Un’altra scatenata dozzina: recensione del remake di Disney+ con Zach Braff

Un’altra scatenata dozzina di Disney+ non riesce a far maturare la storia di partenza, spaziando per tematiche attuali senza dargli spessore. 

Sono passati quasi vent’anni da Una scatenata dozzina di Shawn Levy, la commedia con Steve Martin, Hilary Duff, Tom Welling e il nominato ai Razzie Awards Ashton Kutcher. Per quanto l’accoglienza della critica non fu delle migliori, il film, almeno da noi, è divenuto uno cult della programmazione di Italia 1, insieme a grandi classici come Beethoven; no, non il musicista, il cane. Disney cerca di riportare in auge la struttura della storia, tratta dall’omonimo romanzo di Frank Bunker Gilberth e Ernestine Gilberth Carey, già trasposto da Walter Lang nel 1950. Tuttavia, l’impronta autobiografica ed educativa del libro è stata accantonata dal remake di Levy quanto nel nuovo Un’altra scatenata dozzina con Zach Braff e Gabrielle Union.

Il tema principale questa volta è l’integrazione, la diversità e i problemi sociali dell’America dei giorni nostri. Descritto in tal modo Un’altra scatenata dozzina sembrerebbe un film impegnato e ben scritto, in realtà siamo lontanissimi da un’ottima sceneggiatura. Per quasi due ore di visione la storia non riesce mai nel difficile compito di coinvolgerci o emozionarci. Il tutto è ripreso e interpretato in maniera piatta, a tratti quasi estenuante. Era difficile far peggio del film di Levy, eppure Gail Lerner ci è riuscito in piena regola. Un’altra scatenata dozzina è un prodotto forzatamente multirazziale, che tocca argomenti sensibili come il razzismo senza mai approfondirli.

Un’altra scatenata dozzina e la famiglia Baker secondo Gail Lerner

Un'altra scatenata dozzina - Cinematographe.it

Un’altra scatenata dozzina di Gail Lerner ci porta nella complessa vita di Paul e Zoey Baker. Entrambi divorziati con figli si sono sposati, dato via al loro ristorante in cui si serve la colazione tutto il giorno. Nel corso degli anni sono giunte a casa due coppie di gemelli, infoltendo i ranghi della famiglia. I Baker sono una famiglia numerosa e stravagante, se non folcloristica. Ogni membro della casa ha una propria passione, un proprio stile e una propria personalità. Abbiamo il nerd, la sportiva, la musicista punk, l’influencer e i giocatori di tennis. Insomma, un gruppo eterogeneo unito dall’amore per la famiglia e il retaggio del ristorante.

Sarà proprio la fantasiosa “salsa dolce e salata” creata da Paul (Zach Braff) a far decollare gli affari e a portarli al salto di qualità. La famiglia Baker si sposta ai piani alti, ai quartieri di lusso con tanto di sicurezza privata, ville con piscina e scuola elitaria. Qui troveranno non pochi problemi nel gestire la nuova vita, un’agiatezza con tanto di compromessi, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con i vicini: bianchi e ricchi. I Baker sono per lo più afroamericani e Un’altra scatenata dozzina si concentra molto su tale argomento, ampliando la portata all’adozione (un po’ come gli allora Bragelina) e ai problemi di disabilità con la figlia di Paul. La piattezza emotiva incontra un marasma di tematiche affrontate in maniera fin troppo semplicistica.

La recitazione di Zach Braff è annoiata al pari della scrittura del film

Un'altra scatenata dozzina - Cinematographe.it

Zach Braff è un’ombra sbiadita, quasi una copia posticcia del J.D. di Scrubs. L’attore non brilla mai, rimane fermo allo stesso livello del resto film, in cui Gabrielle Union sembra crederci molto di più. Come dicevamo, non si avverte mai quel senso obbligatorio di empatia verso i personaggi: troppi e scarsamente definiti. Si dà spazio ad ognuno dei membri della famiglia Baker, dall’atletica Deja fino al cugino Seth (il Ryan Atwood del film), eppure nessuno sembra spiccare sull’altro. La comicità non trova mai sfogo, ma in realtà non viene mai pienamente ricercata. La risata è un qualcosa di molto distante da Un’altra scatenata dozzina. Non tutto è da buttare, certo, tuttavia sembrano essere molte le componenti erosi che muovono l’intera storia.

Durante la visione ci ritroviamo davanti a molte scene che, se esplorate e approfondite, avrebbero dato un valore aggiunto al film. Se ne intravede una certa volontà repressa, come se in realtà i piani iniziali fossero stati altri e modificati in corso d’opera. Un’altra scatenata dozzina è una commedia familiare senza risate, senza intreccio e un vero e proprio arco narrativo. Il più delle volte, in film di genere, si arriva ad un punto di rottura, a un momento di crisi in cui l’unione familiare sembra essere compromessa per sempre. Ritroviamo un qualcosa di simile anche qui, ma sprovvisto di qualsiasi tensione. Non si avverte mai il pericolo che qualcosa possa andare storto, e infatti tutto tornerà esattamente come prima; senza nessun cambiamento sostanziale.

Un'altra scatenata dozzina - Cinematographe.it

Era necessario un altro remake de Una scatenata dozzina? No, come per quanto riguarda tutti i sequel, prequel e reboot di questo periodo; non ne abbiamo mai veramente bisogno. Tuttavia, ci sono quei rari casi in cui la visione di un film o di una serie sfata il pensiero iniziale, non è questo il caso. De Un’altra scatenata dozzina possiamo affermare che molto poteva essere svolto in maniera differente, più ispirata e meno controllata, con più sentimento e meno volontà spicciola di dare una semplicistica rappresentazione di una tematica.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 1.5

2.1