Mixed by Erry: dov’è stato girato? Da Napoli a Sanremo, tutte le location del film

Ogni location del film Mixed by Erry porta con sé un’eredità gastronomica fortemente identitaria che merita di essere celebrata.

Il film Mixed by Erry, diretto da Sydney Sibilia, è un viaggio nella Napoli degli anni ’80 e nell’impero musicale costruito da Enrico Frattasio e i suoi fratelli Peppe e Angelo. Il film non è solo un racconto biografico sulla pirateria musicale italiana, ma è anche un omaggio a luoghi iconici del Sud e del Centro Italia, da Napoli a Sanremo passando per Roma.

Mixed by Erry - cinematographe.it

Napoli: cuore pulsante della storia

La principale ambientazione di Mixed by Erry è la città di Napoli, più precisamente il quartiere popolare di Forcella, dove i Frattasio sono cresciuti e dove hanno avuto inizio le loro avventure musicali. Questo quartiere, con i suoi vicoli stretti e la sua densità umana, è stato perfettamente ricostruito nel film per evocare gli anni ’80. Tra le strade più riconoscibili, spiccano via San Giovanni a Carbonara, via Cesare Rosaroll e vico Cappella a Pontenuovo: luoghi che restituiscono lo spirito urbano dell’epoca e il contesto socioeconomico da cui partì la rivoluzione musicale dei fratelli Frattasio.

Altre sequenze di Mixed by Erry sono state girate nella zona del Lungomare di Chiaia, in particolare su via Caracciolo, Piazza Vittoria e la Rotonda Diaz, offrendo scorci panoramici del Golfo di Napoli.

Non mancano anche riprese nel porto di Napoli, luogo simbolo del traffico commerciale e crocevia della distribuzione clandestina delle musicassette. Il mercato nero, infatti, trova una rappresentazione quasi epica nelle riprese che avvengono tra Piazza Mercato e Piazza del Carmine, ambienti riportati all’estetica degli anni ’80 anche grazie al recupero scenico di attività storiche come il negozio Staffelli, autentico tuffo nel passato.

Roma: la Capitale del cambiamento in Mixed by Erry

La seconda grande ambientazione del film Mixed by Erry è Roma, città dove l’ascesa di Enrico e dei suoi fratelli comincia a toccare le alte sfere. Pur non essendo al centro della trama, Roma viene utilizzata come simbolo di un’Italia che cambia: dalla Napoli genuina e popolare, i protagonisti si trovano catapultati in una realtà fatta di uffici, discografici e burocrazia. La Capitale, con la sua imponenza e il suo distacco dalla vita quotidiana dei protagonisti, fa da sfondo ai momenti in cui l’impero musicale dei Frattasio inizia a scontrarsi con la legge e con le major della musica.

Anche se Mixed by Erry non rivela con precisione tutte le location romane, è facile immaginare che molti degli interni siano stati girati in palazzi istituzionali e quartieri centrali, dove si respira l’aria del potere, un potere che non sempre riesce a comprendere la rivoluzione culturale partita da un piccolo negozio di Forcella.

Sanremo: il tempio della musica italiana

Uno dei momenti importanti di Mixed by Erry è ambientato a Sanremo, città simbolo della musica italiana grazie al suo iconico Festival. Non è un caso che una parte della storia si sposti proprio al Teatro Ariston, emblema del successo e del riconoscimento pubblico. La presenza di Mixed by Erry in questo contesto rappresenta il culmine del percorso dei Frattasio: da emarginati a veri e propri protagonisti della scena musicale nazionale, seppur non nel modo “ufficiale” riconosciuto dalle case discografiche.

Girare a Sanremo non è stata solo una scelta estetica in Mixed by Erry, ma anche narrativa: la città ligure rappresenta l’apice del sogno italiano legato alla musica. La presenza del Festival diventa così una cornice ironica e potente per raccontare quanto fosse profonda l’influenza culturale delle compilation “pirata” prodotte dai fratelli napoletani.

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Le specialità culinarie tra Napoli, Roma e Sanremo in Mixed by Erry

Ogni location del film Mixed by Erry porta con sé un’eredità gastronomica fortemente identitaria che merita di essere celebrata. Napoli, ovviamente, è regina indiscussa in cucina: dalla pizza napoletana alle sfogliatelle, fino al classico ragù della domenica, i sapori partenopei sono una parte fondamentale del patrimonio culturale che il film, anche indirettamente, contribuisce a valorizzare.

Coda alla vaccinara

Roma offre la sua tradizione popolare, fatta di carbonara, amatriciana e coda alla vaccinara. È una cucina che, come il contesto narrativo, parla di contrasti e di sapori decisi, come quelli che i fratelli Frattasio si trovano ad affrontare nel passaggio dal mondo underground napoletano alle istituzioni romane.

Sanremo, infine, regala una cucina più delicata e mediterranea, dove i sapori del mare incontrano quelli dell’entroterra ligure. Acciughe, focaccia e frittelle di baccalà raccontano una Liguria musicale e gustativa, perfetta per chiudere questo viaggio cinematografico tra suoni, città e tradizioni.

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