Il Cavaliere Oscuro: le 10 scene migliori della trilogia di Christopher Nolan

Ecco 10 epiche scene della trilogia di Batman di Nolan

La trilogia di Batman di Christopher Nolan, composta da Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno è stata una delle trasposizioni cinematografiche del supereroe DC più rivoluzionarie e innovative. Dall’approccio realistico all’atmosfera cupa di tutte e 3 le pellicole fino a una delle migliori interpretazioni del Joker in assoluto. Ognuno dei film ha delle scene che sono rimaste nella Storia del Cinema e che rendono l’intera trilogia uno dei capolavori di Nolan. Ecco le 10 scene più iconiche di Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno, in ordine cronologico.

1. Batman che si allena sul ghiaccio

Batman Begins - cinematographe.it

Uno dei punti di forza della sceneggiatura di Batman Begins è il giusto tempo che viene dato alla narrazione delle origini di Batman, si spende infatti quasi metà del film per raccontare la storia di Bruce Wayne, dalla caduta nella grotta, all’assassinio dei suoi genitori, fino alla fuga per allenarsi con la Lega delle Ombre per 7 anni. Considerando le 4 pellicole precedenti a Batman Begins sul personaggio di Batman, la novità introdotta da Nolan è appunto nel racconto a ritroso che spiega come è nato e si è formato l’alter ego di Bruce Wayne.

La sequenza dell’addestramento con Henri Ducard fornisce una panoramica dello stile di combattimento di Batman, della sua mentalità e della sua disciplina. Impara ad essere più prudente, controllato e consapevole di se stesso. L’insieme delle lezioni culminano in uno scontro su un lago ghiacciato circondato dalle montagne dell’Himalaya dove Bruce viene schernito da Ducard che lo sprona a capire le vere motivazioni che sono alla base della sua volontà di unirsi alla Lega delle Ombre. La scelta di calare Batman in un luogo reale con pericoli verosimili ha dato l’opportunità a Nolan di portare sullo schermo immagini mai viste prima, al quale il pubblico era tutt’altro che abituato, accompagnando così lo spettatore in un nuovo viaggio che analizza l’animo umano del personaggio.

Mostrare Batman fuori da Gotham City in ciascuno di questi film, offre nuovi scenari e nuove situazioni con i quali l’eroe deve interfacciarsi. Il continuo scricchiolo del ghiaccio, le montagne sullo sfondo che si colorano di bianco e blu e la sequenza alternata che riprende le gambe dei due combattenti che si affrontano seguendo un andamento circolare ha anche una funzione narrativa. È una rappresentazione del terreno incerto sul quale si trova Bruce in quella specifica fase della propria vita. La rabbia che l’affermazione di Ducard provoca in Wayne quando insulta l’eredità di suo padre, portano Bruce a perdere la concentrare sul suo avversario e così il combattimento stesso. Si tratta della prima volta in assoluto che Bruce Wayne perde una battaglia e scava in profondità nel suo passato per vivere al meglio un futuro da combattente del crimine.

2. Batman in piedi sul grattacielo durante l’alba

Batman - Cinematographe.it

Sempre per quanto riguarda Batman Begins, quando Batman ritorna a Gotham nei panni appunto dell’eroe della città, Bruce deve prendere una decisione su come usare il suo potere e tutto ciò che ha imparato durante l’addestramento per sconfiggere la corruzione che dilaga nella città. Seguendo il consiglio di Rachel, decide di mettersi sulle tracce di Carmine Falcone, importante e noto boss della malavita che ha per anni lavorato con un misterioso narcotrafficante che sta portando una grande quantità di droga a Gotham City.

Altra scelta innovativa del regista: Batman che pianifica in anticipo, riconoscendo che per fermare un uomo non basta catturarlo e lasciarlo sulle scale del quartier generale della polizia. Prendere Falcone è soltanto uno dei tasselli del piano che Batman ha progettato, è intenzionato infatti anche a portare gli uomini di Falcone dalla sua parte per lasciarlo da solo; quando salva Rachel dall’attacco degli uomini del boss le dà tutti gli strumenti necessari per ottenere l’aiuto di un giudice corrotto che, con il supporto del procuratore distrettuale, dà la possibilità a Batman di fermare l’ultima importazione di droga di Falcone.

Batman in cima a un edificio è pronto all’azione, mentre si vede il sole sorgere all’orizzonte. La macchina da presa, attraverso una panoramica circolare mostra Batman come il protettore vigilante di Gotham City che osserva la sua città dall’alto. Una scena drammatica, persuasiva ed emozionante e che sottolinea ancor di più l’approccio realistico tipico di Nolan.

