Lost soundtrack #7: il viaggio dell’eroe verso il finale

Lost si chiude con un episodio finale (che ha aperto molte controversie, ma questa non è la sede per parlarne) di oltre 100 minuti, ricchissimo di temi musicali: è fondamentale, qui, il fatto che «la definitiva ripetizione di un tema conduttore – specialmente quando coincide con la conclusione del film – può avere un enorme impatto emotivo» (K. Kalinak). Il filo conduttore della sceneggiatura è l’‘andare avanti’: da qui la scelta di intitolare “Moving On” il lungo brano finale della serie. Lost vuole dimostrare, alla fine, che non è vero ciò che affermava Jack all’inizio della prima stagione: «Ma se non riusciremo a vivere insieme, moriremo da soli»: come gli spiega suo padre all’arrivo in chiesa:

Questo è il posto che voi avete creato tutti insieme per potervi ritrovare. La parte più importante della tua vita è stata quella che hai trascorso con queste persone. Ecco perché vi trovate tutti qui: nessuno muore da solo, Jack. Tu avevi bisogno di loro, e loro di te. […] Per ricordare, e farsene una ragione.

I minuti finali alternano i saluti in chiesa agli ultimi momenti della vita di Jack sull’isola, dove muore poco dopo aver designato Hurley come nuovo protettore e aver riacceso la Luce nella Fonte, mentre vede volare via l’aereo con alcuni dei suoi amici. La scena è accompagnata interamente dalla musica di “Moving On”, non c’è più dialogo: si danno principalmente il cambio i temi di “Life And Death” e di “There’s No Place Like Home”, a sottolineare per l’ultima volta l’importanza dell’isola come casa e i legami che queste persone hanno stretto. La colonna sonora è la protagonista – ecco allora la necessità di comprendere l’emozione dei creatori Carlton Cuse e Damon Lindelof:

La fine di LOST è stata, ovviamente, il 23 maggio 2010, quando l’ultimo episodio della serie è stato trasmesso, ma per noi, LOST è finito diverse volte prima di allora. […] Ma la fine più intensa di tutte è avvenuta il giorno in cui siamo andati a vedere Michael Giacchino e la sua orchestra registrare la musica per il finale. Chiunque era lì quel giorno vi dirà che incredibile esperienza è stata. Molti dei musicisti professionisti, che hanno lavorato tutti a centinaia di progetti, hanno detto che è stato il giorno più emozionante delle loro carriere. Per il finale, Michael ha scritto una partitura che riprendeva tutti i maggiori temi che ha sviluppato nel corso dei sei anni e li ha intrecciati in modi nuovi. Le immagini scorrevano sugli schermi sopra di noi, ma il dialogo era disattivato. È stato umile vedere come la musica raccontasse la storia potentemente senza una singola parola. Quando quei temi sono stati suonati quel giorno per l’ultima volta, non c’era un occhio asciutto nella stanza. In effetti, noi due in persona abbiamo dovuto lasciare lo studio di registrazione per darci una calmata, altrimenti i nostri singhiozzi avrebbero rovinato il lavoro di Michael. Ci siamo battuti per avere un finale della nostra serie che elevasse spiritualmente, e alla fine siamo stati quelli che sono stati elevati dal potere e dalle emozioni del lavoro di Michael. È stato, per noi, perfetto. Mentre ascoltavamo ogni battuta musicale, sapevamo che il nostro viaggio era finito e la nostra storia era definitivamente conclusa.

Ancora una volta, è fondamentale riflettere sulla pregnanza drammaturgica e sul ruolo che svolge “There’s No Place Like Home” in Lost. I legami che questo tema rappresenta ha anche reso uniti i personaggi nella lotta contro i propri difetti, cercando un miglioramento e contribuendo a una «definizione più moderna di eroe». È essenziale approfondire questa prospettiva (secondo L. Porter):

Un altro cambiamento nel modo in cui vengono ritratti gli eroi implica il concetto di “casa”. Laddove gli eroi tradizionali sono soliti trovare o tornare alla loro amata fissa dimora, dopo un’avventura, gli eroi moderni possono essere degli erranti senza casa, o personaggi costretti a lasciare la loro patria e creare famiglie meno convenzionali mentre lottano lungo il loro viaggio. […] la “casa” sta diventando un elemento della storia sempre più importante nell’evoluzione degli eroi moderni.

Il tema della casa, quindi, in Lost è sia musicale che concettuale, ma assolutamente centrale e indispensabile per una corretta comprensione del significato della serie.

Il video “Il viaggio dell’eroe”, nei contenuti speciali della sesta stagione, viene diviso in piccoli capitoli, ognuno introdotto da una citazione di Joseph Campbell, saggista, mitologista e storico delle religioni americano, in cui vengono evidenziate (o trasformate) delle lettere, per formare delle parole chiave:

Dobbiamo rinunciare alla vita che abbiamo pianificato, così da accettare quella che ci attende.
[LOST]

L’avventura fa emergere un lato del suo personaggio che non sapeva di avere.
[La chiamata]

La grotta in cui temi di entrare contiene il tesoro che cerchi.
[Difetti]

L’avventura dell’eroe è l’avventura di essere vivi.
[Prove]

Un eroe è qualcuno che ha donato la sua vita per qualcosa di più grande di se stesso.
[Sacrificio]

Niente perisce nell’intero universo; lo fa ma varia e rinnova la sua forma.
[Ascensione]

Tutte queste citazioni possono essere riferite al mondo creato in Lost, in cui «c’è questa idea che ho qualcosa da perseguire nella mia vita e che posso raggiungere». Si tratta solo si ‘diventare’ la parte di noi che è già ‘l’eroe’, trovando ciò che possiamo chiamare ‘casa’.

Lost ha costruito un finale che potesse tornare all’inizio di tutto. Ho aperto questa serie di articoli sulla colonna sonora di Lost con il video distribuito da ABC nel corso del Comic-Con 2014 – e anche qui, come nella mia tesi di laurea, voglio chiudere riprendendolo. Per un minuto scorrono gli highlights della serie, finché appare Damon Lindelof:

If you find yourself yearning to get lost all over again, you’re not alone. The Lost fan base is alive and kicking. So here’s to the next ten years of Lost.

In fondo siamo tutti un po’ come Lost. Pieni di speranze, conflitti, misteri, domande che cercano una risposta; forse dovremmo soltanto capire con chi e dove poterci sentire a casa.