I 22 personaggi migliori di Quentin Tarantino, dal signor Wolf a Trudi Fraser

La sposa di Kill Bill, Mr. Pink di Le Iene, l'universo di Quentin Tarantino è pieno di personaggi iconici, ecco una classifica dei migliori.

Se la maggior parte dei film di Quentin Tarantino sono definibili dei capolavori, è anche merito degli iconici personaggi che crea e ai quali hanno dato il volto straordinari attori. Da Tim Roth a Christoph Waltz, da Samuel L. Jackson a Uma Thurman, tra dialoghi no-sense e morti violente, alcuni personaggi dei film del regista rimarranno intramontabili, così come le loro battute. Dal signor Wolf: “risolvo problemi” a stuntman Mike fino a Mr. Pink, Mr. White e Black Mamba, i nomi e soprannomi che hanno questi personaggi aumentano la loro originalità, rendendoli ancora più definiti e difficili da dimenticare. Il tipico genere pulp e splatter, la cruda e cruenta ironia dei film di Tarantino, hanno ormai influenzato un’epoca dando vita a pellicole chiamate “tarantiniane”, anche se non sono dirette da lui. Tra i suoi 9 film, spesso composti da più personaggi come può essere The Hateful Eight o lo stesso Pulp Fiction, stilare una classifica è un’impresa ardua, ma ecco i più inconfondibili personaggi di Quentin Tarantino, partendo dal migliore fino al migliore in assoluto

22. Donny Donowitz, Bastardi senza gloria

Eli Roth - Quentin Tarantino - Cinematographe.it

La cultura pop ha spesso ritratto il tipico uomo ebreo come riservato, intelligente, gentile e dall’animo buono, senza contare troppo sulla sua forza fisica. Dal tema alla storia, anche per uno dei Bastardi del film si poteva dare questa rappresentazione: non è la corporatura a definire la cattiveria dei terribili assassini di nazisti di cui si fa conoscenza nel corso della pellicola. Ma l’imponente e a tratti folle Orso Ebreo, interpretato da Eli Roth, si rivela uno dei migliori personaggi che si poteva includere tra il gruppo dei giustizieri. Così come la sua entrata in scena non poteva esser realizzata meglio: una lunga inquadratura lo vede uscire dal buio di una caverna, quasi una grotta, scandendo con la sua mazza da baseball i minuti che separano la sua vittima dal suo ultimo respiro: un generale nazista che, come dice un altro grande personaggio del film “non vede l’ora di morire per la sua patria“. Ecco che l’Orso Ebreo arriva lentamente a compiere l’azione del boia, in una delle più cruenti esecuzioni possibili mai girate.

21. Mr. Orange, Le Iene

Le iene - Quentin Tarantino

Il poliziotto sotto copertura che entra nelle grazie di Mr. White, portandolo poi a uccidere più il suo affetto verso un nemico che la rabbia per esser riuscito a farsi ingannare, ha poche scene e poche battute, ma sono tutte rimaste indelebili nella mente degli spettatori. Ogni minuto che passa il personaggio di Tim Roth è sempre più vicino alla morte, si dissangua sequenza dopo sequenza, rimanendo sempre dalla parte della giustizia e della legge, lasciandosi andare solo alla fine, capendo che, per ultimo, avrebbe voluto solo dire la verità. Colpito in uno dei modi più ingiusti possibili e vedendolo nella seconda metà del film vivo e vegeto mentre si prepara, da giovane recluta, a una delle missioni più importanti della sua carriera che gli costerà la vita.

20. Mr. White, Le Iene

Le iene - Quentin Tarantino

Il debutto alla regia di Quentin Tarantino è così ricco di personaggi indimenticabili, chiamati poi con i nomi dei colori, altra idea geniale, che non si poteva citare un’altra Iena, e cioè Mr. White, che fino alla fine cerca di salvare e difendere Mr. Orange, che ha erroneamente preso sotto la sua ala. Il criminale con una propria moralità, il rapinatore che non vuole vittime; un colpo è andato male se viene sparato un proiettile in più. Una sola unica regola: nessuno spargimento di sangue. Il personaggio che nel finale diventa forse il più odiato delle Iene, per l’intera durata del film, è uno dei pochi degno del massimo rispetto

