Edoardo Pesce: 7 film per conoscere l’attore
Scopriamo alcuni dei film cardine della carrier dell'attore.
Edoardo Pesce è una di quelle presenze cinematografiche che sembrano emergere non dai banchi di una scuola di recitazione, ma direttamente dalla carne viva della realtà. C’è qualcosa in lui che sa di autentico, di crudo, di vissuto: una verità non edulcorata, che si esprime attraverso un corpo massiccio, una voce roca, uno sguardo che non cerca mai di compiacere. Nato a Roma nel 1979, Pesce è cresciuto professionalmente tra teatro, cinema e televisione, eppure ha sempre mantenuto una cifra espressiva profondamente personale, quasi anarchica, che lo distingue da molti suoi colleghi contemporanei. La sua romanità non è mai folcloristica, ma viscerale; è parte integrante della sua identità artistica, un elemento che arricchisce ogni personaggio senza mai ridurlo a stereotipo.

Nella sua carriera, Pesce ha spesso interpretato uomini ai margini: violenti, fragili, segnati dal passato, immersi in contesti dove la redenzione è sempre una possibilità, ma mai una garanzia. Eppure, la sua recitazione non è mai compiaciuta, mai facile. È un attore che si affida al corpo e alla voce come strumenti di verità, capace di evocare emozioni contrastanti e di spiazzare lo spettatore con improvvisi momenti di tenerezza o brutalità. Pesce è un interprete fisico, empatico, capace di scendere in profondità nei suoi ruoli senza mai perdere il contatto con l’essenza umana dei personaggi che incarna. Ecco alcuni film che raccontano la sua arte in modo emblematico.
1. Dogman (2018), di Matteo Garrone

Dogman rappresenta senza dubbio il punto più alto della carriera di Edoardo Pesce, il film che lo ha consacrato a livello nazionale e internazionale. Qui interpreta Simone, un uomo di quartiere piccolo e apparentemente semplice, che si trasforma in una figura inquietante e minacciosa quando entra in contatto con la criminalità violenta. La sua performance è straordinaria per come riesce a bilanciare la brutalità con una sorta di infantilismo emotivo, creando un personaggio sfaccettato che incarna le contraddizioni di una periferia sociale e morale. La capacità di Pesce di mostrare la fragilità dietro la facciata dura di Simone è ciò che rende la sua interpretazione così memorabile. Il lavoro sul corpo, la mimica e lo sguardo lo trasformano in un uomo tormentato e al tempo stesso pericoloso, suscitando empatia e repulsione allo stesso tempo. La collaborazione con Matteo Garrone ha portato a un risultato cinematografico di grande impatto, premiato con il premio per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes, riconoscimento che ha sancito la sua maturità artistica e la sua forza interpretativa.
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2. Fortunata (2017), di Sergio Castellitto
In Fortunata, Edoardo Pesce interpreta Franco, l’ex marito della protagonista, un personaggio complesso e carico di tensione emotiva. La sua performance è caratterizzata da una straordinaria capacità di entrare nella psiche di un uomo segnato dalla rabbia e dal dolore, che lotta per mantenere un ruolo nella vita della famiglia nonostante i suoi limiti personali. Pesce riesce a evitare la trappola del cliché del “maschio violento”, mostrando invece una persona imperfetta, capace di momenti di tenerezza ma anche di scatti di ira. L’ambientazione romana popolare del film contribuisce a radicare il personaggio in una realtà sociale riconoscibile, e la sua interazione con la protagonista offre una delle dinamiche più intense e realistiche del film. La prova di Pesce è una lezione di recitazione che unisce il pathos all’autenticità, rivelando la complessità di un uomo diviso tra il desiderio di riscatto e la durezza della vita.
3. Non sono un assassino (2019), di Andrea Zaccariello

