Serie, drougs and rock’n roll: gli anni ’70 attraverso tv e musica

Questa settimana ha debuttato sulla HBO e su Sky una delle serie più attese del 2016. Si tratta di Vinyl, drama prodotto dal frontman dei Rolling Stones Mick Jegger e da Martin Scorsese (che ne ha diretto anche l’episodio pilota) con protagonisti Bobby Cannavale, Olivia Wilde e Ray Romano. Ambientata a New York, la serie ha acceso i riflettori sull’industria musicale americana degli anni ’70 che ha visto nascere alcune delle band più importanti della storia del rock. Il drama racconta la rivoluzione avvenuta in quel mitico decennio mostrando non soltanto le trasformazioni in ambito discografico, ma anche quelle riguardanti vari aspetti culturali dell’epoca senza alcun tipo di filtro o censura.

Anni 70: la rivoluzione sociale tra musica e tv

Oggi vogliamo proprio fare un salto temporale a tornare agli anni ’70 guardando quella decade attraverso ciò che amiamo di più: le serie tv. Ma proprio perché quel decennio è stato fortemente segnato da una vera e propria rivoluzione in ambito musicale, daremo anche un’occhiata alle hit che imperversavano mentre nascevano gli show che hanno fatto la storia della televisione.

1974 – Happy Days

Una fra le serie più seguite degli anni ’70 è stata senz’altro Happy Days, andata in onda per la prima volta nel 1974 sulla ABC. La comedy era ambientata negli anni ’50 e mostrava la vita di una tranquilla famiglia borghese di Milwaukee, i Cunningham, a cui si aggiunse un meccanico latin lover di nome Arthur Fonzarelli. Arthur, divenuto celebre semplicemente come Fonzie, era inizialmente stato relegato ad un ruolo marginale, ma riscosse talmente tanto successo da divenire uno dei personaggi principali dello show. Ancora oggi Fonzie è ritenuto un vero e proprio mito ed è entrato a far parte dell’immaginario collettivo come sinonimo di ruba cuori.

happy days

E se in televisione la famiglia Cunningham e i loro amici facevano vivere ai telespettatori i giorni felici degli anni ’50, Mick Jegger e i suoi Rolling Stones dichiaravano il loro amore per il rock nell’album It’s Only Rock’ Roll (but I Like it). Fra gli aneddoti attorno al disco ricordiamo che l’omonimo singolo, divenuto nel tempo oggetto di una serie di cover realizzate da diversi artisti, ebbe l’onore di avere nel controcanto la voce di David Bowie.

1975- Starsky & Hutch

Sono forse fra i poliziotti più famosi della storia del piccolo schermo e hanno fatto innamorare moltissime fan in tutto il mondo. Stiamo parlando di David Starsky e Kenneth Hutchinson, protagonisti della serie cult Starsky & Hutch. Nato nel 1975, lo show ruotava attorno alle indagini dei due agenti in servizio presso la stazione di polizia di Los Angeles che giravano per le strade della città californiana a bordo di una Ford Gran Torino rosso fiammante. I due poliziotti erano davvero molto diversi. Irruento e impulsivo il primo, timido e pacato il secondo, una coppia che però si compensava magnificamente.

starsky-e-hutch

Ma mentre Starsky e Hutch scorrazzavano per le strade di Los Angeles, A Night at the Opera dei Queen faceva il suo ingresso nei negozi di dischi (e nella storia della musica). Il lavoro venne anticipato da un singolo ritenuto uno dei migliori del gruppo inglese. Stiamo parlando di Bohemian Rapsody, una delle canzoni simbolo dei Queen divenuta celebre per il suo testo criptico e la musica composta da cinque temi differenti. Che dire? Sia dal punto di vista televisivo che musicale il 1975 non può non essere definito un anno davvero cool.

