The Underdoggs, recensione del film Prime Video con Snoop Dogg

The Underdoggs è film prodotto dalla Death Row Pictures con protagonista Snoop Dogg, una pellicola a tema sportivo con un cuore di redenzione e panna: bene, ma non benissimo.

The Underdoggs è la pellicola prodotta da Death Row Pictures con protagonista il leggendario rapper americano Snoop Dogg, un uomo che ha cambiato il volto della musica ma anche l’approccio all’essere una star. La sua figura alternativa, singolare e facilmente riconoscibile è una vera icona dell’immaginario collettivo, amata da almeno tre generazioni di appassionati di musica. La pellicola è disponibile sulla piattaforma streaming Prime Video a partire dal 26 gennaio 2024 con la regia di Charles Stone III, un artista apprezzato soprattutto per le sue intuizioni pubblicitarie e i video musicali. Indimenticabile per la sua carriera è la celebre pubblicità della Budweiser, che con il suo “Whassup?!” è diventata un tormentone internazionale.

Con una trama inesistente e una sceneggiatura che vuole essere ammiccante e sagace, ma risulta piuttosto scarna con (troppe) poche risate, il film non è altro che un pretesto per sottolineare il carisma di Snoop Dogg come performer. Il materiale offerto al pubblico non è sufficiente per elevare The Underdoggs rispetto a pellicole dello stesso genere.

The Underdoggs è un inno ai “perdenti” e alle seconde possibilità, ma non ha né leggerezza né spessore a sufficienza

The Underdoggs recensione film Prime Video - cinematographe.it

The Underdoggs è un film già sentito e visto, una storia di redenzione e sport messa sullo schermo in varie fogge e declinazioni, riproponendo lo stesso tema trito e ritrito. Un ex giocatore di football in rovina, il protagonista Jaycen Jennings (Snoop Dogg), cerca di fare del suo meglio per salvare la sua reputazione e la sua anima dopo aver causato un incidente stradale. La sua condanna da parte del tribunale di Long Beach, città natale dello stesso Jennings, è quella di allenare una squadra di giovani scapestrati dai più definiti “un vero disastro”: sono proprio loro gli Underdoggs, i “perdenti”, che l’ex sportivo dovrà portare al successo. Ad aiutarlo, vediamo i suoi migliori amici, che non hanno mai smesso di credere nelle sue potenzialità: l’ex coach Feis (George Lopez) e Kareem (Mike Epps), ma anche l’esilarante Chip Collins ( Andrew Shultz).

I giovanissimi giocatori di football sono esattamente come il pubblico se li aspetta: bizzarri, vivaci e problematici. Il rapporto con Jaycen, dapprima poco amichevole e diffidente, diventerà progressivamente un colorito, vivo e affettuoso rapporto familiare. Jaycen e i suoi nuovi amici litigano, discutono, cambiano e vincono, mostrando i lati positivi dell’essere un “underdog”, un perdente, un diverso, un individuo che non ha paura di essere se stesso o del giudizio altrui.

La scelta di ingaggiare diversi stand-up comedians come Epps e Collins è un tentativo di rivestire il lungometraggio di una patina esilarante, a tratti demenziali, da passare come surrealismo comico dall’effetto esilarante, come ricerca dell’originalità e la creazione di un format nuovo. Ma la sceneggiatura e la regia hanno un sapore talmente stereotipato, conosciuto, prevedibile, da non offrire nulla di sorprendente a questa opera che predice il suo percorso già dalle prime scene. Un cast carismatico non basta, né sono sufficienti i giovani talenti come Adan James Carillo (Tony) o Kylah Davila ( Ghost) messi in posizione perfetta per intenerire lo spettatore, per offrire un prodotto apprezzabile dal punto di vista artistico. L’unico vero potenziale sfruttato è la “star power” di Snoop Dogg, il cui Jaycen è solo una versione romanzata di se stesso, capace – con una performance rilassata e antidivistica – di portare il film sulle sue spalle.

Valutazione e conclusione

The Underdoggs recensione - cinematographe.it

The Underdoggs ha un cuore tenero, un messaggio d’affetto e speranza, ma le buone intenzioni, da sole, non hanno mai portato lontano se non accompagnate da perizia tecnica e una visione originale. Se la pellicola Prime Video è sicuramente locata nella piena comfort zone personale dello spettatore, in particolar modo gli amanti del genere, è al contempo un prodotto da consumare e dimenticare.

L’unico elemento davvero memorabile del film è la performance – carismatica e personalissima – del suo protagonista Snoop Dogg. Nulla della regia di Charles Stone III o della sceneggiatura firmata da Danny Segal e Isaac Schamis ha un guizzo riconoscibile, identificativo o memorabile. Godibile ma anche mediocre, The Underdoggs è – davvero tristemente – un film come tanti.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.6