Aftermath – Orrori dal passato: la storia vera dietro al film

La storia realmente accaduta che ha ispirato Aftermath - Orrori dal passato.

“Ispirato a fatti realmente accaduti”, è la frase che molto spesso campeggia sui titoli di testa dei film horror Aftermath – Orrori dal passato. È diventata quasi una consuetudine. La cerchiamo, la attendiamo, la temiamo allo stesso tempo. Perché nel caso degli horror non sono semplici parole, non indicano solamente che il soggetto è tratto da un episodio reale, ma rappresentano l’accesso trascendente all’essenza del genere. Un genere che si nutre dell’irrazionalità del soprannaturale e del macabro mantenendo sempre un contatto con la realtà e suscitando proprio con quel contatto il “piacere” di genere. Non fa eccezione, in questo, Aftermath – Orrori dal passato, film diretto da Peter Winther e distribuito nel mese di agosto su Netflix, che nel racconto unisce il tema relazionale e di coppia a quello propriamente orrorifico.

Winther, nella scrittura del soggetto, poi sviluppato in sceneggiatura con l’aiuto di Dakota Gorman, si è ispirato proprio a fatti realmente accaduti, che hanno coinvolto una coppia di San Diego.

Aftermath – Orrori dal passato: la trama del film

Aftermath - Orrori dal passato Peter Winther

Aftermath inizia dopo un brutale omicidio-suicidio in una villa, che ha portato alla morte di una donna e di suo marito. Kevin, insieme a due colleghi, è l’addetto alla pulizia della scena del crimine. Lui e Natalie, un’aspirante stilista alla ricerca di investitori, sono una giovane coppia che sta tentando di superare una crisi nata dal tradimento della donna. Per iniziare una nuova vita e lasciarsi il passato alle spalle decidono di acquistare una nuova casa ed essendo la loro situazione economica non particolarmente florida, si presenta l’occasione della villa da poco ripulita da Kevin, svalutata a seguito del macabro accaduto. Dopo l’iniziale ritrosia di Natalie, i due si trasferiscono, ma il passato non rimane a lungo sepolto, sia quello della coppia che quello della casa. Iniziano a verificarsi strani e inspiegabili episodi che mettono in pericolo in primis Natalie. Conseguentemente, la fiducia reciproca torna a incrinarsi.

La vera storia

Aftermath Jerry Rice e Janice Ruhter

Ispirato a fatti realmente accaduti, ma solo parzialmente. Il colpo di scena che caratterizza il finale e altri elementi tendenti al paranormale sono stati inventati da Winther, mentre molti dei disagi subiti dalla coppia protagonista, una volta acquistata la nuova casa, sono ripresi fedelmente dalla reale vicenda che ha tormentato Jerry Rice e Janice Ruhter, una coppia di San Diego che nel 2015 ha raccontato a People la loro inquietante esperienza. Nel 2011 acquistarono una casa, nel quartiere di Carmel Valley, superando l’offerta di un’altra donna di nome Kathy Rowe, anch’ella interessata all’abitazione.

Poco dopo essersi trasferiti, strani eventi hanno iniziato a verificarsi. La loro posta fu bloccata, ricevettero numerose riviste che non avevano ordinato, per l’ammontare di migliaia di dollari, e alle vicine di casa furono recapitate delle cartoline di San Valentino con il nome di Rice. La situazione divenne però davvero pericolosa quando trovarono online annunci sessuali a nome di Janice, in cui era riportata la fantasia erotica di essere violentata quando il marito era assente. Un uomo si presentò a casa loro, ma fortunatamente fu bloccato in tempo.

La polizia, tramite gli annunci pubblicati online e le e-mail, riuscì a risalire all’autore di questi gravi e criminali “scherzi”, che risultò essere Kathy Rowe, la donna che non riuscì ad acquistare la casa e la cui offerta fu superata da Jerry e Janice. Disse di essere rimasta devastata dopo la mancata acquisizione e per un anno ha tormentato la giovane coppia. La Rowe fu quindi condannata a un anno di sorveglianza domiciliare e poi a cinque anni di libertà vigilata.

Jerry e Janice rimasero profondamente turbati dopo questa vicenda, che influì negativamente anche sul loro matrimonio. Hanno frequentato sessioni di terapia per cercare di risanare il loro rapporto e hanno tentato con sistemi di videosorveglianza e lezioni di autodifesa per ripristinare il loro senso di sicurezza domestico.