1976 – Charlie’s Angels

Erano astute, erano coraggiose, erano sexy. Erano le Charlie’s Angels che nel 1976 debuttavano sui piccoli schermi sull’emittente ABC. La serie raccontava le indagini di tre donne che lavoravano presso un’agenzia di investigazioni private chiamata Charles Townsend Investigation appartenente ad un misterioso capo (Charlie, per l’appunto) di cui però non siamo mai riusciti a vedere il volto nel corso delle puntate. Lo show conquistò in breve tempo un gran numero di spettatori divenendo un vero e proprio cult fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80.

charlie's angels

Ma Charlie’s Angels non furono di sicuro l’unico prodotto cult del 1976. Quell’anno vide infatti i Led Zeppelin dare alle stampe The Song Remains the Same, il loro primo album dal vivo contenente alcuni dei loro pezzi più celebri come Stairway to Heaven e Whole Lotta Love. Il disco, colonna sonora di un film concerto, è stato registrato durante gli show che la band inglese tenne al Madison Square Garden di New York nel luglio del 73.

1977 – La Famiglia Bradford

Era il 1977 quando la ABC mandava in onda il primo episodio de La Famiglia Bradford, serie che seguiva le vicende di una tipica happy family statunitense. Protagonisti della prima stagione erano Tom e Joan Bradford e i loro otto figli alle prese con i comuni problemi legati alla crescita e all’adolescenza. In seguito alla morte dell’attrice che interpretava il ruolo di Joan, nella seconda stagione Tom sposò Betty, giovane psicologa dalla mentalità decisamente più aperta di quella del marito. L’affetto familiare e la presenza di due amorevoli genitori erano le componenti essenziali di un programma che faceva capolino nelle case dei telespettatori trasmettendo un senso di serenità e pace.

la famiglia bradford

E nello stesso anno in cui i componenti della famiglia Bradford rassicuravano il pubblico a casa, i Sex Pistols sconvolgevano il mondo intero con il loro punk made in U.K. Nel 1977 (anno fondamentale per la storia del punk e del rock in generale) la band britannica dava infatti alle stampe Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistol, album che segnò una vera e propria rivoluzione musicale e che ispirò poi molti altri gruppi a venire. Una domanda sorge spontanea… chissà cosa avrebbe pensato il capofamiglia dei Bradford sentendo Johnny Rotten dichiarare di essere l’anticristo in Anarchy in the U.K.?

1979 – Hazzard

L’ultimo anno del decennio ha visto la nascita di un’altra serie che ancora oggi ricordiamo con nostalgia. Nel 1979 veniva infatti trasmesso per la prima volta sulla CBS Hazzard, show incentrato sulle vicende della famiglia Duke residente nella fittizia contea di Hazzard. Protagonisti della serie, i cugini Bo e Luke, relegati entro i confini della contea a causa di una condanna per contrabbando illegale di whisky, la bella cugina Dasy e lo zio Jesse. La famiglia Duke si ritrovava spesso a fronteggiare le prepotenze dell’amministratore della contea Hogg e del suo fidato collaboratore Rosco, sceriffo di Hazard. Fra i punti di forza della serie, oltre alle mise dell’irresistibile Dasy, gli inseguimenti automobilistici che coinvolgevano lo sceriffo e i cugini a bordo della loro Generale Lee.

hazzard

Ma il 1979 è stato anche l’anno di nascita di un disco semplicemente leggendario. In quell’anno, infatti, i Pink Floyd pubblicavano il loro undicesimo lavoro in studio: The Wall. L’album è da considerarsi una pietra miliare della storia del rock e racconta l’intrigante e affascinante viaggio nella vita di Pink, un musicista che dopo aver dovuto affrontare diversi avvenimenti tragici si barrica dietro un muro psicologico che lo conduce quasi alla pazzia.

Analizzando le serie televisive e il contesto musicale degli anni 70 una sola conclusione può essere tratta. Mentre la tv cercava di propinare programmi rassicuranti per tutta la famiglia, il mercato discografico si stava evolvendo rispecchiando la rivoluzione culturale già iniziata negli anni precedenti che stava giungendo al suo culmine. Il mondo cambiava. I giovani cambiavano. La musica cambiava. E considerando l’eredità che oggi ci è stata tramandata non possiamo che esserne felici.