American History X: le migliori frasi del film con Edward Norton

Nel 1998 Tony Kaye dirige Edward Norton ed Edward Furlong nel dramma American History X (QUI la nostra recensione), la cui vicenda ruota attorno al tema del razzismo negli Stati Uniti e le conseguenti tensioni sociali nel paese.

Protagonisti di American History X sono i due fratelli Derek (Edward Norton) e Danny (Edward Furlong). Provenienti da una famiglia borghese, la vita tranquilla non fa decisamente per loro, che inneggiano all’odio, alla violenza e alla discriminazione delle minoranze. La pellicola si basa sul momento in cui Derek e Danny si ritrovano, ovvero dopo l’uscita dal carcere di Derek, che dopo essere stato il leader di un gruppo razzista e aver ucciso due neri, esce dalla prigione pentito, avendo riflettuto sulle sue azioni. All’uscita però, dovrà fare i conti con un fratello che lo vede come unico modello da imitare.

Edward Norton veste i panni di un perfetto Derek Vinyard, tanto che per la sua interpretazione riceve anche una Nomination agli Oscar del 1999. La pellicola possiede dei dialoghi e delle citazioni molto profonde, che servono a far riflettere su un tema ancora fortemente attuale.

American History X: le migliori frasi del dramma con Edward Norton

“La mia conclusione è che l’odio è una palla al piede: la vita è troppo breve per passarla sempre arrabbiati. Non ne vale la pena”. (Danny)

“Sono fortunato. Mi sento fortunato perché…stavo sbagliando, Danny. E non capivo che lo sbaglio mi stava divorando, mi stava uccidendo”. (Derek)

“Tutto quello che hai fatto, ti ha reso la vita migliore?”. (Sweeney a Derek)

“Non essere un teppista qualunque, diventa parte di qualcosa”. (Danny)

“Ogni notte migliaia di questi parassiti si riversano oltre il confine come se andassero alla fiera della cuccagna… Non ridete!”. (Derek)

“Lincoln ha liberato gli schiavi quanto? 130 anni fa? E quanto c***o gli ci vuole per integrarsi… (Derek)

“Non siamo nemici, ma amici. Non dobbiamo essere nemici. Anche se la passione può averci fatto vacillare non deve rompere i profondi legami del nostro affetto, le corde mistiche della memoria risuoneranno quando verranno toccate, come se a toccarle fossero i migliori angeli della nostra natura”. (Danny citando Abramo Lincoln)