Oscar 2024. Il talento di Mrs. Emma Stone

L’attrice ha trionfato grazie alla sua interpretazione di Bella Baxter nel film Povere creature! di Yorgos Lanthimos, entrando nella storia degli Oscar

Emma Stone è entrata nella storia degli Oscar: insieme a pochissime altre attrici, Meryl Streep, Jodie Foster, Elizabeth Taylor, Bette Davis, Luise Rainer, Olivia de Havilland e Hilary Swank, ha conquistato entro i 35 anni due statuette, entrambe come miglior interprete protagonista, nel 2017 per il ruolo di Mia in La La Land di Damien Chazelle, e quest’anno per la sua a dir poco straordinaria interpretazione di Bella Baxter in Povere creature! di Yorgos Lanthimos. Non ci credeva neanche lei quando tra le altre lodevoli candidate, Sandra Hüller (Anatomia di una caduta), Annette Bening (Nyad – Oltre l’oceano), Carey Mulligan (Maestro) e Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon), che fino alla fine si pensava avrebbe trionfato, Michelle Yeoh, Oscar lo scorso anno per Everything Everywhere All at Once, ha fatto il suo nome: lo stupore le si è letto in viso, ma già qualche settimana fa aveva dimostrato di non credere a una seconda vittoria proprio quest’anno quando, vincendo il BAFTA, aveva fatto un vero e proprio discorso di ringraziamento “da Oscar”, omaggiando la madre perché pensava di non avere più l’occasione di farlo: “Voglio ringraziare mia madre perché è la persona migliore che conosca al mondo. Mi ispira ogni singolo giorno. Mi ha sempre fatto credere a questa pazza idea di poter fare una cosa del genere e le sono molto grata. Senza di lei nulla di tutto questo esiste, compresa la mia vita! Quindi grazie anche per questo, mamma!”.

Emma Stone, dalle commedie ai film impegnati

Emma Stone, cinematographe.it

Classe 1988, nata in Arizona, Emma Stone è un talento puro che è cresciuto e maturato nel corso degli anni muovendo i primi passi nelle commedie anche più becere, come Suxbad – Tre menti sopra il pelo, La coniglietta di casa, La rivolta delle ex, e l’ottima commedia romantica Crazy, Stupid, Love al fianco di quello che sarà il suo “partner in crime” in La La Land, Ryan Gosling, coppia da sogno nel film di Chazelle, tra loro una grande chimica. Poi arrivano i ruoli “impegnati”, nel 2011 si scrolla di dosso il ruolo da eterna “fidanzatina” recitando nel film drammatico The Help, ambientato negli anni ’60, dove interpreta il ruolo di una scrittrice che scopre la realtà delle cameriere afroamericane. Da quel momento in poi la strada è spianata verso il cinema d’autore in cui dimostra da subito di essere un’interprete sensibile, sorprendente: arriva Magic in The Moonlight di Woody Allen e poi la prima candidatura agli Oscar come migliore attrice non protagonista in Birdman di Alejandro González Iñárritu, nei panni della figlia tossicodipendente del protagonista, Michael Keaton.

Mai banale, sempre in parte, Emma Stone si “guadagna” i ruoli che le vengono assegnati e che la maggior parte delle volte diventano memorabili: come Mia in La La Land per il quale vince il suo primo Oscar, e che incarna quel sogno hollywoodiano che la stessa Stone rappresenta, fatto di sacrificio, impegno, talento che ti portano a passare dai palcoscenici dei teatri off alla fama mondiale; o come quello ne La Favorita, diretta per la prima volta da Yorgos Lanthimos (con il quale ha già in cantiere un altro film) nei panni della terribile Abigail Hill alla corte della regina Anna di Gran Bretagna (Olivia Colman), terza candidatura; o, ancora, come la folle Cruella De Vil in Crudelia, l’origin story Disney sul personaggio di Crudelia De Mon, anche qui dimostrando di essere una delle attrici più versatili del panorama mondiale.

Bella Baxter, il ruolo della vita

Emma Stone, cinematographe.it

Ma è con Bella Baxter in Povere creature! che Emma Stone (anche produttrice) si è superata, fatto confermato con la seconda vittoria agli Oscar a soli sette anni dalla prima. Un film che è un inno alla libertà contro ogni convenzione sociale, all’importanza della conoscenza, all’emancipazione. Corpo e mente di questa rivoluzione è un femminile “mostro di Frankestein”, Bella appunto, da “ritardata”, come la definisce inizialmente l’assistente di suo padre, lo scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe), che deambula con difficoltà, ripete i versi degli animali ibridi che girano per casa, e non riesce a frenare i suoi istinti, a donna sofisticata e acculturata. Emma Stone è l’interprete perfetta per questo ruolo istrionico, sfaccettato, estremo, Bella è il simbolo di una donna caparbia, moderna, che il regista con Povere creature! celebra con il suo stile personale e peculiare ( e che arriva in streaming su Disney + dal 14 marzo). La rivoluzione di Bella è quella della donna nel corso dei secoli concentrata da Lanthimos in un film che senza retorica, con tagliente ironia e provocando ci regala un personaggio spiazzante, memorabile, come la sua interprete che ha fatto qualcosa che poche e pochi altri sono riusciti a fare, un lavoro fisico ed espressivo impressionante, un’interpretazione che nel corso del film si tramuta, cambia gradualmente, rappresentando un processo di crescita naturale come se vedessimo davvero nascere e maturare sotto i nostri occhi una bambina in un corpo di ragazza che diventa poi una donna emancipata, libera, speciale. Speciale come Emma Stone e il suo multiforme talento, non aspettiamo che essere ancora e ancora stupidi e affascinati dalle sue capacità. Ringrazio il regista Yorgos Lanthimos di avermi regalato con il personaggio di Bella Baxter il ruolo della vita, ha detto durante il discorso di ringraziamento. E noi ringraziamo te, Emma Stone, di esistere.

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