Un americano a Parigi: le intramontabili canzoni di George e Ira Gershwin

Forse non tutti sanno che Un americano a Parigi, l’intramontabile classico diretto da Vincente Minnelli e tratto dall’omonimo poema sinfonico del grande George Gershwin, è ispirato al soggiorno che lo stesso compositore fece a Parigi alla fine della prima guerra mondiale. Il poema sinfonico fu eseguito per la prima volta nel dicembre 1928 dalla New York Philharmonic, diretta da Walter Damrosh, alla Carnegie Hall di New York, e presenta l’indistinguibile stile influenzato dal jazz e piacevolmente fresco e frizzante della capitale francese degli anni Venti. Gershwin espresse così le sue intenzioni:

Il mio scopo qui è di rappresentare le impressioni di un visitatore americano a Parigi, mentre girovaga per la città, ascolta i vari rumori delle strade e assorbe l’atmosfera francese. [Quando i toni del poema si spostano verso il blues] il nostro amico americano soccombe agli spasmi della nostalgia di casa. Ma la nostalgia non è una malattia fatale. Il nostro visitatore americano si ritrova ancora una volta all’erta, come spettatore della vita parigina, e i rumori della città e l’atmosfera francese sono trionfanti.

Fin da subito l’opera ha riscosso successo per la sua modernità e sono state realizzate diverse registrazioni dove, nell’organico orchestrale standard, spicca l’introduzione della celesta, dei sassofoni (molto originali in un’orchestra in quegli anni) e addirittura di alcuni clacson dei taxi francesi, che Gershwin aveva portato con sé da Parigi proprio per la première newyorkese.

Un americano a Parigi: dal poema sinfonico alla colonna sonora del classico del 1951

Sono otto le canzoni composte da George Gershwin sui testi del fratello Ira riprese proprio da quest’ultimo nel 1951 per Un americano a Parigi, più il Concerto in Fa e un avanguardistico, lungo e intenso balletto finale (solo questo costò alla produzione mezzo milione di dollari), che riprende proprio una parte del poema sinfonico. Come accadeva solitamente, le canzoni non erano originali, ma provenivano già da altri musical dei due fratelli: alcune di queste hanno accresciuto notevolmente la loro fama, tanto da diventare degli standard, come “Embraceable You”, “I Got Rhythm”, “Love Is Here To Stay” e “’S Wonderful”, interpretati da decine e decine di performer. Tutti questi brani si vestono dell’atmosfera fresca e jazzy di Un americano a Parigi.

Prima di lasciarvi con i frammenti video dei migliori numeri musicali del film, vi ricordiamo che Un americano a Parigi sarà di nuovo al cinema, in versione restaurata, dal 9 giugno 206: leggete qui la nostra recensione.