A United Kingdom: la storia vera dietro il film con Rosamund Pike

A United Kingdom – L’amore che ha cambiato la storia, film del 2016 diretto da Amma Asante, racconta la storia vera di Seretse Khama e Ruth Williams Khama, che al loro amore trovarono opposizioni politiche, personali e culturali, prima di cambiare per sempre la loro vita e quella di un’intera nazione. Con interpreti David Oyelowo nei panni di Seretse e Rosamund Pike che dà il volto a Ruth, il film, attraverso la Storia, oltre che un racconto biografico è anche un inno all’amore capace di trionfare su pregiudizi e ingiustizie.

Il primo incontro tra Seretse e Ruth che dà inizio al film A United Kingdom

Era il 1947 quando Seretse e Ruth si incontrarono per la prima volta. Lui era un principe africano iscritto al Balliol College di Oxford dove studiava legge, lei un’impiegata inglese che lavorava in un mercato assicurativo. Seretse era salito al trono nel 1925, quando suo padre morì e lui aveva solo 3 anni, assistito dallo zio Tshekedi Khama, che assunse il ruolo di reggente, mentre Ruth era reduce dal lavoro di autista d’ambulanza impegnata nel salvare la vita ai piloti dell’aeronautica femminile durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel giugno di quell’anno durante un ballo nella capitale britannica, le loro strade si incrociarono quando la sorella di Ruth, Muriel, li presentò. Per Ruth non si tratto di amore a prima vista, mentre Seretse rimase particolarmente colpito dalla giovane.

A United Kingdom inizia proprio con questo primo incontro. I due condividevano l’amore per il jazz e una complicità che li portò a trascorrere i mesi successivi insieme rimanendo spesso a parlare tutta la notte. Seretse un giorno prese coraggio e le chiese di partecipare con lui a uno spettacolo, ma chiarendo che si trattava di un vero e proprio appuntamento. Passò poco tempo e lui le chiese di sposarlo, dando così inizio a un’incredibile storia d’amore e a tutte le controverse che ne seguirono. Nonostante Ruth non avesse ancora annunciato alla sua famiglia l’intenzione di sposare Seretse, suo padre aveva fin da subito chiarito la sua disapprovazione nei confronti del fatto che la figlia uscisse con un uomo di colore. E lo stesso valeva per lo zio si Seretse, Tshekedi Khama. La coppia fissò comunque la data del loro matrimonio.

A United Kingdom: opposizioni familiari e politiche

Tshekedi Khama cercò immediatamente di bloccare le nozze, facendo in modo che Seretse tornasse a casa. Era usanza del Botswan che il capo sposasse una donna scelta dalla tribù, e Ruth, una donna bianca senza una posizione reale, non era all’altezza. Ma questo non bastò a fermare Seretse e Ruth che, anche dopo che il Vescovo di Londra si rifiutò di dare la sua benedizione, si sposarono con una cerimonia civile nel settembre del 1948. La coppia si stabilì in un piccolo appartamento a Londra prima che Seretse dovesse affrontare il suo popolo e convincerli ad accettare sua moglie. L’unione raccontata in A United Kingdom ha scatenato infatti numerosi incontri pubblici durante i quali la tribù espresse la propria opinione, e una dura battaglia tra Tshekedi e Seretse. Dopo che i primi incontri nell’inverno del 1948 finirono a sfavore di Seretse e Ruth, il giovane avvocato riuscì a convincere la sua tribù ad accettare il suo matrimonio nel giugno del 1949. La coppia si riunì così in Botswana quando Ruth si trasferì due mesi dopo.

Si trattò però di una vittoria di breve durata: il governo britannico sentì numerose pressioni da parte del Sudafrica, vicino al Btoswana, per vietare il matrimonio. La colonia britannica era infatti nelle prime fasi dell’attuazione dell’apartheid, una serie di leggi che istituivano la segregazione razziale, e il matrimonio di Ruth e Seretse era una minaccia diretta al nuovo ordine. Il governo britannico, in difficoltà finanziarie a pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, interessata all’oro e dall’uranio presenti in Sudafrica, non poteva rischiare di sconvolgere i propri piani. E aprì così un’inchiesta sull’idoneità di Seretse a governare.

Quando tutto sembrava perduto

Una volta che l’inchiesta fu conclusa all’inizio del 1950, e Ruth era incinta del primo figlio della coppia, Seretse fu tratto in inganno: gli venne chiesto di recarsi a Londra per discutere del proprio futuro. Ma al suo arrivo il governo britannico lo informò che era stato esiliato dalla sua terra per cinque anni a causa dei risultati del rapporto, anche se l’inchiesta aveva giudicato Seretse idoneo a governare. Al centro c’era la disapprovazione per il suo matrimonio. Riuniti in Botswana per la nascita della loro figlia Jacqueline, Ruth e Seretse vissero separati, continuando a lottare per il diritto di Seretse di governare. Erano inoltre pieni di speranza quando un Winston Churchill apparentemente favorevole venne rieletto Primo Ministro nell’ottobre del 1951.

Sogni e speranze vennero però infrante quando Churchill condannò Seretse a un esilio a vita dal suo paese. La decisione costrinse Seretse e Ruth a lasciare la loro casa stabilendosi in Inghilterra, dove nacque Ian nel 1953. Sei anni dopo il suo esilio, ai Khama fu permesso di tornare in Botswana nel 1956, quando Seretse rinunciò alla sua pretesa al titolo. Diventò così un allevatore di bestiame, mentre Ruth diede alla luce due gemelli, Anthony e Tshekedi, nel 1958. La vita politica che però Seretse aveva sempre creduto gli appartenesse e che aveva sempre voluto intraprendere, non faceva che richiamare il giovane, che scelse così di fondare il Partito Democratico Bechnualand nel 1961. Seretse venne eletto primo primo ministro del Bechuanaland nel 1965 prima di portare all’indipendenza del Paese ribattezzandolo Botswana nel 1966.

A United Kingom e un’unione che fece la Storia

Si trattava della prima nazione indipendente dove il Primo Ministro era stato eletto democraticamente. Seretse fu un sovrano amato e benvoluto, capace di trasformare il Botswana da uno dei Paesi più poveri del mondo a una nazione dal reddito medio attraverso i diamanti e i ricchi minerali presenti nella loro terra. Seretse continuò a vincere le elezioni consecutive nei successivi 10 anni, ma la sua salute peggiorò di giorno in giorno fin quando gli venne diagnosticato un cancro al pancreas non operabile nel 1980. Morì nel luglio dello stesso anno all’età di 59 anni, sepolto nel cimitero reale in Botswana, dove, 22 anni dopo, venne sepolta anche Ruth, scomparsa nel 2002 all’età di 78 anni. Nel 2009, 43 anni dopo che suo padre cambiò le sorti e la vita di tutti gli abitanti del Botswana, il loro figlio maggiore, Ian, è stato eletto presidente con una vittoria mai vista.

 

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