Caleidoscopio: la storia vera che ha ispirato la serie Netflix

La nuova opera di Eric Garcia, che sperimenta un modo alternativo di visione seriale, è ispirata ad un reale evento accaduto nel centro di Manhattan, nel 2012, durante il dilagare dell'uragano Sandy.

Caleidoscopio (in lingua originale Kaleidoscope) è la nuova miniserie di Eric Garcia (Strange But True, The Autopsy of Jane Doe) che è di fatto un simpatico esperimento narrativo e produttivo di Netflix. L’autore, infatti, ha costruito gli 8 episodi della realizzazione in maniera tale che possano essere visti seguendo un’ordine qualsiasi, dando la possibilità agli spettatori di costruire la propria storia. Detto questo, in realtà lo show nasconde un segreto.

Caleidoscopio cinematographe.it

Caleidoscopio, infatti, che vede alla produzione esecutiva Eric Garcia, Russell Fine, Fred Berger, Brian Kavanaugh-Jones, Justin Levy, Ridley Scott, David W. Zucker, Jordan Sheehan, Clayton Krueger, Garrett Lerner, è ispirata ad una storia realmente accaduta, come tra l’altro ha ammesso lo stesso Garcia in un intervento recente. Vi ricordiamo che la miniserie, prodotta da Nano Chameleon, Automatik Entertainment e Scott Free Productions, è arrivata su Netflix precisamente il 1° gennaio 2023.

Caleidoscopio: il mistero insoluto di Manhattan

Prima di andare nel dettaglio, è opportuno parlare molto brevemente della trama di Caleidoscopio. Al centro della storia della realizzazione c’è un gruppo di ladri, capitanato da Leo Pap (che ha il volto di Giancarlo Esposito) che tentano un colpo apparentemente impossibile: derubare 7 miliardi di bond di un gruppo criminale, nascosti in un caveau sotterraneo. Il pretesto per tentare tale impresa è un uragano, che, distogliendo l’attenzione, permette ai nostri protagonisti di agire in maniera indisturbata o quasi. Contro di loro, infatti, viene sguinzagliato un team di professionisti di sicurezza privata, ma anche la stessa FBI ha interesse a mettergli i bastoni fra le ruote.

Caleidoscopio - Cinematographe

Una storia basica che consente al racconto di spaziare molto e che ha qualche radice nella realtà. Proprio di recente, lo stesso ideatore del progetto, come riportato da People, ha raccontato i legami che legano l’incipit narrativo di Caleidoscopio con la realtà.

È vagamente basato su qualcosa che potrebbe essere successo. Dopo l’uragano Sandy, 70 miliardi di dollari di obbligazioni sono stati allagati nel seminterrato del DTCC, che è un grande sforzo di compensazione che è di proprietà di un gruppo di grandi banche. Nella mia mente, ho pensato, ‘Beh, questo è un perfetto insabbiamento per una rapina!’

È chiaro che quanto è accaduto ha fornito solo un contorno e uno scenario perfetto a Garcia per sviluppare poi la sua miniserie, con tantissimi elementi che ovviamente sono di finzione e non hanno nessuna correlazione con la verità dei fatti. Ciò che è certo è che, nel 2012, proprio in seguito al disastro naturale appena citato, nel centro di Manhattan, precisamente a 55 Water St., in un caveau sotterraneo si sono inzuppate 1,3 milioni di obbligazioni e certificati azionari. Fin qui tutto normale, più o meno, se non fosse che il valore effettivo di quanto è andato perduto non è mai stato scoperto.

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Anche il New York Post definì tale catastrofe economica come “il più grande mistero di Wall Street” ed in effetti ci fu un insabbiamento notevole da parte dell’autorità, che ha portato a pensare non solo che si parlava di quantità enormi e sostanziose di denaro (secondo alcune stime ci aggiriamo intorno ai 70 miliardi), ma che probabilmente tali cifre erano ricavate da movimenti illeciti. Ecco che quindi lo showrunner della miniserie ha trovato terreno fertile per poi creare la sua creatura sul piccolo schermo. Unendo tanta fantasia e poca realtà effettiva, Eric Garcia ha dato vita ad un racconto avvincente che può quindi essere visto come meglio si vuole dagli spettatori. Motivo in più per godersi una classica storia di heist dalle tante sfaccettature.

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Fonte: People
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