3. Il salvataggio di Rachel

Batman Begins

Anche se la città non era composta solo da forze dell’ordine e giudici corrotti, Batman non piace né viene considerato un personaggio al servizio della legge da entrambe le parti, James Gordon a parte. Il commissario della polizia vede infatti in Batman la reale opportunità di combattere il sistema corrotto con il quale lui stesso lotta ogni giorno. Mentre spietati criminali cercano in tutti i modi di mettere fuori gioco Batman, Bruce segue Rachel all’Arkham Asylum dove scopre l’operazione segreta dello Spaventapasseri per Ra’s al Ghul e viene esposta al suo gas nervino. Ecco che Batman è pronto a tutto per salvare Rachel prima che il veleno la uccida e la sua lotta diventa personale. Per la prima volta utilizza infatti tutte le armi a sua disposizione.

La scena dove lo si vede saltare giù da una rampa di scale mentre centinaia di pipistrelli lo inseguono è uno dei momenti più alti del film, nel quale un umano diventa un supereroe usando i suoi gadget, l’addestramento e il desiderio di agire per salvare Rachel. L’inseguimento all’interno della batmobile, caratterizzato da una fotografia in notturna, non è stata apprezzata da tutti, ma si tratta di un’altra scena fortemente realistica.

4. L’inseguimento dell’auto blindata

Batman - Aaron Eckhart - cinematographe.it

Passando allo straordinario Il Cavaliere Oscuro, l’inseguimento dell’auto blindata è forse la scena migliore di tutto il film. L’obiettivo di questa scena, o per meglio definirla, sequenza, è portare Harvey Dent in salvo dopo una conferenza stampa durante la quale si è ufficialmente dichiarato Batman. Protetto e nascosto in un’auto blindata a prova di proiettile, con il Joker libero, niente va come previsto. La scena all’inizio appare piuttosto tranquilla, con la percezione di un qualcosa di terribile che sta per accadere. Senza puntare eccessivamente sulla colonna sonora con un montaggio audio caratterizzato da suoni assordanti e da un continuo rimbombo, lo schermo mostra frammenti, di grande realismo, di macchine che vengono distrutte una dopo l’altra culminando con la scena di un enorme camion da carico che viene ribaltato.

Altrettanto impressionante è Batman che riesce ad emergere dai rottami della batmobile e a riprendere l’inseguimento ancor meglio di prima. La sequenza è poi costellata di molti momenti memorabili: la “s” dipinta di rosso davanti alla frase “La risata è la miglior medicina” sul lato del camion rubato del Joker e il Joker che barcolla fuori dal suo veicolo. Questa scena riprende l’inseguimento in macchina del primo film. Non solo Batman, questa volta, sta inseguendo la polizia, ma anche i veri nemici di Gotham sono coinvolti, creando così una lotta a tre senza nessun escluso. Oltre all’evoluzione del personaggio, Il Cavaliere Oscuro riafferma tre mantra che convivono tutti insieme intralciandosi e influenzandosi a vicenda.

5. La nascita di Two Faces

Batman - Aaron Eckhart - cinematographe.it

Il pubblico ha circa 10 minuti per respirare tra il salvataggio di Harvey Dent e il vero rapimento del procuratore distrettuale di Gotham. Nel frattempo, si verifica un intenso interrogatorio tra Batman e il Joker. Una volta che Batman ha conosciuto le esatte posizioni di Harvey e Rachel, parte per un secondo inseguimento alimentato dalla risoluta volontà di salvare Rachel, nonostante il fatto che la morte di Harvey annullerebbe tutti i progressi che sono stati fatti a Gotham fino a quel momento. Il fatto che non esiti a salvare Rachel mostra che Bruce non è del tutto schiavo del suo eroismo. Alla fine, Batman è così preso dal salvare Rachel che non si rende conto che il Joker è così imprevedibile e crudele da saper come rovinare i suoi piani, portandolo consapevolmente da Dent invece che da Rachel. Il suo salvataggio ha successo solo per metà quando l’esplosione strappa metà del viso di Dent e innesca così la follia che lo consumerà trasformandolo in Two Faces.

La scena mostra anche il piano di Joker che lui riesce a mettere in atto alla perfezione, compreso il disperato tentativo di convincere Batman a ucciderlo per portarlo al suo stesso livello, anche se riuscirci significherebbe non potersi godersi le conseguenze della sua caduta. Nel frattempo, si diverte a sconfiggere il procuratore distrettuale di Gotham, prima di dedicarsi al suo principale avversario.

6. L’evacuazione dell’ospedale

Il Cavaliere Oscuro

Un’altra magistrale sequenza di Il cavaliere oscuro è l’evacuazione dell’ospedale intervallata dal commissario Gordon che cerca di salvare Coleman Reese dallo studio televisivo una volta che il Joker ha dato un ultimatum alla sua vita. Nonostante Reese abbia quasi distrutto l’identità di Batman, quest’ultimo corre in suo soccorso, o meglio è Bruce Wayne a farlo senza il suo costume, considerando che la scena si svolge in pieno giorno, preservando la sua immagine per non rivelare la sua identità. Il tutto si svolge nel caos più totale che ben rappresenta l’azione e ciò che sta succedendo.

