Mia – Guida al cast e ai personaggi del film con Edoardo Leo
Mia è il film con Edoardo Leo nel ruolo di un padre in difficoltà, tra amore per la figlia e quello tossico di lei per il suo uomo.
Con Mia, il regista Ivano De Matteo affronta una storia familiare delicata e dolorosa, in cui la forza dei sentimenti si trasforma in gabbia e il silenzio diventa il terreno su cui germoglia la violenza psicologica.
Interpretato da Edoardo Leo, Milena Mancini, Greta Gasbarri e Riccardo Mandolini, il film si sviluppa come un viaggio emotivo attraverso le dinamiche familiari, le fragilità adolescenziali e la ricerca disperata di un modo per proteggere chi si ama.
I protagonisti principali di Mia
Edoardo Leo è Sergio

Sergio è il cuore ferito della storia. Autista di ambulanza, marito e padre, vive in un equilibrio domestico fatto di semplicità e amore autentico. Quando la figlia adolescente inizia una relazione che si trasforma lentamente in un incubo, Sergio deve fare i conti con un dolore che non conosce rimedio.
Edoardo Leo restituisce con straordinaria misura la complessità di un padre che osserva l’abisso senza riuscire a intervenire. La sua recitazione è asciutta, controllata, piena di tensione interiore: l’immagine di un uomo che non trova le parole, ma sente tutto.
Greta Gasbarri è Mia

Greta Gasbarri, al suo debutto cinematografico, interpreta Mia, una ragazza di quindici anni con lo sguardo curioso e vulnerabile di chi sta ancora imparando a conoscersi. La sua è la storia di un’adolescente come tante, che sogna, ama, sbaglia e paga un prezzo altissimo.
Nel rapporto con Marco trova l’illusione dell’amore assoluto, ma quella promessa si trasforma presto in controllo, gelosia, isolamento. Gasbarri offre un’interpretazione sorprendentemente matura, capace di esprimere con naturalezza l’entusiasmo ingenuo e poi la paura, il senso di colpa, la vergogna. Mia è una figura tragica, ma anche profondamente umana: una voce di tante giovani vite sommerse dal peso di una relazione tossica.
Milena Mancini è Valeria

Valeria, moglie di Sergio e madre di Mia, è la colonna silenziosa della famiglia. Vive la maternità con dolcezza e lucidità, ma anche con un profondo senso di impotenza di fronte alla sofferenza della figlia.
Milena Mancini tratteggia un personaggio autentico, fragile ma presente, capace di restituire la realtà delle madri che osservano i propri figli allontanarsi e non sanno come riportarli indietro. È il volto della tenerezza e della disperazione contenuta, la rappresentazione della maternità contemporanea ferita ma resiliente.
Riccardo Mandolini è Marco
Marco è il catalizzatore del dramma. È un ragazzo di vent’anni, affascinante e sicuro di sé, che conquista Mia con lusinghe e attenzioni per poi trasformare quell’amore in dominio. Riccardo Mandolini interpreta il personaggio con una freddezza disarmante, alternando carisma e crudeltà, vulnerabilità e manipolazione.
Marco non è un villain stereotipato, ma un giovane uomo incapace di amare in modo sano, prigioniero di un’idea tossica del possesso. La sua relazione con Mia diventa il ritratto di una dinamica perversa e tristemente riconoscibile: quella in cui la dipendenza affettiva divora ogni libertà.
I personaggi secondari
Accanto ai protagonisti si muove una rete di figure che contribuiscono a rendere Mia un racconto corale, dove ogni volto aggiunge un tassello alla narrazione emotiva del film.
Vinicio Marchioni interpreta il padre di Marco, un uomo distante, incapace di cogliere i segnali di malessere del figlio. È il simbolo di una generazione che ha smarrito la capacità di ascoltare, riflettendo la responsabilità collettiva che pesa dietro ogni storia di violenza. La sua presenza, pur breve, è fondamentale per comprendere le radici del comportamento di Marco.
Alessia Manicastri dà vita ad Anna, l’amica più vicina a Mia, una figura di normalità e affetto che diventa, col passare del tempo, testimone impotente della sua trasformazione. Anna rappresenta il mondo esterno, quello da cui Mia si allontana per inseguire un amore che si rivelerà distruttivo.
Giorgia Faraoni, nel ruolo di Veronica, incarna invece la superficialità e la curiosità giudicante dell’ambiente scolastico e sociale. È lo sguardo degli altri, spesso più interessato al pettegolezzo che alla comprensione. La sua presenza sottolinea il tema del giudizio e della solitudine delle vittime.
Infine, Giorgio Montanini interpreta Piero, una figura adulta di contorno, parte del tessuto quotidiano di Sergio e Valeria. È il volto del mondo che osserva da fuori, che non interviene, e che forse, come molti, non sa come farlo. In lui si riflette la responsabilità collettiva che permea tutta la storia: quella di un contesto che non sa proteggere.
Il film si regge su un ensemble credibile e coeso, dove ogni interprete – protagonista o secondario – contribuisce a costruire una tensione emotiva costante.
Edoardo Leo e Milena Mancini incarnano la parte adulta della paura e della colpa; Greta Gasbarri ne è il cuore fragile e luminoso; Riccardo Mandolini, con la sua ambiguità, rappresenta la perdita del confine tra amore e violenza. I personaggi secondari, pur nelle loro brevi apparizioni, completano un mosaico realistico e profondamente umano.