discreto successo, diventando negli anni un titolo di culto per gli appassionati di parodie. L’opera rappresenta bene la capacità di Martin di lavorare in ensemble, mostrando che la sua comicità funzionava anche quando divisa con altri grandi attori comici.

5. Roxanne (1987), di Fred Schepisi

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Roxanne è una delle commedie romantiche più amate degli anni ’80 e una delle interpretazioni più raffinate di Steve Martin. Il film è una rilettura moderna di Cyrano de Bergerac, con l’attore nei panni di C.D. Bales, un pompiere colpito da un naso ingombrante che lo rende insicuro. Martin non solo interpreta il protagonista, ma firma anche la sceneggiatura, mescolando ironia e poesia. La sua performance è tenera, brillante e malinconica, capace di conquistare sia la critica che il pubblico. In Italia fu accolto con entusiasmo, consolidando l’immagine di Martin come attore capace di andare oltre la pura comicità. Roxanne è ancora oggi considerato uno dei suoi ruoli migliori, simbolo della sua abilità nel fondere satira e romanticismo in modo unico.

6. Un biglietto in due (1987), di John Hughes

In Un biglietto in due, Steve Martin recita accanto a John Candy in una delle commedie più iconiche degli anni ’80. Interpreta Neal Page, un uomo d’affari nevrotico costretto a viaggiare con l’ingombrante e chiassoso Del Griffith, in un susseguirsi di disavventure tragicomiche. Il film di John Hughes è un perfetto mix di risate e commozione, e la performance di Martin è fondamentale: la sua irritazione iniziale lascia spazio a un’umanità sincera che conquista lo spettatore. In Italia divenne subito un cult, grazie anche alla chimica irresistibile tra i due protagonisti.

7. Due figli di… (1988), di Frank Oz

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Due figli di… vede Steve Martin al fianco di Michael Caine in una commedia sofisticata ambientata sulla Costa Azzurra. I due interpretano truffatori che si sfidano per conquistare la stessa vittima, dando vita a una serie di inganni e colpi di scena esilaranti. Martin porta al suo personaggio un’energia clownesca e irresistibile, bilanciando la raffinata eleganza di Caine con la sua comicità fisica e sgangherata. Il film fu un grande successo anche in Italia, grazie alla regia brillante di Frank Oz e all’alchimia tra i protagonisti. La pellicola resta una delle commedie più eleganti e divertenti degli anni ’80, e ancora oggi il ruolo di Martin viene ricordato come esempio perfetto della sua arte comica.

8. Il padre della sposa (1991), di Charles Shyer

Con Il padre della sposa, Steve Martin entra definitivamente nel cuore del grande pubblico internazionale. Nei panni di George Banks, padre apprensivo e ironico alle prese con il matrimonio della figlia, riesce a trasmettere tutta l’ansia e la tenerezza di un genitore che non vuole “perdere” la propria bambina. La commedia mescola momenti di pura comicità con altri più commoventi, dimostrando ancora una volta la versatilità dell’attore. Il film fu un enorme successo in Italia e negli Stati Uniti, tanto da generare un sequel. George Banks resta uno dei personaggi più amati di Martin, perché rappresenta l’uomo comune, pieno di difetti ma capace di emozionare profondamente.

9. Bowfinger (1999), di Frank Oz

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Bowfinger è una satira pungente sul mondo di Hollywood, con Steve Martin nei panni di un produttore squattrinato che cerca di realizzare un film a tutti i costi, ingannando un’ignara star del cinema interpretata da Eddie Murphy. Martin non solo recita, ma firma anche la sceneggiatura, dimostrando la sua abilità di autore oltre che di attore. Il personaggio di Bobby Bowfinger è esilarante e tragicomico, simbolo del sogno americano portato all’estremo. In Italia il film ottenne un discreto successo, ma negli anni è diventato un cult per gli appassionati di cinema. L’opera conferma la capacità di Martin di ridere del sistema dall’interno, offrendo una delle commedie più intelligenti e corrosive della sua carriera.

10. È complicato (2009), di Nancy Meyers

In È complicato, Steve Martin recita accanto a Meryl Streep e Alec Baldwin in una commedia romantica dal tono elegante e adulto. Interpreta Adam, architetto affascinante che si innamora di una donna divorziata alle prese con il ritorno dell’ex marito. Martin regala al personaggio dolcezza, ironia e maturità, dimostrando la sua capacità di adattarsi a un registro più intimo e sentimentale. Il film fu un grande successo internazionale, molto apprezzato anche in Italia, e consolidò l’immagine dell’attore come interprete capace di passare dal comico al romantico con naturalezza. È complicato resta un esempio di come Steve Martin, anche a carriera inoltrata, abbia saputo reinventarsi senza mai perdere freschezza né credibilità.