Black Widow, perché vederlo: i punti di forza del nuovo film Marvel

Scopriamo alcuni motivi per cui correre al cinema a vedere Black Widow, il nuovo film Marvel con Scarlett Johansson.

Dopo un’attesa prolungata a causa dell’emergenza sanitaria, Black Widow è finalmente tra noi. Il film diretto da Cate Shortland segna il ritorno del Marvel Cinematic Universe dai tempi di Spider-Man: Far From Home, uscito ormai due anni fa. Nel mezzo c’è stata una pandemia che ha scombussolato tutti i piani e che hanno costretto i fan Marvel a rimanere in astinenza per più di un anno, per poi doversi “accontentare” del piccolo schermo con i vari WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier e Loki. Tornare però a godersi l’esperienza cinematografica in sé e l’inconfondibile intro della Marvel in sala, con maxischermo e zero distrazioni, rappresenta già di per sé uno dei maggiori motivi per cui correre al cinema a vedere Black Widow. Ma, a parte questo, quali sono i maggiori punti di forza della ventiquattresima pellicola del MCU? Andiamo a scoprirli.

Black Widow, l’addio al personaggio di Scarlett Johansson

Black Widow - Cinematographe.it

Black Widow/Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) in Marvel Studios’ BLACK WIDOW, in theaters and on Disney+ with Premier Access. Photo by Jay Maidment. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Era il 2012 quando Scarlett Johansson debuttava nel Marvel Cinematic Universe interpretando Natasha Romanoff in Iron Man 2. All’epoca rappresentava la bambola sexy che calamitava l’interesse di Tony Stark e, di recente, sia Johansson che il produttore Victorio Alonso hanno ripensato con rammarico a quella che loro stessi ricordano come una vera e propria ipersessualizzazione del personaggio.

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Col passare degli anni, però, Vedova Nera è riuscita a tenere sempre più testa ai suoi colleghi uomini, diventando un elemento sempre più importante degli Avengers. Come purtroppo ben sappiamo, però, l’arco narrativo di Natasha Romanoff si è interrotto con Avengers: Endgame. Nel film diretto dai fratelli Russo, infatti, l’eroina Marvel si è sacrificata per tentare di arginare lo straripante potere di Thanos e Black Widow non fa che catapultarci in un periodo di tempo che precede questi drammatici fatti. Questo può confondere il pubblico ma, allo stesso tempo, gli permette di conoscere un lato più intimo di Romanoff e di comprendere fino in fondo il percorso che l’ha portata al sacrificio estremo. Insomma, Black Widow è da vedere anche per chiudere il cerchio e dire addio ad un personaggio che si è ritagliato un personaggio sempre più ampio del MCU e che mancherà tremendamente ai fan.

Florence Pugh, buona la prima!

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Per un’attrice che se ne va, ce n’è un’altra che invece debutta nel Marvel Cinematic Universe. Si tratta di Florence Pugh, che i più ricordano per le sue acclamate interpretazioni in Midsommar e Piccole Donne. In questo caso, l’attrice britannica interpreta Yelena, la sorella di Natasha, e riesce a non farsi “schiacciare” dall’ingombrante presenza della collega ma, anzi, la spalleggia perfettamente. Solitamente, i personaggi che subentrano in un franchise in corso d’opera non fanno subito breccia nel cuore del pubblico, invece Yelena riesce nell’impresa e, una volta ultimata la visione di Black Widow, rimane la voglia di ritrovare quanto prima questa Vedova Nera e scoprire come si evolverà la sua storia. La visione del film è dunque altamente consigliata per non farsi trovare impreparati e conoscere sin dal principio la storia di un personaggio femminile che può ritagliarsi uno spazio importante nella Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.

Black Widow, il Marvel Cinematic Universe è sempre più girl power

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Per tanti anni, l’universo cinematografico Marvel ha puntato tutto sui suoi supereroi più celebri, dall’Iron Man di Robert Downey Jr. al Captain America di Chris Evans, passando per il Thor di Chris Hemsworth. Insomma, tutti uomini. Col passare degli anni, a questo gruppo di eroi si è aggiunta Natasha Romanoff ma si è dovuto attendere fino al 2019 per vedere sul grande schermo un film incentrato esclusivamente su una supereroina, ovvero Captain Marvel. Adesso allo stand-alone con Brie Larson si è aggiunto Black Widow con Scarlett Johansson, probabilmente uno dei film solisti più belli del MCU, e, considerati i progetti futuri targati Marvel, risulta evidente come le donne siano pronte a conquistarsi uno spazio sempre più ampio in questo universo di supereroi. Nel film di Cate Shortland, poi, il cosiddetto “girl power” ricopre un ruolo fondamentale, capace di ribaltare il potere detenuto nelle mani di un unico villain maschile. Non a caso, la stessa Johansson ha definito Black Widow “il film #MeToo della Marvel“. Insomma, questo rappresenta un motivo in più per godersi un film che vuole emozionare il pubblico, anticipandogli un po’ lo stile narrativo che caratterizzerà la Fase 4 del MCU.