iNumber Number: l’oro di Johannesburg dov’è stato girato? Le avventurose location del film Netflix

Dove è stato girato iNumber Number: l'oro di Johannesburg, attualmente nella top 10 dei film più visti della piattaforma? andiamo a scoprire quali luoghi sono stati scelti.

iNumber Number: l’oro di Johannesburg è il recente lungometraggio diretto e scritto da Donovan Marsh (Hunter Killer – Caccia negli abissi, I Am all Girls) che in particolare è un reboot del franchise ideato dallo stesso Marsh che nel 2013 aveva lanciato un altro film e che adesso sta ricominciando da capo. La pellicola, nel dettaglio, racconta la storia di due poliziotti ovvero Chili Ngcobo e Shoes che hanno un unico obiettivo, trovare prove sufficienti per arrestare un famoso scrittore della guerra sudafricano noto come Hyena Man.

iNumber Number - Cinematographe

Per arrivare a questo obiettivo in iNumber Number, Chili si infiltra nella banda dell’antagonista, con Shoes che gli invece gli dà supporto tattico. Mentre svolgono la loro particolare missione, la coppia viene messa dura prova più volte. Il lungometraggio, che è arrivato in particolare sulla piattaforma streaming Netflix il 23 giugno 2023, ha tante location molto molto interessanti e ciò fa capire quanto studio c’è stato alla base. Andiamo a scoprire, quindi, dove è stata girata la pellicola.

Dove è stato girato iNumber Number: l’oro di Johannesburg?

iNumber Number: l’oro di Johannesburg, come in realtà suggerisce già il sottotitolo del film, ha visto come luogo principale della produzione la stessa Johannesburg, città nota anche come Repubblica del Sud Africa ed è la metropoli più a sud di questo stato, oltre ad essere la città più popolosa insieme ad altre città come Città del Capo, Durban, Soweto e Pretoria. Grazie alla particolare versatilità che un territorio del genere offre anche a livello di differente conformazione del terreno, non deve stupire che è stato scelto per il film.

iNumber Number- Cinematographe

Andando più nel dettaglio, vediamo però quali sono i luoghi principali della città (e dintorni) che sono stati utilizzati all’interno della realizzazione. Cominciamo con il dire che l’ambientazione principale è stata proprio Johannesburg con il team di produzione che si è lanciato in diversi quartieri e strade della città per registrare alcune delle scene presenti nell’opera. Nello specifico, l’iconico Nelson Mandela Bridge su Smit Street a Johannesburg appare sullo sfondo di diverse sequenze da più di un’angolazione. Inaugurato nel 2003, il ponte è stato costruito principalmente per collegare due principali aree commerciali di Braamfontein e Newtown e modernizzare il centro città.

Non dobbiamo dimenticarci, inoltre, che per alcune riprese aggiuntive e per alcune sequenze con interni, sono stati utilizzati diversi studi cinematografici di Joburg come Atlas Studios, Gold Island Studios, Sasani Studios e Moon Valley Studios. Tra l’altro, non dobbiamo dimenticarci che c’è inoltre un altro motivo per il quale Johannesburg è stata pressoché perfetta per le riprese di iNumber Number: l’oro di Johannesburg. Basta infatti fare un po’ di ricerche per scoprire che la città ha ancora un livello di criminalità davvero allarmante e questo è sicuramente un dato molto importante per la nostra analisi.

Cosa si mangia a Johannesburg?

Tomato Bredie - Cinematographe
Tomato Bredie

Detti questo, dopo aver approfondito le varie località che appaiono all’interno di iNumber Number: l’oro di Johannesburg, è ora arrivato il momento di vedere i prodotti tipici gastronomici che vengono proposti nella città del Sudafrica. Cominciamo, in particolare, con il Tomato Bredie ovvero un piatto di carne e verdure in umido amalgamate con salsa di pomodoro. È un sugo sicuramente molto ricco e gustoso ed è ottenuto grazie ad una quantità bilanciata di carne, ossa e grasso, tutto infarinato e rosolato precedentemente. Sempre a base di carne stufata c’è il Tagine, che è anche molto speziato vista la presenza di noci, datteri, cardamomo e cumino.

Chakalaka - Cinematographe
Chakalaka 

Il Pap, invece, è un piatto base della cucina sudafricana e si tratta di una specie di porridge, con farina di mais, come quella usata per fare la polenta, ma in realtà è più grezza e grossolana. Il risultato finale vede un piatto molto delicato a livello di consistenza ed ovviamente viene abbinato ad altre pietanze come pollo e salsa piccante. È importante nominare anche il Chakalaka, a base di verdure e fagioli dalle note speziate. Questa specialità, che sembra essere nata dall’inventiva dei minatori che avevano bisogno di un piatto nutriente ed economico, vede come ingredienti, in particolare, cipolle, peperoni verdi, curry, carote, pomodori, fagioli, sale, pepe e anche uno spicchio di aglio.

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