Trolls World Tour: recensione del sequel animato

Trolls World Tour, la seconda avventura del piccolo popolo canterino. Come spesso accade ai sequel, tante suggestioni in più, meno emozioni genuine. Ma musica in abbondanza.

Trolls World Tour, il seguito del fortunato cartone targato Dreamworks Animation, è in questo momento prima di tutto un messaggio di speranza. Ricordare Justin Timberlake che apre gli Oscar 2017 invadendo il Kodak Theater con la sua travolgente performance di Can’t Stop the Feeling (ma come balla quell’uomo, ne vogliamo parlare?) fa ancora bene al cuore.

Tre anni dopo Trolls World Tour esce direttamente in VOD, a causa della pandemia di Coronavirus. Ancora più paradossale, dato che questo sequel racconta di un viaggio, di incontri tra popoli sconosciuti e di condivisione.

Non siamo soli “Sarebbe un gran spreco di spazio”. Lo diceva il padre di Jodie Foster in Contact. E come speriamo di non esserlo almeno noi nell’universo, anche i New Trolls nel loro piccolo si incazzano. Scusate, i Rock Trolls, guidati dalla regina Barb, decisa a sottrarre le sei corde melodiche per riunire sotto One Nation/One Station il piccolo popolo. Scoprire che oltre i Pop Trolls ci sono altre cinque tribù è uno shock per la principessa Poppy, che parte così alla scoperta della musica, in compagnia di Branch. Il loro sarà un percorso di crescita, naturalmente a tempo di musica.

Trolls World Tour è un trip lisergico per bambini

Trolls World Tour - sky - Cinematographe.it

Dominato da colori sgargianti, glitter e un tappeto musicale praticamente infinito, in questo caso anche altamente didattico. Non solo pop, infatti, ma classica, funky, country, elettronica e, come detto rock. Sul perché sia proprio quest’ultimo genere a fare la parte del cattivo di turno, se ne dovrebbe discutere. Una banda di wagneriani nichilisti avrebbe avuto più senso, ma si sa, borchie e pelle possono intimidire. Come succedeva negli anni settanta, e non a caso la regina Barb prende il nome da un’eroina dei fumetti inguainata da pantaloni lisci e neri (Barb Wire) e si ispira alla sacerdotessa delle riot girl, Joan Jett, che di pelle aveva perfino il bikini.

Rispetto al primo episodio, Trolls World Tour soffre proprio della sua opulenza, quasi letale per uno spettatore adulto, letteralmente travolto senza soluzione di continuità per novanta minuti. Un format audiovisivo perfetto invece per bambini e preadolescenti, i primi rapiti dalle immagini, i secondi dalla colonna sonora, da cantare e ballare. Un reality show che, paradossalmente, nell’emergenza potrebbe avere trovato la collocazione perfetta.

Trolls World Tour potrebbe andare in rotazione continua

Sugli schermi casalinghi di ogni famiglia con figli in target. E grazie all’inserimento di molte hit classiche, fungendo da ponte generazionale e strumento didattico. Questo grazie alla scelta di successi del passato sorprendenti, come Rock You Like a Hurricane degli Scorpions o la leggendaria Barracuda delle Heart (band a cui il cinema deve moltissimo, lascio a voi scoprire il perché).

Anche i più giovani potranno insegnare qualcosa ai “matusa, al grido di “Ok Boomer”, erudendoli sulla discografia completa delle Red Velvet, band K-Pop femminile amatissima dagli adolescenti. Le affiancano in Trolls World Tour, versione originale naturalmente, Mary J. Blige, Zooey Deschanel, George Clinton, Kelly Clarkson, Rachel Bloom, persino Ozzy Osbourne, che accompagnano nelle varie fasi del viaggio i due protagonisti.

C’è anche una morale, naturalmente. Uniti è meglio, le diversità culturali arricchiscono, si ha paura solo di quello che non si conosce, eccetera eccetera. Tutte cose che continuano a considerare messaggi per bambini, ma che in realtà sono la prova evidente che molti adulti soffrivano di deficit d’attenzione da piccoli.

Piccola annotazione, molto nerd. Trolls World Tour si apre con una pompatissima versione di One More Time dei Daft Punk, resa immortale dal Maestro Leiji Matsumoto in Interstella 5555, lungo videoclip animato sulle note di Discovery, disco capolavoro del duo elettronico francese. Al film del creatore di Harlock, Trolls World Tour deve moltissimo. Un omaggio era il minimo.

Ultimo pensiero va a tutti i genitori: fra sei settimane odierete la musica. In ogni sua forma.

Trolls World Tour è disponibile in Video On Demand dal 10 aprile 2020.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 4.5
Emozione - 3

3.3