Harvey Dent scappa con l’aiuto di Joker, Bruce impedisce a Reese di parlare di lui salvandogli la vita e la leadership di Gordon si conclude con un’evacuazione più che riuscita senza troppi spargimenti di sangue. I piani del Joker dipendono dall’umanità che secondo lui, in situazioni di rischio e pericolo, mostra il peggio di sé. Quindi, quando sparge la voce che sta per far saltare in aria un ospedale se Coleman Reese non muore entro un’ora, tutti ricorrono alle più brutali e disperate misure per salvare i propri cari in ospedale. Tre tentativi di omicidio si susseguono uno dopo l’altro in breve tempo: colpi di pistola attraverso le porte dello studio, un agente in macchina che tenta di sparare a Reese per salvare la moglie malata e un uomo in un camion che cerca di speronare l’auto della polizia in cui si trova Reese. Nessuno dei tre ha successo, ma dimostrano comunque, ancora una volta, che la filosofia del Joker è più che esatta.

Ciò su cui non conta il folle Joker è la presenza di eroi come Batman e il commissario Gordon che, pur riconoscendo la natura dell’uomo, impediscono che la città sia capace di ricorrere solo a omicidi e rivolte. Una delle battute più brillanti del film è quando un terrorizzato Reese esordisce con: “Stanno cercando di uccidermi“, e un impaziente Gordon risponde, “Beh, forse Batman ti salverà“. Le parole di Gordon sono cariche di fatica e stanchezza nel sentirsi tra i pochi a cercare di far sempre la cosa giusta.

7. L’attentato ai traghetti

Batman - stasera in tv il cavaliere oscuro cinematographe.it

L’ultima minaccia del Joker getta la città nel caos più totale, preoccupando ancor di più Batman e Gordon. Mentre evacuano un traghetto pieno di criminali detenuti in un carcere di massima sicurezza e uno pieno di cittadini innocenti, entrambe le folle si rendono conto che il Joker ha piazzato bombe su tutt’e due le navi e minaccia di farle esplodere a mezzanotte se una di loro non fa saltare in aria prima l’altra attraverso un detonatore che lui stesso ha posizionato sulle navi. Batman e Gordon si scontrano così su come arginare un’imminente tragedia sul punto di consumarsi di lì a poche ore. Gordon crede che Harvey Dent sia uno degli ostaggi dell’autobus che il Joker ha riempito di pazienti dell’ospedale, poiché non è stato considerato tra le vittime dell’attentato all’ospedale stesso. La sua missione per salvarlo è personale, non si rende conto che Harvey ora è Two Faces.

Batman nel film fa spesso affidamento sull’aiuto di Gordon, Alfred e Lucius per svolgere la propria missione. A causa dei suoi metodi estremi si scontra spesso con ognuno dei tre. Lucius disapprova il suo utilizzo della tecnologia per rilevare la posizione del Joker attraverso telefoni cellulari privati, ma accetta involontariamente di aiutarlo a usarla per trovare il Joker. Gordon disapprova invece il suo desiderio di raggiungere il Joker da solo prima dell’intervento della squadra SWAT, ma sa che è un vigilante e non aspetta di certo il permesso.

Trovarsi su estremità diverse della stessa parte crea ulteriore confusione nella situazione, aumentando, ancora un volta, il realismo. Quando Batman scopre che le persone all’interno vestite da pagliacci sono in realtà gli ostaggi dell’ospedale, non può comunicarlo a Gordon o al team SWAT. Deve quindi trovare un modo per salvare gli ostaggi da solo. Questo dà a Joker il tempo di scatenare il caos. Ma Batman si è rapidamente impadronito degli schemi del Joker, bloccandolo abbastanza a lungo da dimostrargli che nessuno dei due traghetti ha deciso di far saltare l’altro, sottolineando così che c’è ancora speranza per l’umanità e che la teoria del Joker non è accurata come pensava e voleva dimostrare.

È raro che un film di supereroi dipenda dalle vittime per salvare la situazione. Ciò che è ancora più emozionante è come uno dei detenuti prende il detonatore da una guardia e lo getta fuori dalla finestra senza alcuna esitazione. Non c’è niente di banale, inverosimile o eccessivo in questa scena. Presenta invece un raro momento della storia in cui le cose non sono né bianche né nere, e nessuno è veramente solo buono o cattivo. Quella zona grigia che trionfa sui due opposti è la speranza alla quale Batman e Gordon fanno affidamento: la possibilità di un mondo migliore in cui la criminalità organizzata smetta di uccidere migliaia di innocenti.

