Predestination: l’atmosfera della colonna sonora

È un peccato che non ci siano ancora notizie su un possibile rilascio della colonna sonora di Predestination, composta da Peter Spierig, che insieme al gemello Michael ha curato tutti gli aspetti del film. Sebbene, in sé, la colonna sonora non presenti tratti particolarmente originali, l’effetto che ottiene nel film è notevole, dando vita a momenti incalzanti, tesi ed emotivi: così come a Predestination stanno strette le etichette di genere, anche la musica riesce a giostrare con emozioni diverse. Già dall’inizio veniamo immersi nell’atmosfera elettronica della musica, che alterna degli ostinati a note più lunghe ed echeggianti e si ripete per dare tensione (in mancanza della vera e propria soundtrack dobbiamo affidarci alle clip del film):

Questa base fa da sottofondo a diverse scene; d’altronde, in un’intervista, Peter Spierig ha dichiarato di aver avuto le idee chiare su questa colonna sonora:

Avevo questa traccia audio in testa mentre stavamo scrivendo ed è stata la prima volta in cui sono stato in grado di tradurre sullo schermo i suoni che avevo sentito.

Durante l’addestramento di Jane (Sarah Snook) sentiamo una variazione di questo tema, molto vicino allo stile di Interstellar:

Lo stile musicale che, però, caratterizza ancora di più il personaggio di Jane, in particolare durante il racconto della sua vita, è più disteso e sommesso: pianoforte ed archi veicolano l’emozione con intervalli ampi, creando un forte senso di malinconia. La colonna sonora è molto presente durante questi flashback, ma sempre come sottofondo, senza sovraccaricare in modo opulento le scene. Anche le composizioni di questo genere sono consuete e ordinarie, ma hanno il pregio di accompagnare con delicatezza il dramma. Musica e immagini calzano a pennello ogni secondo, poiché Peter Spierig ha composto la colonna sonora mentre il fratello Michael montava il film: in questo modo entrambi avevano delle guide d’appoggio. La scena finale è il vero e proprio culmine di Predestination anche grazie alla musica: tecnicamente può anche non essere niente di speciale, ma questi ostinati sembrano proprio seguire il ritmo del battito cardiaco – o forse lo guidano? – e del fiato sospeso dello spettatore:

Alternando queste tracce ricche di tensione a quelle più tradizionali ed emotive, la colonna sonora di Predestination, nonostante l’apparente freddezza elettronica, regala un’atmosfera sempre adatta e “piena”. Più leggerezza è data da due brani che fanno parte della soundtrack: “I Feel Alright” degli Stooges, che scalda l’atmosfera dopo l’apparizione del titolo Predestination, e “Is It Over” di Emma Bosworth, in sottofondo durante una delle prime scene al locale. La più interessante di tutte, però, visto il tema, è necessariamente “I’m My Own Grandpa” che canticchia il personaggio di Ethan Hawke e che poi risentiamo nel locale:

I fratelli Spierig hanno realizzato un film che, già si vocifera, potrebbe diventare un cult tra gli appassionati dei viaggi nel tempo; speriamo che ci venga anche offerto il modo di poter ascoltare almeno qualche esempio della colonna sonora – considerando, inoltre, che era stata candidata agli AACTA Award, i premi cinematografici e televisivi australiani. Nel frattempo, ci dobbiamo accontentare di ciò che sentiamo nel film e degli end credits: