10 film di Naomi Watts da vedere assolutamente

Alcuni film bellissimi con Naomi Watts che raccontano il talento di una grandiosa interprete.

Nell’universo caleidoscopico di Hollywood, ci sono attrici che lavorano con costanza, e poi ci sono interpreti che trasformano ogni apparizione in un evento. Naomi Watts appartiene alla seconda categoria. Australiana d’adozione ma britannica di nascita, Watts è una presenza magnetica e al tempo stesso profondamente umana sullo schermo. La sua carriera è stata tutto fuorché lineare: per anni ha faticato per emergere, poi, come in una rivelazione, è esplosa, diventando una delle attrici più raffinate, versatili e intense del panorama cinematografico internazionale. Naomi Watts incarna un cinema che sa essere sia autoriale sia popolare, capace di attraversare generi e stili mantenendo intatta un’identità inconfondibile. La sua bravura non risiede soltanto nella trasformazione fisica o nella scelta dei ruoli, ma in una sensibilità emotiva profonda, in un’abilità unica nel comunicare fragilità, ambiguità, disperazione o forza, a seconda del personaggio. Il suo volto è stato una tela per registi come David Lynch, Alejandro González Iñárritu, Peter Jackson, Michael Haneke, David Cronenberg e tanti altri che hanno intuito in lei una musa silenziosa, ma potentissima. Attraverso film drammatici, horror, blockbuster, thriller psicologici e produzioni indipendenti, Naomi Watts ha costruito una filmografia complessa e affascinante. Di seguito, proponiamo dieci titoli essenziali per comprendere l’arco della sua carriera, dai primi ruoli rivelatori fino alle interpretazioni più mature.

1. Mulholland Drive (2001), di David Lynch

Naomi Watts - Cinematographe.it

Il film che ha lanciato Naomi Watts nell’olimpo del cinema mondiale. Mulholland Drive non è solo uno dei capolavori di David Lynch, ma anche una delle interpretazioni più sorprendenti e sfaccettate mai viste su schermo. Watts interpreta due versioni di sé: la ingenua e speranzosa Betty e la disperata e allucinata Diane, incarnando il sogno e l’incubo di Hollywood in un gioco di specchi inquietante. La sua performance è intensa, controllata e poi devastante, capace di spiazzare e commuovere. Non è solo un tour de force attoriale, è una vera e propria dimostrazione di cosa significhi affidarsi a un regista e allo spazio della possibilità. Naomi Watts diventa corpo e fantasma del cinema stesso.

2. The Ring (2002), di Gore Verbinski tra i film di Naomi Watts

Con questo remake del cult horror giapponese Ringu, Watts è entrata nel mainstream americano dalla porta principale. Interpreta Rachel, una giornalista che indaga su una videocassetta maledetta che uccide chi la guarda entro sette giorni. Il film è un perfetto esempio di tensione narrativa e atmosfera disturbante, ma è la presenza di Watts a renderlo credibile ed emotivamente coinvolgente. La sua interpretazione è priva di isterismi, tutta giocata sulla progressiva discesa nella paranoia e nell’angoscia. Il modo in cui regge il peso emotivo della storia, mantenendo sempre un’umanità palpabile, ha contribuito a ridefinire i canoni del genere horror all’inizio degli anni 2000. Un ruolo cruciale per rendere credibile l’assurdo.

3. 21 grammi (2003), di Alejandro González Iñárritu

Naomi Watts - Cinematographe.it

Uno dei ruoli più devastanti della carriera di Watts. In questo dramma corale, diretto con maestria da Iñárritu, l’attrice interpreta Cristina, una madre che perde tutto in un incidente stradale e si ritrova a fare i conti con il lutto, la rabbia, la vendetta e l’impossibilità del perdono. La sua performance le è valsa una nomination all’Oscar, grazie a un’intensità rara e a una vulnerabilità lacerante. La macchina a mano e la narrazione frammentata non fanno che amplificare il dolore del personaggio, che Watts interpreta con uno sguardo spoglio, autentico. In un cast corale fortissimo, è lei il cuore pulsante della tragedia.

4. King Kong (2005), di Peter Jackson

Una produzione mastodontica che ha saputo restituire tutta la magia del cinema classico. Naomi Watts interpreta Ann Darrow, attrice squattrinata che viene rapita da una spedizione cinematografica e finisce sull’isola del gigantesco Kong. È un film d’azione, certo, ma anche una struggente storia d’amore e solitudine. La forza di Watts sta nel rendere credibile e commovente il legame con una creatura digitale, donando umanità e grazia al film. In una produzione dove l’effetto visivo domina, la sua interpretazione è ciò che mantiene il cuore al centro della storia. Un’eroina capace di emozionare senza mai cadere nella retorica.

