L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual: la storia vera del caso di possessione che ha sconvolto la Chiesa
L'esorcismo di Emma Schmidt è il più terrificante e documentato della storia, riconosciuto dalla Chiesa e che ha ispirato decenni di orrore.
Da oggi è disponibile nelle sale italiane L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, horror sovrannaturale basato su una storia vera con protagonisti il Premio Oscar Al Pacino e la star di Zero Day e Downtown Abbey Dan Stevens. Come recita il titolo, il film è basato sulla storia vera di Emma Schmidt, una donna americana protagonista suo malgrado del caso di esorcismo più documentato nella storia americana che ha ispirato il cult movie L’esorcista, finendo persino sulle pagine di un numero del 1936 della rivista Time.
La storia vera dietro su cui si basa L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual

L’esorcismo di Emma Schmidt si è svolto nella città di Earling, in Iowa, tra il 18 agosto e il 23 dicembre del 1928. Nata a Milwaukee, nel Wisconsin, il 23 marzo 1882 da Jacob e Anna Schmidt, due immigrati tedeschi, la donna sin da ragazza ha manifestato segni di possessione demoniaca. All’età di soli 14 anni, la giovane ha iniziato a mostrare segni e atteggiamenti inquietanti, come una decisa avversione per i simboli sacri, pensieri ossessivi, difficoltà a entrare in luoghi di culto e comportamenti considerati sessualmente devianti. Secondo una testimonianza pubblicata nel 1935, la causa della presunta possessione di Emma Schmidt sarebbe da attribuire a sua zia Mina, la quale fu accusata di praticare la stregoneria e di avere una relazione incestuosa con suo padre. Quest’ultimo, secondo quanto riportato, avrebbe maledetto sua figlia con l’aiuto di Mina dopo che la giovane rifiutò le sue avances.
Il primo tentativo di esorcismo su Emma Schmidt è datato 18 giugno 1912, praticato da padre Theophilus Riesinger, un prete cappuccino originario della Baviera, in Germania, su incarico del vescovo Thomas Dunn di Des Moines. Sfortunatamente, su questa prima sessione si sa poco e nulla. Nell’estate del 1928, a distanza di ben sedici anni, padre Theophilus Riesinger venne contattato per eseguire un secondo esorcismo sotto richiesta di padre Joseph Steiger, suo grande amico. Il 17 agosto, la donna venne portata al convento di proprietà delle Suore Francescane a Earling, manifestando sin da subito sintomi di possessione. L’esorcismo iniziò ufficialmente il giorno dopo. Secondo quanto riferito, durante la pratica, Emma Schmidt levitò, sibilò come un animale, si arrampicò sugli stipiti delle porte e mostrò una forza sovrumana. Si dice, inoltre, che rigettò ogni alimento, vomitò detriti e foglie di tabacco, parlò in lingue a lei sconosciute e mostrò gonfiori innaturali sul volto. Alcune suore, sconvolte, chiesero e ottennero di essere trasferite altrove.
La prima sessione durò fino al 26 agosto, una seconda sessione si tenne tra il 13 e il 20 settembre, seguita da un’ultima sessione di otto giorni che durò dal 15 al 23 dicembre. Durante l’ultimo esorcismo, Padre Riesinger comandò ai demoni, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, per intercessione della Beata Vergine Maria, di recarsi all’Inferno. Emma Schmidt, a quel punto crollò sul letto e pronunciò i nomi di Belzebù, Giuda, Giacobbe e Mina (sua zia), seguiti da “Inferno! Inferno! Inferno!“. Una volta ripresa conoscenza, la donna pronuncio con la sua voce le seguenti parole “Gesù mio, Misericordia! Sia lodato Gesù Cristo!”. Da quel momento in poi, la protagonista del film L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual ha manifestato solo possessioni “più lievi” e “abbastanza gestibili“. Molto probabilmente soffriva di una malattia mentale non diagnosticata. La sua vera identità è stata tenuta nascosta al mondo intero. Emma Schmidt è morta il 23 luglio 1941, all’età di 59 anni.