In questo thriller giudiziario, Pesce veste i panni di Paolo, un ispettore di polizia coinvolto in un’indagine che mette in discussione le sue convinzioni personali e la sua lealtà verso amici e colleghi. Il ruolo richiede un equilibrio delicato tra freddezza professionale e umanità nascosta, e Pesce riesce a modulare perfettamente questa dualità. La sua interpretazione è densa di sfumature, capace di suggerire un uomo in conflitto con sé stesso, alle prese con dilemmi morali e tensioni interne che lo rendono umano e credibile. Questo film permette a Pesce di dimostrare una maturità interpretativa notevole, in grado di sostenere ruoli più articolati e di inserirsi in una trama complessa senza perdere la spontaneità che lo caratterizza. L’attenzione ai dettagli, la presenza costante e il controllo emotivo fanno di questo ruolo un esempio della sua versatilità e profondità.
4. Se Dio vuole (2015), di Edoardo Falcone
In questa commedia brillante che affronta temi profondi come la fede, la crisi di mezza età e i rapporti familiari, Edoardo Pesce interpreta Luigi, un personaggio che si distingue per la sua spontaneità e simpatia. Sebbene non sia il protagonista, Pesce riesce a lasciare un segno importante grazie alla sua energia e al suo talento naturale per la commedia. La sua interpretazione è un perfetto equilibrio tra leggerezza e profondità, capace di accompagnare senza sovrastare la narrazione. Il film, che ha avuto grande successo di pubblico, mostra un lato più giocoso e ironico di Pesce, confermando la sua versatilità nel passare con disinvoltura da ruoli drammatici a quelli più leggeri. Il suo Luigi è un personaggio che aiuta a smorzare le tensioni e a mantenere vivo l’interesse, diventando uno degli elementi più amati del film.
5. Notte fantasma (2022), di Fulvio Risuleo

In Notte fantasma, Edoardo Pesce offre una performance intensa in un film che mescola elementi di dramma e suspense con un’atmosfera notturna e misteriosa. Il suo ruolo è quello di un uomo immerso in un ambiente dove realtà e percezione si confondono, e la sua interpretazione riesce a trasmettere una sensazione di inquietudine e vulnerabilità. Pesce sfrutta al massimo la sua fisicità e la sua capacità di espressione per creare un personaggio ambiguo, che tiene lo spettatore costantemente in bilico tra empatia e sospetto. La pellicola esplora tematiche legate all’identità e ai conflitti interiori, e Pesce riesce a incarnare perfettamente questo spirito oscuro, confermando la sua predisposizione a ruoli complessi e psicologicamente densi. Il lavoro registico di Risuleo si sposa con la recitazione intensa di Pesce, dando vita a un’opera coinvolgente e di grande impatto emotivo.
6. Cuori puri (2017), di Roberto De Paolis
In Cuori puri, Edoardo Pesce interpreta il ruolo del padre di uno dei protagonisti, un personaggio che incarna tutte le contraddizioni e le tensioni di una famiglia complessa e disfunzionale. Il film è un ritratto intenso e realistico della giovinezza, della fragilità e delle difficoltà di crescita in contesti sociali difficili, e la prova di Pesce è una delle chiavi emotive principali. Con una recitazione sobria ma efficace, l’attore riesce a portare in scena un uomo segnato dal proprio passato ma che cerca in qualche modo di proteggere e supportare i propri figli. La sua interpretazione si distingue per la capacità di comunicare molto anche con pochi gesti, con uno sguardo o con un tono di voce carico di significati nascosti. Cuori puri è un’opera che mette in luce le sfumature e la complessità della natura umana, e Pesce ne è protagonista con una prova di grande spessore.
7. Il terzo tempo (2013), di Enrico Maria Artale

In Il terzo tempo, Edoardo Pesce interpreta uno dei ruoli centrali in un film che esplora temi come la rivalità, la passione e il riscatto sociale attraverso la metafora del rugby. La pellicola racconta di un gruppo di giovani uomini alle prese con conflitti interiori e relazioni complicate, e Pesce riesce a rendere il suo personaggio vivido e credibile. La sua interpretazione si caratterizza per un’energia sincera e per una fisicità importante, che rispecchiano le tensioni e le emozioni del contesto sportivo e umano del film. Pesce dona spessore al suo ruolo attraverso una recitazione fatta di momenti di durezza e fragilità, mettendo in evidenza il contrasto tra forza e vulnerabilità che permea il film.
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