Il Codice Da Vinci: spiegazione del film tratto dal romanzo di Dan Brown

La spiegazione delle vicende e dei messaggi de Il Codice Da Vinci, film tratto dall'omonimo romanzo best seller di Dan Brown, che revisionano la tradizione, tra veridicità, cospirazionismo e finzione artistica

Il Codice Da Vinci è un film thriller americano del 2006 diretto da Ron Howard, scritto da Akiva Goldsman e basato sull’omonimo romanzo best seller di Dan Brown del 2003. È il primo di una serie di film con protagonista il professore Robert Langdon. Il cast è composto tra gli altri da Tom Hanks , Audrey Tautou, Ian McKellen, Alfred Molina, Jürgen Prochnow, Jean Reno e Paul Bettany.

Il Codice Da Vinci: recensione del film di Ron Howard

Il Codice Da Vinci racconta le vicende del professor Robert Langdon

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Il film si sviluppa a partire dalle indagini della polizia in merito all’omicidio del custode del Louvre Jacques Saunière, ucciso dal monaco dell’Opus Dei Silas, il quale ricerca la collocazione di una non identificata “chiave di volta”. Sul luogo vengono chiamati il professor Robert Langdon, esperto di simbolismi, e la crittologa della polizia francese Sophie Neveu. Saunière prima di morire aveva disegnato col suo sangue un messaggio da decriptare e si era steso nella medesima posizione dell’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci, indicando di cercare Robert Langdon. Sophie comunica segretamente a Langdon che è lui il principale sospettato per l’omicidio, anche se lei è convinta che il professore sia stato evocato dal custode (che si rivela essere il nonno della Neveu) per aiutarla a decriptare il messaggio da lui lasciato e non per colpevolezza. Contestualmente Silas, aiutato dall’arcivescovo Aringarosa, prosegue la ricerca della “chiave di volta”, ovvero l’indicazione sul luogo dove è custodito il Santo Graal, definito come “la fonte del potere di Dio sulla Terra, comunicando ad un misterioso “Maestro” d’aver eliminato gli ultimi quattro protettori del Graal, ma scoprendo che le indicazioni fornitegli da Saunière sono false.

Nel contempo Langdon e Sophie trovano una chiave lasciatagli da Saunière e risalgono alla cassetta che questa apre, tramite la decriptazione del messaggio del custode composto anche da un codice con la sequenza di Fibonacci, ricostruita dai numeri indicati vicino al suo corpo. All’interno vi è un criptex, ovvero un contenitore con cinque lettere da ordinare per poter essere a sua volta aperto e che rappresenta la chiave di volta per trovare il luogo dove è custodito il Graal. Il professore e la crittologa capiscono, tramite le informazioni decifrate, che il nonno di quest’ultima era un membro del Priorato di Sion, l’associazione nata con lo scopo di preservare segretamente Graal e di cui sarebbe stato grande maestro Leonardo Da Vinci, il quale aveva lasciato in alcune sue opere segni evidenti della sua aderenza all’organizzazione e messaggi nascosti presenti ad esempio nella Gioconda, che col suo altro nome “Monna Lisa” rappresenterebbe l’unione tra la divinità maschile (Amon) e quella femminile (Isis), nella Vergine delle Rocce (dietro la quale viene ritrovata la chiave a forma di fleur-de-lis, simbolo legato al Priorato di Sion) e nell’Ultima Cena, dove l’apostolo Giovanni in realtà sarebbe invece Maria Maddalena.

Ne Il Codice Da Vinci viene rivisitato l’immaginario storico-religioso tradizionale

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Langdon e la Neveu si recano in seguito dal professor Leigh Teabing, esperto studioso del Graal, il quale rivela che Gesù Cristo aveva una moglie, Maria Maddalena, e che i due avrebbero avuto anche dei figli da cui è derivata una discendenza. Inoltre Gesù avrebbe voluto affidare a lei la guida della Chiesa, perpetrando così anche il principio sacro femminile. Il Priorato di Sion aveva il compito di proteggere dunque non “la fonte del potere di Dio sulla Terra” bensì “la fonte del potere della Chiesa sulla Terra“, ovvero il Santo Graal, che dunque non sarebbe la coppa in cui è stato conservato il sangue del Cristo dopo la sua crocifissione, come invece vorrebbe la tradizione, bensì la Maddalena stessa, colei che ha tenuto nel suo grembo il sang real, il sangue reale, ovvero i figli di Gesù Cristo. Il vero Santo Graal, custodito dal Priorato e ricercato dall’Opus Dei è dunque la tomba di Maria Maddalena, la cui collocazione è sconosciuta. L’obiettivo dell’Opus Dei invece è quello di distruggere le prove del segreto inerente la relazione tra Gesù e la Maddalena e i loro eredi, eliminando il Priorato che dal suo canto ritiene i tempi sufficientemente maturi per la “grande rivelazione”. Teabing si scopre poi essere il vero “Maestro” che tesse le mosse dell’Opus Dei e che ha usato l’organizzazione per un suo personale obiettivo. Infatti egli è un fervente anticattolico deciso a far crollare la cristianità sfruttando la verità nascosta negli anni dalla Chiesa e protetta dal Priorato di Sion, che se rivelata pubblicamente permetterebbe di sconvolgere e distruggere l’intero impianto su cui si regga la Cristianità mondiale.

