Un momento di follia: recensione del remake di J.F. Richet

Un momento di follia è il remake diretto da Jean-François Richet basato sull’omonimo film scandalo del 1977 di Claude Berri. Una commedia, a tratti drammatica, che vede come protagonisti Vincent Cassel e François Cluzet accompagnati dalle giovani Lola Le Lann e Alice Isaaz. Ci troviamo in viaggio con i protagonisti, due amici e le loro figlie, che trascorrono le vacanze estive in Corsica, a pochi passi dal mare ma abbastanza isolati da non avere una connessione wifi se non nei pressi della tomba del padre di Antoine (F. Cluzet), proprio nel giardino accanto alla casa. Louna (L. Le Lann) e Marie (A. Isaaz) sono amiche da tanto tempo, e la loro amicizia è nata proprio per la vicinanza dei loro padri, escono insieme la sera e si divertono. Ben presto, però, la vacanza prende un’altra piega e Louna inizia a sedurre Laurent (V. Cassel), che non sa come comportarsi, distoglie lo sguardo dalla ragazza e non presta attenzione alle avance della migliore amica della figlia fino a quando una sera Laurent è costretto dal suo amico ad accompagnare le due ragazze ad una festa vicino alla spiaggia. Qui le attenzioni di Louna si fanno più insistenti, fino a quando l’uomo cede a un momento di follia.

un momento di follia

Vincent Cassel e Lola Le Lann in una scena del film

Ma se per Laurent è stato solo un momento di debolezza, facile da dimenticare, per la ragazza inizia una dipendenza nei confronti dell’uomo, si innamora, gioca con lui non pensando alle conseguenze dei suoi comportamenti. Il gioco si complica quando Marie intuisce ciò che è successo, Laurent cerca di allontanare la ragazza per non entrare in una situazione difficile con Antoine e la ragazza, delusa, decide di raccontare al padre di questa persona di cui lei è innamorata e che l’ha fatta soffrire (tralasciando il nome dell’uomo). Dopo la confessione della figlia, Antoine è furibondo, vuole trovare a tutti i costi il protagonista del racconto di Louna e chiede aiuto a Laurent, che a sua volta non confessa, non riesce a prendersi le sue responsabilità e si comporta da vigliacco.

Un momento di follia: recensione del remake della commedia scandalo del 1977

La casa diventa lo scrigno della vicenda: da una prima ampia inquadratura, infatti, la casa sembra farsi sempre più angusta, scomoda, scricchiolante e buia. È il luogo in cui tutti e quattro si riuniscono, ma anche quello degli sguardi equivoci e delle parole non dette. Si può dire Infatti che in Un momento di follia i personaggi cercano incessantemente di comunicare ma senza riuscirci: Antoine ha problemi con la figlia adolescente, Marie non rivolge parola all’amica, Laurent ha paura a parlare con l’amico e Louna cerca continue attenzioni da parte di Laurent e rivela al padre solo metà della vicenda. Ed è così che i problemi di mancanza di campo dell’inizio del film si scompongono a loro volta in mancanza di comunicazione tra tutti i personaggi.

un momento di follia

Alice Isaaz e Lola Le Lann in una scena del film

E se la comunicazione non è il punto forte dei protagonisti, lo è la ricca scelta musicale di Un momento di follia: dai tormentoni estivi come Uptown Funk di Mark Ronson e Diamonds di Rhianna ai brani tecno come Pursuit di Gesaffelstein, che nel film collabora anche con Arnold Rebotini per All you need is techno. La parte tradizionale del film rivive in La Mer di Charles Trenet, che accompagna la scena di apertura del film, e Le mots bleus di Christophe.

Un remake riuscito, soprattutto per le interpretazioni di François Cluzet e Vincent Cassel che rendono il film godibile. Un momento di follia vi aspetta al cinema dal 24 marzo distribuito da CAMiMOVIE con Medusa.

regia - 3.5
sceneggiatura - 3.5
fotografia - 3.5
recitazione - 4
sonoro - 3.5
emozione - 3

3.5