Un amore sotto l’albero: recensione del film con Susan Sarandon e Penélope Cruz

Un amore sotto l’albero è una commedia drammatica e sentimentale diretta da Chazz Palminteri, attore che dopo essersi occupato della regia di alcune serie e film tv, debutta al cinema dirigendo la pellicola natalizia con protagonisti Susan Sarandon, Robin Williams, Paul Walker, Penelope Cruz.

Rievocando le atmosfere e le strutture narrative della commedia corale Love Actually – L’amore davvero, Un amore sotto l’albero presenta storie apparentemente diverse tra di loro le quali, nel corso del film, andranno sempre di più a convergere tra di loro, divenendo parte di un unico gran blocco narrativo.

Ogni storia di Un amore sotto l’albero ha il suo protagonista

Un amore sotto l'albero

Abbiamo Susan Sarandon, che interpreta una sola e disperata donna che, rimasta traumatizzata dal suo triste passato, decide di mettere in stand by la sua vita, occupandosi solamente della madre inferma, affetta da Alzheimer.

Ci sono anche Paul Walker e Penélope Cruz, rispettivamente Mike e Nina, prossimi alle nozze ma ostacolati dall’insopportabile e maniacale gelosia del bel poliziotto. C’è anche Jules, interpretato da Marcus Thomas, che si fa ferire ad una mano per passare il giorno della vigilia di Natale al pronto soccorso.

A prima vista queste storie sembrano non intralciarsi a vicenda, anche se è evidente, immediatamente, la caratteristica che accomuna tutti gli infelici protagonisti: la solitudine. In realtà è questa condizione la reale protagonista di tutta la pellicola. Il senso di non essere amati, la depressione e la totale tristezza che derivano dalla consapevolezza di non avere nessuno, nemmeno in una delle feste più felici dell’anno come il Natale.

Palminteri ci offre la classica commedia sentimentale natalizia

Un amore sotto l'albero

Purtroppo, nonostante la ricca carica emotiva e la bravura dimostrata dal talentuoso cast, la pellicola non riesce a convincere fino in fondo, presentandosi come la classica commedia sentimentale natalizia, che ha solo l’intento di commuovere lo spettatore.

Il vero miracolo non è ciò che accade alla fine del film, con un lieto fine per certi aspetti dolce/amaro/fantasy, ma che lo spettatore abbia la pazienza di rimanere seduto davanti allo schermo per tutta la sua durata.

Inoltre, per dare alla storia quel tocco di magia di cui necessitava, Palminteri e lo sceneggiatore David Hubbard hanno aggiunto anche il classico elemento religioso, che non poteva proprio mancare nel classico film di Natale, da ricollegarsi con la figura dell’angelo, simbolo di quasi tutte le storie narrate.

L’angelo non subentra nella storia solo dal punto di vista di oggetto fisico e pratico, ma, metaforicamente, proprio dal punto di vista umano, con il personaggio interpretato da Robin Williams, che porta Rosie a leggere nel profondo della sua anima e della sua coscienza.

Splendida interpretazione di Alan Arkin nei panni di Artie

Un amore sotto l'albero

Egregia anche l’interpretazione di Alan Arkin (Artie), forse una delle più complesse, dato che deve oscillare leggermente tra il confine del ridicolo e della drammaticità legata alla storia del personaggio che interpreta.

Fortunatamente, la colonna sonora composta da Alan Menken, anche se a volte troppo mielosa, dona una migliore visione della pellicola, rivisitando alcune celebri canzoni della tradizione natalizia come Silent Night o We Wish you a Merry Christmas.

Per rappresentare il debutto di Palminteri, Un amore sotto l’albero, si è confermato come uno dei tanti film per passare il tempo, non diverso da tante altre pellicole natalizie che vengono sfornate, ogni anno, a dismisura, vertendo sempre sugli stessi stereotipi e cadendo spesso nel ridicolo e nel mieloso elevato all’ennesima potenza.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.6