Gesù e Maria Maddalena hanno una discendenza che arriva fino ai giorni nostri?

Langdon e Sophie riescono in seguito a fermare l’opera sanguinolenta in atto facendo arrestare Teabing e Silas (che uccide erroneamente l’arcivescovo Aringarosa) e nel finale del film Langdon rivela la parola che apre il criptex, ovvero “APPLE”, mela, legata all’aneddoto sulla scoperta della legge di gravitazione universale di Newton, anch’egli membro del Priorato e la cui tomba era la destinazione d’un indovinello utile alla decriptazione del codice. L’indizio all’interno del cryptex, nel quale si enuncia che Graal si nasconde “sotto la rosa“, porta Langdon e Sophie alla Cappella di Rosslyn in Scozia, all’interno della quale scoprono però che la tomba della Maddalena è stata rimossa. Langdon, dopo aver cercato nei documenti, si rende conto che Saunière non era il nonno di Sophie bensì il suo protettore e che la donna è l’ultima discendente di Gesù Cristo. Saunière infatti non aveva ancora rivelato la realtà sul Graal e la Maddalena solo perché temeva che la Chiesa potesse uccidere Sophie, così come aveva eliminato precedentemente i suoi genitori inscenando un falso incidente stradale. I due sono accolti da diversi membri del Priorato, tra cui la nonna di Sophie, che promette di proteggerla.

Langdon torna dunque a Parigi, dove accidentalmente si taglia rasandosi la barba, con il sangue che cadendo sul lavandino gli ricorda una rosa. Ha così un’illuminazione che lo riconduce alla Linea della Rosa, il meridiano che attraversa il Louvre, realizzando il vero significato dell’indizio celato tra le parole della filastrocca contenuta nel criptex e trovando così il Santo Graal, ovvero il sarcofago di Maria Maddalena, nascosto ora sotto la Piramide moderna del Louvre, “adorna dell’arte eseguita dai maestri per amor suo”.

Il Codice Da Vinci racconta di una originaria chiesa dal messaggio femminista che Gesù avrebbe affidato alla Maddalena

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Il film di Ron Howard, così come il romanzo di Dan Brown da cui deriva, è una stratificata opera che mescola realtà storica, finzione letteraria e cinematografica, teologia e teorie cospirative in un prodotto che ha suscitato notevole clamore al momento della sua uscita. Il Codice Da Vinci ha come tesi di fondo una sorta di riscatto femminista nei confronti di una Chiesa cattolica accusata dall’autore di maschilismo e soggiogamento della donna, proponendo dunque la teoria secondo la quale il Graal non sia il calice dell’Ultima Cena di Gesù ma la Maddalena, non quindi un contenitore materiale ma un corpo che diventa contenitore della discendenza del Cristo, con il sangue che quindi non è da indentificarsi con quello del Gesù crocifisso, ma con quello del Gesù padre, il sang réal, di un figlio portato in grembo dalla Maddalena.

Gesù non avrebbe mai preteso d’essere identificato con Dio e avrebbe affidato alla moglie Maria Maddalena la realizzazione di una “chiesa” che perpetrasse la predominanza della femminilità, eliminata invece dall’imperatore Costantino – eliminazione proseguita poi con la caccia alle streghe nei secoli successivi – attraverso il Concilio di Nicea, dove il principio femminile è stato accantonato in favore di una visione basata sul patriarcato e l’autoritarismo. Inoltre è stato identificato così il Cristo con Dio stesso e Pietro indicato come il vero fondatore della chiesa cristiana, epurando allo stesso tempo ogni riferimento al fatto che Gesù avesse una moglie e una discendenza, la quale doveva essere fisicamente eliminata. La teoria di Dan Brown – riportata quindi nel film di Ron Howard – sostiene però che gli eredi del Cristo siano riusciti a prosperare e vadano identificati con la dinastia dei Merovingi, arrivata anche al trono di Francia prima d’essere deposta dai Carolingi, sostenuti dalla Chiesa cattolica. Tuttavia contestualmente sarebbe nato il Priorato di Sion, un’organizzazione preposta alla difesa della discendenza cristologica che avrebbe tutelato la verità su Gesù, anche attraverso l’azione dei Templari ad esso collegati, e per questo perseguitati dalla Chiesa.

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Le fonti delle teorie esposte derivano principalmente dai vangeli cosiddetti apocrifi, come quelli di Filippo e Maria, e da racconti esoterici popolari, attraverso i quali si sostiene che il Cristianesimo si basi su un complotto ordito nel corso dei secoli dalla Chiesa cattolica, soprattutto attraverso l’azione dell’organizzazione dell’Opus Dei, volta ad eliminare – anche con la violenza e l’omicidio – la rilevanza centrale della figura femminile e a dichiarare la forma divina e immortale di Gesù Cristo, il quale sarebbe stato in realtà un mortale con dei figli, i cui discendenti vivrebbero al giorno d’oggi in Francia. Nel film questi discendenti sono rappresentanti da Sophie Neveu e la sua famiglia, mentre l’ultimo Gran Maestro del Priorato di Sion è impersonificato dalla figura del custode del Louvre Jacques Saunière.