5. Il velo dipinto (2006), di John Curran tra i film di Naomi Watts

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In questo adattamento del romanzo di Somerset Maugham, Watts interpreta Kitty, una donna infedele che accompagna il marito medico nella Cina devastata dal colera. Il film è un dramma romantico d’epoca che si trasforma lentamente in un percorso di redenzione, amore e crescita. Watts è sublime nel mostrare l’evoluzione del personaggio, da superficiale e viziata a profondamente consapevole. Le sue espressioni sottili e i silenzi dolorosi raccontano molto più delle parole. È un film elegante e introspettivo, dove ogni scena sembra sospesa tra delicatezza e tragedia. Una prova di maturità assoluta.

6. La promessa dell’assassino (2007), di David Cronenberg

In questo noir brutale e raffinato, Watts interpreta una levatrice londinese che si ritrova invischiata nei misteri della mafia russa. Il film è dominato dalla fisicità animalesca di Viggo Mortensen, ma è il personaggio di Naomi a fare da bussola morale e affettiva. Il suo volto, la sua paura trattenuta, la sua ostinazione silenziosa sono gli elementi che ancorano il film alla realtà. La tensione tra il suo mondo ordinato e il sottobosco criminale che la travolge è palpabile. Watts offre una performance ricca di umanità e tensione interiore, con una presenza scenica che riesce a emergere anche tra la violenza e il silenzio.

7. Funny Games (2007), di Michael Haneke

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Remake shot-for-shot dell’omonimo film austriaco dello stesso Haneke, Funny Games è un esperimento disturbante che mette lo spettatore di fronte alla violenza più fredda e insensata. Watts è una madre e moglie presa in ostaggio da due ragazzi apparentemente normali eppure psicopatici. L’attrice si mette completamente a nudo, fisicamente ed emotivamente, in una prova di resistenza psicologica che toglie il fiato. Haneke la obbliga a restare sempre “in presa diretta” con lo spettatore, e lei regge quel patto crudele con un coraggio fuori dal comune. Un film che divide, ma che dimostra tutta la radicalità della sua interpretazione.

8. The Impossible (2012), di Juan Antonio Bayona

Ispirato a una storia vera, questo film racconta la tragedia dello tsunami del 2004 in Thailandia attraverso gli occhi di una famiglia spezzata. Watts, nel ruolo della madre ferita e dispersa, offre una delle sue interpretazioni più commoventi e fisicamente impegnative. La sofferenza, la paura e la determinazione del suo personaggio sono rese con un realismo devastante. L’attrice ha girato numerose scene in condizioni estreme, senza mai perdere in precisione e verità emotiva. È un film che lacera, ma che trova anche la bellezza nei piccoli gesti. La sua performance è il cuore che tiene insieme tutto.

9. St. Vincent (2014), di Theodore Melfi tra i film di Naomi Watts

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In questa deliziosa commedia agrodolce, Watts si trasforma in Daka, una spogliarellista russa incinta e irresistibilmente sopra le righe. È una parte insolita per lei, che si lascia andare con gusto a un accento marcato, a un’umanità ruvida ma affettuosa, dimostrando una versatilità comica sorprendente. Il personaggio avrebbe potuto facilmente scivolare nella caricatura, ma Naomi Watts lo rende tridimensionale, tenero e credibile. La sua presenza regala equilibrio a una storia che mescola humour, malinconia e redenzione. Una prova brillante di leggerezza consapevole.

10. Birdman (2014), di Alejandro González Iñárritu

In questo ardito esperimento cinematografico, Watts interpreta Lesley, un’attrice teatrale alle prese con la prima grande occasione della sua carriera. Birdman è un film sul fallimento, sull’ego e sul bisogno disperato di essere visti, e il personaggio di Naomi riflette perfettamente questa tensione. All’interno di un cast stellare e di un virtuosismo tecnico impressionante, riesce comunque a lasciare il segno. La sua fragilità sotto pressione e il contrasto tra il desiderio di autenticità e l’impossibilità di ottenerla in un ambiente tossico rendono la sua performance intensa e necessaria. Un film meta-teatrale dove anche Watts, come il suo personaggio, brilla quando tutto intorno sembra vacillare.

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