19. Tenente Aldo Raine, Bastardi senza gloria

Brad Pitt - Quentin Tarantino - cinematographe.it

L’Oscar come Miglior Attore non protagonista per C’era una volta… a Hollywood di Quentin Tarantino era un ottimo Brad Pitt anche in Bastardi senza gloria, il capo degli assassini di nazisti che, vittima dopo vittima, cerca di migliorare il proprio marchio e quello della banda di killer. Il suo fantastico smoking bianco nella scena finale è macchiato di sangue nonostante sia immacolato: lui non fa alcuna distinzione, ogni nazista verrà ucciso, brutalmente, e ognuno di loro avrà quel simbolo che si porterà dietro per tutta la vita. Per non parlare degli accenti che sfoggia nel film e la sua passione per il cuoio capelluto che richiede da portare come prova del compito svolto.

18. Elle Driver, Kill Bill

Quentin Tarantino

Completo da infermiera, benda abbinata e fischiettio ormai attribuibile solo a lei. Il Serpente montano della California della Squadra Assassina Vipere Mortali, crea un perfetto equilibrio tra sensualità e sadismo, in contrasto con la calma e tranquillità che trasmette quando entra nella parte; una bomba ad orologeria. Odia Beatrix per più di un motivo e ha sempre avuto una competizione unica solo con lei. Per non parlare del fatto di poter esser diventata vittima di quegli affascinanti rettili che conosce così bene.

17. Marsellus Wallace, Pulp Fiction

Quentin Tarantino

Se c’è un film che i fan di Tarantino e non solo, possono conoscere a memoria, quello è Pulp Fiction. Riproposto spesso in tv, rivalutato, amato e osannato, è più bello e divertente ogni volta che lo si vede. Tra i fantastici personaggi che lo popolano, memorabile è sicuramente Marsellus Wallace e le sue battute. Boss che vive per la vendetta più che per altro, uomo a cui non bisogna fare mai un torto, una delle figure più intimidatorie della Storia del Cinema. Se ne sente parlare prima ancora che appaia sullo schermo, e già quando è fatto solo di parole e ricordi si prova un certo timore e adorazione nei suoi confronti.

16. Butch, Pulp Fiction

Pulp Fiction - Quentin Tarantino

Buth, pugile che cerca di non tradire il proprio capo, ma che al tempo stesso, non può farne a meno, tra fortuna e moralità, si avvicina all’eroe della storia. L’ammirazione per aver cercato di sopravvivere dopo aver fatto un torto a Marsellus Wallace, la storia d’amore con la ragazza che dimentica l’unica cosa importante per Butch e cioè l’orologio di suo padre, presentano il personaggio di Bruce Willis come il tipico duro dal cuore tenero, fino a quando con la katana decide di salvare il suo compagno di prigionia, Marsellus Wallace, lo stesso che poche ore prima era pronto a ucciderlo senza esitazione.

15. Jimmie Dimmick, Pulp Fiction

Quentin Tarantino

Interpretato dallo stesso regista Quentin Tarantino che ama comparire nei suoi film, Jimmie Dimmick, con brevi battute, risate e gesti, è protagonista di una delle scene più emblematiche e divertenti del film. Il creatore del dialogo no-sense è qui un personaggio che dà vita a uno scambio di battute tipiche del suo genere, diventando quella figura di contorno essenziale al film. L’amico del gangster che si offre di aiutarlo nonostante tutte le complicazioni, che vive in un buon quartiere, felicemente sposato e lontano dalla criminalità del suo amico, è perfetto e realistico in ogni forma.

14. Stuntman Mike, A prova di morte

Quentin Tarantino

Già solo per il fatto di chiamarsi Stuntman Mike e per avere un fratello di nome Stuntman Bob, l’allora giovane Kurt Russell si annovera come l’interprete di uno dei migliori personaggi di Quentin Tarantino. Folle, con una passione per la violenza più sanguinaria e che usa la sua indistruttibile macchina per uccidere donne. Da gentiluomo a sadico psicotico, da folle invasato a bambino indifeso, è sempre capace di suscitare terrore negli altri, uno dei villain più inquietanti apparsi sul grande schermo.

