Babadook: analisi tecnica dei film nel film

Dal 15 luglio grazie a Koch MediaBabadook è uscito finalmente anche nelle sale cinematografiche italiane; tra recensioni constrastanti e opinioni da parte del pubblico che continuano a generare dibattiti, la pellicola di Jennifer Kent è sicuramente riuscita nel suo intento primario: far parlare di sé, sia nel bene che nel male.

Forse non a tutti però è noto che, durante la visione del film, il “viaggio” della protagonista viene enfatizzato da alcune pellicole trasmesse in televisione. I film visionati non sono buttati a caso ma hanno un significato specifico su quello che sta accadendo o sta per accadere: se la fotografia ricca di toni freddi fa immergere ancora di più lo spettatore in una vicenda tra il paranormale e l’onirico, queste piccole chicche cinematografiche completano il pacchetto. Ma analizziamole con ordine cronologico:

The Strange Love of Martha Ivers:

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Marta Ivers ha fatto fuori la vecchia zia bisbetica ed ha sposato l’unico testimone del fatto comprandone il silenzio. Sulla sedia elettrica finisce così un innocente. Tempo dopo appare un certo Sam, che la notte dell’assassinio si trovava nella casa ed i due sposini, dopo aver inutilmente tentato di corromperlo, trovano nel suicidio l’unica via di salvezza.

Datato 1946, il film noir in bianco e nero diretto da Lewis Milestone (Ocean’s 11, 1960) e basato sul racconto breve “Love Lies Bleeding” vanta tra gli interpreti Barbara Stanwyck, Van Heflin, Lizabeth Scott e Kirk Douglas al suo debutto cinematografico. La visione della pellicola avviene dopo pochi minuti dall’inizio del film, per sottolineare il disagio che prova la protagonista Amelia nell’aver perso il marito e nel dover vivere con un figlio che la sta portando allo stress e all’esasperazione.

L’Éclipse du Soleil en pleine lune:

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Un professore di astronomia (Georges Méliès) tiene una conferenza su di una eclisse solare imminente. La classe si precipita ad una torre di osservazione per assistere all’evento, la visione che appare davanti agli studenti è del sole e della luna (dall’aspetto antropomorofo) che si uniscono. La Luna e il Sole si leccano le labbra per sottolineare l’arrivo dell’eclissi, che si conclude con un incontro romantico tra i due corpi celesti. Diversi pianeti e lune assistono all’evento nel cielo notturno e il tutto culmina con una pioggia di meteoriti che vengono raffigurati come figure spettrali di ragazze. Il professore di astronomia, sconvolto per tutto quello che sta accadendo, cade infine dalla torre di osservazione.

Il corto di Méliès datato 1907 è uno dei primi cortometraggi ad affrontare palesemente il tema della sessualità; presenta anche molti contrasti visibili nel rapporto tra una Luna molto dolce ed un Sole diabolicamente virile. In Babadook può sottolineare diverse cose: la voglia sessuale, dopo 7 anni, di Amelia verso il marito e l’accoglienza inconscia di una figura molto forte e virile che è il Babadook all’interno di sé.

Le Livre Magique:

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Un uomo barbuto possiede un enorme libro magico. Mentre sfoglia le pagine e lo mostra agli spettatori i personaggi del libro prendono magicamente vita. Quando il tutto comincia a sfuggirgli di mano caccia via i personaggi di nuovo all’interno delle pagine del libro.

1900, il corto di Méliès sottolinea l’oggetto portante di tutta la pellicola, ovvero il libro Pop-Up: Babadook è quindi pronto ad uscire dalle pagine. (Durante la visione è possibile vedere la sinistra creatura all’interno del libro in TV).

Dislocation Mystérieuse:

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Un clown danzante perde le sue parti del corpo, fluttuano e poi tornano al loro posto.

Il corto della durata di soli due minuti datato 1901 suggerisce che nonostante la protagonista sia rimasta visivamente la stessa sta subendo gradualmente un cambiamento.

Faust Aux Enfers:

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Due viaggiatori sono tormentati da Satana mentre viaggiano di locanda in locanda e decidono di provare a fare un giro in calesse attraverso il cielo per gentile concessione del Diavolo prima che prenda l’anima di uno di loro per portarlo giù all’inferno e arrostirlo su uno spiedo.

1903, il passo dal bene al male è relativamente breve, più in alto si sale più in basso si finisce.

Un Homme de Têtes:

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Georges Méliès entra in scena e si trova tra due tavoli. Si toglie la testa e la mette su uno dei tavoli, dove comincia a parlare e a guardarsi intorno. Méliès ripete l’azione due volte, con una nuova testa che appare sulle sue spalle ogni volta, finché in scena sono presenti quattro teste Méliès . Sul finale, Méliès suona un banjo e le quattro teste cantano insieme.

1898, è il primo film conosciuto ad usare la tecnica della multipla esposizione su sfondo nero. Inutile dire che all’interno della pellicola di Jennifer Kent va a rappresentare la perdita del controllo.