8. La prima scena dell’inseguimento in Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Batman - cinematographe.it

Come in Batman Begins, anche in Il cavaliere oscuro – Il ritorno gran parte del primo atto è senza Batman. Ma quando appare la sua entrata in scena è epica, dando il via a un inseguimento della polizia che è forse la miglior sequenza d’inseguimento dell’intera trilogia. Solo un villain astuto e brutale come Bane può riportare Batman a Gotham nonostante l’intera città lo creda l’assassino di Harvey Dent. La chiarezza e l’audacia del film raggiungono l’apice quando le luci lampeggianti rosse e blu di dozzine di auto della polizia invadono le strade. Batman salta rapidamente da alcune rampe e si nasconde in un vicolo in modo da poter volare via dall’inseguimento.

9. La polizia contro la Lega delle Ombre

stasera in tv Il cavaliere Oscuro Batman, Cinematographe.it

Questo film ha ricevuto molte critiche per il suo terzo atto, soprattutto quando la città viene messa sotto assedio per 5 mesi, intrappolando tutti i cittadini all’interno, dopo aver fatto saltare tutti i ponti e bloccato tutti i tunnel. Il peggio è che la maggior parte degli agenti della polizia della città sono intrappolati sottoterra, dove stanno ricevendo cibo e rifornimenti in modo che il bilancio delle vittime rimanga alto quando la bomba di Bane finalmente esploderà. Questa macabra scelta dà a Batman il tempo sufficiente per guarire, evadere dalla prigione di Bane e tornare per impedire l’esplosione della bomba prima che rada al suolo la città. Questo dà il via a una straordinaria battaglia per le strade della città una volta che i poliziotti vengono liberati dalla loro prigione.

I tentativi di Batman di rendere Gotham un posto migliore non hanno senso se a cambiare, per primi, non sono gli abitanti della città. La polizia di Gotham è nota per la sua corruzione e codardia quando si tratta di salvarne la popolazione. In questa scena è infatti protagonista la polizia che, senza armi, emerge dalle profondità della città, pronta a combattere fino alla morte per rivendicare la loro Gotham. Abbastanza coraggiosi e determinati si dirigono verso il quartier generale di Bane, dove dozzine di uomini armati sono pronti a ucciderli. Come ricompensa per il loro coraggio, Batman compare all’improvviso impedendo a un missile di colpirli, dando così loro la motivazione di cui hanno bisogno per scontrarsi contro gli uomini di Bane in combattimenti corpo a corpo.

Ancora una volta, la fede di Batman nell’umanità vince, poiché l’esercito gli permette di arrivare a Bane e apprendere la verità su chi è effettivamente il responsabile di questo piano. Più tardi, quando la bomba vola letteralmente fuori dalla città, il volto di Bamtan è disteso e appare tranquillo, come se fosse sollevato da un peso. Sapere che la città è sicura è che è popolata da brave persone è per lui più importante di qualsiasi altra cosa.

10. Il montaggio finale

Batman - Cinematographe.it

Come si conclude una trilogia per un personaggio con una storia lunga decenni? Dopo aver convinto il pubblico che Batman sia morto nell’esplosione della bomba: dal suo bacio d’addio con Catwoman alla sottile rivelazione della sua identità a Jim Gordon, dal suo funerale fino all’intera città che onora la sua memoria con una statua. I suoi beni vengono distribuiti ad un Alfred in lutto a riconoscenti orfani insieme a un pensieroso John Blake e alla rivelazione del suo vero nome. Ma quando Lucius interroga alcuni dipendenti sul potenziale aggiustamento dell’autopilota scopre che in realtà è già stata riparata. Lo sguardo incredulo sul suo viso e il cambiamento musicale crea una rivelazione per il pubblico che in qualche modo Batman se n’è andato, ma non è morto.

Saltando dal personaggio di Alfred a quello di John e non dimenticandosi di Gordon, si vede Alfred rifugiarsi nel suo bar preferito, Jim Gordon sul tetto del quartier generale della polizia che esamina un fascicolo e John Blake che segue una mappa che gli è stata data come parte della sua eredità da Wayne. Mentre i pipistrelli avvolgono Blake, Gordon ha di fronte un nuovo segnale di pipistrello sul tetto e Alfred guarda dall’altra parte del ristorante come se avesse visto una figura familiare, è evidente chi sia la persona che Alfred abbia visto ancor prima che la macchina da presa mostri Bruce e Selina seduti a un tavolo del bar, creando così la conclusione perfetta per questa particolare storia di Batman. Ora l’eroe, o meglio, l’uomo, vive, sollevato dal fardello che si è posto da giovane, dopo aver compiuto e concluso la sua missione.