13. Calvin Candie, Django Unchained

stasera in tv - Quentin Tarantino - Django Unchained

Quentin Tarantino, come Martin Scorsese, ha visto in Leonardo DiCaprio quelle doti attoriali che molti mettevano in dubbio in passato, nonostante fosse sin da giovanissimo un ottimo attore. Dalla scelta dell’entrata in scena a quella del personaggio da fargli interpretare, il mostruoso proprietario di piantagioni Calvin Candie di Django Unchained non poteva che essere impersonato da DiCaprio. Attore dal viso angelico, ma che guarda con divertimento alcune delle scene più cruenti e feroci mai viste, facendone un intrattenimento. Incarnazione del razzismo, della crudeltà e della violenza gratuita Tarantino, crea il contrasto con il fascino di un DiCaprio sempre gentile e dalle buone maniere, che sono spesso la folle maschera dell’ingiustizia e dell’odio.

12. Maggiore Marchese Warren, The Hateful Eight

Samuel l. Jackson - Quentin Tarantino - cinematographe.it

Samuel L. Jackson interpreta spesso i migliori personaggi dei film di Tarantino, essendo quasi sempre scelto come attore. Nell’epico western oggetto di fin troppe critiche, Jackson interpreta il maggiore Marchese Warren, ambiguo e spietato cacciatore di taglie che si fa portavoce di una rivelazione inaspettata e sorprendente. Un monologo che è rimasto nella Storia, che divide lo spettatore tra incredulità ed empatia verso il generale confederato che scopre la morte e gli ultimi attivi di vita del figlio.

11. Hans Landa, Bastardi senza gloria

Quentin Tarantino

Manipolatore, cacciatore di ebrei, colonnello multilingue, fiero del suo lavoro, ma che non sfiora mai l’egocentrismo: ciò che fa è un atto dovuto, che serve al mondo e al suo Paese. Il personaggio di Landa è un militare crudele e freddo, capace di nascondere la sua brutalità dietro cordialità, gentilezza e finta inconsapevolezza di chi ha davanti, che riesce a decifrare senza difficoltà. Christoph Waltz interpreta magistralmente questo straordinario terribile personaggio che entra in scena nel primo drammatico capitolo che rappresenta il colonnello in una delle sue azioni più spaventose.

10. Mr. Pink, Le Iene

Le iene - Quentin Tarantino

Un istinto di sopravvivenza misto ad egocentrismo, che cerca di crear il minor danno possibile, ma non per la sua moralità, ma per calcolare sempre la migliore ipotesi e conclusione per lui, che può anche non essere migliore per gli altri. L’uomo, dal nome Mr. Pink, scappa quando le cose iniziano a precipitare, in una delle ultime scene dello straordinario Le Iene. Inizialmente Tarantino voleva interpretare Mr. Pink, ma cambiò idea dopo l’impressionante audizione di Steve Buscemi.

9. Trudi Fraser, C’era una volta a… Hollywood

American Housewife - Julia Butters - cinematographe.it

Julia Butters, bambina prodigio del cinema, interpreta uno dei personaggi forse più surreali e al tempo stesso convincenti. Attrice bambina anche nel film, seria e fredda, che impartisce con severità e distacco preziosi consigli e insegnamenti di vita a Rick Dalton, attore non più all’apice della carriera e che vive lentamente il suo inevitabile declino. Una giovanissima interprete che una volta entrata nel personaggio, non può uscirne prima del tempo. Una performance straordinaria quella dell’attrice, un breve dialogo con DiCaprio, che raggiunge picchi di intensità e dramma altissimi in pochi minuti.

8. Vincent Vega, Pulp Fiction

Pulp Fiction, Quentin Tarantino - Cinematographe.it

Killer da quattro soldi, gangster dal grilletto facile e che non sopporta che gli si impartiscano ordini, a meno che non venga fatto con gentilezza, che, nonostante si impegni, fa degli errori che gli costano caro. Innamorato della moglie del suo capo, Marsellus Wallace, ma diviso tra la fedeltà e la paura di tradirlo, e capace di addolcirsi con la giusta dose di eroina. Contraddittorio e che preferisce l’azione alla riflessione, in coppia con Samuel L. Jackson, è co-protagonista di un duo vincente, comico e pieno di profondi spunti.

7. Bill, Kill Bill

Quentin Tarantino

Un’entità, un ricordo, un pessimo uomo che arriva sullo schermo solo alla fine, del quale si sente solo la voce nel primo film e che, quando si svela, nel secondo, lascia anche un po’ perplessi. Il terribile marito di Beatrix, che ha organizzato un massacro, si presenta come papà hippie, vecchio cowboy che ricorda i suoi momenti di gloria prendendosi cura di sua figlia, fino a quando sua moglie non abbia la propria meritata vendetta. Anche nel momento della sua morte, il personaggio conserva una classe che mantiene sia quando se ne sente solo parlare che quando lo si vede.