Le Cake-Walk Infernal:

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Ade, dopo aver visto la terra, torna a casa portando con sé due ballerini famosi, che iniziano la loro danza preferita tra le fiamme.  Tutti i sudditi di Sua Maestà degli inferi vengono contagiati dalla mania irresistibile per ballare, e iniziare una danza sfrenata. A quella vista, Satana lancia dalla terra una grande fiammata, che annienta tutto intorno a lui, scomparendo successivamente dentro le fiamme.

Il corto, sempre di Méliès, sottolinea che la protagonista si lascia totalmente andare diventando così un essere diabolico che prende il male come un gioco.

La Maison Ensorcelée:

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Un gruppo di viaggiatori si rifugiano all’interno di una vecchia casa, quello che non sanno è che l’abitazione è piena di fantasmi che fanno accadere ai poveri malcapitati cose stranissime.

Decisamente inquietante sia per oggi che per l’epoca per via delle immagini oniriche utilizzate, l’immagine richiama chiaramente ciò che è la vera essenza del Babadook: una creatura che ti assale di notte (nel letto, quando si è più vulnerabili) e ti divora l’anima.

Il lupo travestito da agnello:

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C’era una volta un lupo che non mangiava da molti giorni. La fame lo aveva spinto ad avvicinarsi ad un gregge di pecore con la speranza di arraffare qualche tenero agnellino. Per eludere la sorveglianza del pastore, il lupo aveva indossato il vello di un agnello trovato per strada. Così travestito, con la pelle del piccolo di pecora, il lupo poté mischiarsi indisturbato assieme agli altri animali che ignari camminavano al pascolo e brucavano l’erba. Per poter meglio agire e fare razzia degli agnelli, il lupo aspettava che calasse il sole, quando il pastore li avrebbe condotti all’ovile per poi andare a dormire. Infatti, giunse la sera e il guardiano, aiutato dai cani, condusse il suo gregge al sicuro dentro le stalle. Nessuno si era accorto dell’intruso, e al lupo, che già immaginava il banchetto, cominciava a venire l’acquolina in bocca. Senonché successe che a un certo punto l’uomo estrasse il coltello per procurarsi la cena, dato che la moglie gli aveva chiesto di portargli della carne d’agnello da cucinare al forno. Il lupo non ebbe scampo, poiché l’uomo lo aveva scambiato per un agnello.

La menzogna e la falsità molte volte si ritorcono contro lo stesso impostore, prova che sotto le vesti di una madre si può celare qualcosa di molto più inquietante.

 

The Phantom of the Opera:

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Erik, musicista geniale ma sfigurato che vive nascosto nei sotterranei dell’Opera di Parigi, è pronto a tutto pur di portare al successo la giovane cantante Christine, di cui è segretamente innamorato.

Questa prima trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Gaston Leroux è generalmente considerata una tra le più riuscite e suggestive. Il regista resta vicino allo spirito della penna di Leroux, dando vita ad un mondo oscuro e misterioso, evocando atmosfere gotiche che faranno scuola in cui si fondono orrore e romanticismo. Particolare attenzione viene data alla figura del Fantasma, entità oscura e romantica in cui convivono malvagità quasi demoniaca e una commovente e tragica umanità. Esattamente ciò che succede ad Amelia, la continua lotta tra umanità e mostruosità in un gioco di luce e tenebra psicologico.

Carnival of Souls:

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Il film racconta la storia di Mary Henry, una giovane e talentuosa organista. All’inizio del film Mary è in macchina con un paio di amiche quando alcuni ragazzi le sfidano ad una corsa. Ad un certo punto le ragazze corrono sul lato di un ponte e finiscono nel fiume. Mentre le altre occupanti dell’auto muoiono, Mary misteriosamente sopravvive. Mary comincia a vivere esperienze terrificanti in cui lei stessa diventa invisibile ed impercettibile al resto del mondo, come se semplicemente non ci fosse.

La morte lenta interiore che porta la protagonista alla follia, rendendola totalmente succube dei suoi deliri mentali, come un mostro privo di anima e umanità, come una creatura senza amore per il prossimo.

Black Sabbath (I tre volti della paura):

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Il film è costituito da tre episodi del terrore basati su altrettanti racconti di famosi scrittori.

La goccia d’acqua: In questo episodio tratto da un racconto di Anton Čechov, una donna andrà incontro ad uno spaventoso destino, per aver rubato l’anello di una medium appena morta.

L’ultimo film è un omaggio al nostrano Mario Bava. La scena mostrata è quella del cadavere della medium che resuscita e perseguita la protagonista dell’episodio; la stessa cosa che succede alla protagonista di Babadook, perseguitata da un’entità sovrannaturale.

 Babadook non è solo un film dell’orrore, è dunque essenza cinematografica: divertimento e cultura allo stesso tempo. I film citati sono molti, e le sfumature possono essere svariate. Quali avete colto e quali interpretazioni avete dato?

Piccola curiosità:

All’inizio del film, Samuel si diletta davanti alla mamma con uno spettacolo di magia. Appeso in camera sua vi è un poster che ritrae “Thurston, the great magician”. Howard Thurston è stato un illusionista americano vissuto tra il 1869 e il 1936; divenuto famoso successivamente in tutto il mondo ha avuto un’infanzia infelice segnata da genitori che non lo sopportavano e non lo calcolavano minimamente, caratteristica che si riflette nel piccolo protagonista del film.

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