Cine-gelato: 5 coni per tutti i gusti

L’imprevedibile estate 2015, segnata al tempo stesso da un caldo micidiale e da violenti acquazzoni, volge languidamente al termine. Nello scegliere, per la rubrica che unisce cibo e settima arte, un tema emblematico che ne celebrasse l’inevitabile conclusione, nessun fil-rouge è parso più calzante della storia del gelato sul grande schermo!

5 gelati che hanno fatto la storia del grande schermo

Proprio il peccato di gola estivo per eccellenza è protagonista di oggi, e il titolo dell’articolo non è stato scelto a caso. Dalle nostre sfiziose ricerche è emerso, infatti, che cremosi coni e coppette non solo hanno accompagnato tappe significative della storia del cinema, ma si son ritagliati un ruolo nei generi cinematografici più variegati. Scopriamo insieme in che modo…

5) Un salvataggio pericoloso di James W. Horne (Come Clean, 1931)

Le origini del gelato sono avvolte nel mistero. C’è chi sostiene sia stato inventato in Cina e poi diffuso dagli arabi fino in Andalusia e in Sicilia. Sappiamo inoltre che a Parigi, a metà del Seicento, a corte se ne consumavano grandissime quantità. La ricetta definitiva del gelato, invece, è firmata da un pasticcere di Carlo I d’Inghilterra.
A farlo diventare motore dell’azione su pellicola, invece, ci penseranno Stalio e Ollio! In questo divertentissimo cortometraggio con i mitici Laurel e Hardy, il maldestro duo fa davvero uscire di testa un malcapitato gelataio…

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4) Vacanze Romane di William Wyler (Roman Holidays, 1953)

Neanche l’età d’oro di Hollywood può fare a meno di un gustoso e fresco gelato. E neanche la principessa Anna, alias Audrey Hepburn, che lo assapora sulla scalinata di Piazza di Spagna insieme alla ritrovata libertà. Un cono, una città come Roma tutta da scoprire e la compagnia di Gregory Peck: cosa volere di più?
La storica gelateria ripresa nel film è il celeberrimo Palazzo del Freddo Giovanni Fassi, società romana fondata nel 1880 e divenuta globalmente nota proprio grazie al bellissimo film di Wyler.

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3) Pari e Dispari di Sergio Corbucci (1978)

Dal cinema delle origini, al grido di libertà… alla comicità tutta italiana di Bud Spencer e Terence Hill. Gli alfieri del cosiddetto filone fagioli-western si cimentano, in questa commedia, in un siparietto che deve molto al già citato segmento con Stanlio e Ollio. Charlie (Bud Spencer), in spiaggia col suo camioncino di gelati, propone al testardo Johnny (Terence Hill) vari gusti, ma il biondo giovane sembra essersi proprio fissato sul pistacchio, unico mancante!

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2) The Stuff – il Gelato che uccide di Larry Cohen (1985)

Gelati horror? Incredibile, eppure è così! Il film con Danny Aiello e Patrick O’neal conferma la versatilità narrativa del nostro appetitoso manicaretto. È la storia di due minatori che inventano una strana sostanza che mettono in commercio sotto forma di gelato. Il nuovo dessert, The Stuff, si conferma un successo. Peccato che chiunque lo mangi venga trasformato in zombie! All’improvviso l’idea di fare un salto in gelateria non sembra più così invitante, vero?

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1) Memorie di una geisha di Rob Marshall (Memoirs of a Geisha, 2005)

 Concludiamo con una punta di romanticismo. In questo struggente film, tratto dal romanzo di Arthur Golden e vincitore di tre Premi Oscar, la vita della piccola Chiyo cambia per sempre quando incontra un elegante sconosciuto che le offre un cono di ghiaccio dolce e le regala del denaro racchiuso in un fazzoletto. La bambina decide in quel momento che diventerà una geisha, intuendo che sia la sua unica possibilità per incontrare di nuovo quell’uomo. Ciò che ignora, e che scoprirà solo molti anni dopo, è che i suoi sentimenti sono ricambiati:

“Qualche anno fa, io stavo andando a teatro, e vidi una bambina che piangeva presso il Sunagawa… Mi fermai per comprarle un cono di ghiaccio dolce”

“Sapeva che ero io quella bambina?”

“Non ti sei mai chiesta perché Mamea ti ha preso sotto la sua ala?”

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Quelle elencate naturalmente sono soltanto alcune delle infinite declinazioni del gelato sullo schermo. Potremmo andare avanti a lungo: ricordare la tenera voracità di Forrest Gump, alludere a un’infinità di scene in cui donne in pigiama ferite in amore scavano vigorose cucchiaiate in confezioni Häagen-Dazs formato extra large, e come, infine, non menzionare il cinema d’animazione, da Piovono Polpette a Lilo & Stitch?

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