6. Winston Wolf, Pulp Fiction

Quentin Tarantino

Il misterioso signor Wolf, che si presenta con: “Salve sono il signor Wolf, risolvo problemi“, di cui si conosce davvero poco, ma che basta a mantenere quell’aura segreta che lo rende ancora più efficace. Con poche battute e un tempo limitato nel film Harvey Keitel è protagonista di una delle sue più brevi e migliori performance nella Storia della sua carriera. Ogni gesto, parola, espressione, è eccezionale, perfetta, ricca di quei piccoli dettagli che in pochi minuti costruiscono l’intero personaggio. Non c’è bisogno di conoscere il suo background, lo si vede in azione risolvere un grande problema e uscire vincitore senza esultare: è abituato.

5. Daisy Domergue, The Hateful Eight

Quentin Tarantino

Coraggio, gloria, orgoglio e crudeltà, tutto questo è Daisy Domergue, straordinaria interpretazione di Jennifer Jason Leigh, che rende la criminale in attesa dell’esecuzione, dispettosa, irriverente e del tutto senza cuore. Artefice di un piano infallibile, gioisce nel veder realizzarsi ciò che ha architettato, pregustandosi la morte del suo carceriere poco prima di vederlo versarsi il caffè avvelenato nella tazzina e che, ignaro, la porta alle labbra.

4. Django, Django Unchained

stasera in tv, - Quentin Tarantino - cinematographe.it

Il vendicativo schiavo Django è un altro ottimo personaggio dell’universo tarantiniano, che conquista un posto anche nel cinema western. Un eroe a tutti gli effetti, pronto a tutto per salvare la sua donna, e dovendo aspettare per fare giustizia di fronte a quei soprusi che fa finta di guardare con disinteresse. La sua scalata sociale, insieme al fidato dotto Schultz, avviene tra battute singolari, omicidi di massa e vendetta di tutti coloro che l’hanno portato nella miseria e schiavitù dove ha vissuto per fin troppo tempo.

3. Mia Wallace, Pulp Fiction

uma thurman - Quentin Tarantino

La moglie del boss Marsellus Wallace, elegante, raffinata e ambigua nel suo atteggiamento provocante, affine alla cultura pop retro, che però, quando si tratta di droga, non ha il senso delle misure. Una donna abituata ad ottenere ciò che vuole e che usa la fama e la pericolosità di suo marito per raggiungere il suo obiettivo.

2. La sposa, Kill Bill

stasera in tv - Quentin Tarantino

La tuta gialla di Uma Thurman è entrata nell’immaginario collettivo, così come il desiderio comune  di possedere la spada di Hattori Hanzō. Da La sposa a Black Mamba fino a Beatrix Kiddo, tutti i suoi nomi sono distintivi del letale, vendicativo e ammaliante personaggio interpretato da Uma Thurman. Eroina d’azione, abile assassina che ha più scopi, e tutti per motivazioni che riescono ad apparire giustificabili e che suscitano empatia in qualsiasi spettatore. La sposa è un personaggio davvero indimenticabile: dolce e feroce al tempo stesso.

1. Jules Winnfield, Pulp Fiction

Pulp Fiction - Quentin Tarantino

Il primo posto per il miglior personaggio di Quentin Tarantino non poteva che andare a Jules Winnfield di Pulp Fiction. Nonostante gli altri fantastici personaggi della classifica come Il signor Wolf, Django, Landa, Mr. Pink e molti altri che non sono presenti, uno dei protagonisti di Pulp Fiction, il sicario Jules Winnfield, dall’interpretazione alle battute, dalla gestualità all’espressività, fino alla sua epifania emotiva, raggiunge uno dei più alti momenti di cinema. Il monologo finale sul famoso passo della Bibbia, nel quale Jules riflette su Dio e i suoi pastori che proteggono i deboli dalla tirannia degli uomini malvagi, di fronte a uno spaventato Tim Roth, rende il personaggio interpretato dal grande Samuel L. Jackson insuperabile. Anche lui rappresenta un’affascinante contraddizione, che però si conclude nella sua prima scelta e nel suo primo passo versa la retta via di un vecchio sicario che vuole diventare un uomo normale.