The Painter: recensione dell’action movie Paramount+

The Painter, in streaming su Paramount+, ha un cast stellare e un potenziale poco sfruttato.

The Painter, diretto da Kimani Ray Smith e basato su uno script di Brian Buccellato, è un thriller d’azione che ha fatto il suo debutto nelle sale cinematografiche il 4 gennaio 2024, prima di essere reso disponibile in streaming l’11 aprile 2024 sulla piattaforma Paramount+.

Il film segue la storia di Peter Barrett, un ex agente della CIA che ha abbandonato la sua vita precedente per dedicarsi alla pittura. Tuttavia, il suo passato torna a tormentarlo quando una giovane donna si presenta, affermando di essere sua figlia e trascinandolo in un vortice di intrighi e pericoli legati a un programma segreto di operazioni non autorizzate.

The Painter: un cast di talento ma poca fantasia nel thriller con Charlie Weber

The Painter trama trailer cast - Cinematographe.it

The Painter presenta un cast di talento, con Charlie Weber nel ruolo del protagonista Peter Barrett, Jon Voight nei panni del mentore di Peter, Byrne, e Madison Bailey nel ruolo di Sophia, la presunta figlia di Peter. Tuttavia, nonostante le promettenti premesse e un cast stellare, il film lotta per mantenere l’attenzione dello spettatore a causa di una trama eccessivamente ingarbugliata e di dialoghi che talvolta rasentano il cliché. Le sequenze d’azione, sebbene potenzialmente eccitanti, sono compromesse da una realizzazione tecnica che ne mina l’impatto, con montaggi confusi che ne offuscano la chiarezza. Sembra una rocambolesca caduta ricca di urti, ma senza fine o forma. A differenza di pellicole simili, The Painter non cerca o fornisce chiarezza sufficienti per risultare seguibile e, di conseguenza, godibile.

Il regista Kimani Ray Smith non riesce a sfruttare appieno il potenziale dell’intreccio narrativo, mentre alcune scelte registiche appaiono piuttosto dozzinali, come i flashback in bianco e nero per spiegare le vicende passate dei protagonisti. Nonostante ciò, The Painter rappresenta un passo di qualità rispetto al precedente lungometraggio diretto in solitaria dal regista, la commedia d’azione con tocco di cannibalismo intitolata Evil Feed.

Anche se la maggior parte degli interpreti si comporta bene all’interno dei limiti del materiale, i principali “cattivi”, Avgeropoulos e Montesi, si rivelano particolarmente deludenti. Alcune sequenze, come l’ascolto forzato di musica tecno tramite cuffie come tortura – o comportamento inquietante assunto da un Villain – o il superpotere di Peter che risulta piuttosto cringe. Peter ha una ipersensibilità ai rumori forti, dunque i colpi di scena, o le sequenze di spavento improvviso, sono rese tramite rumori molto potenti, in grado di far sobbalzare sulla sedia anche il più gelido degli spettatori. Nonostante lo stratagemma tecnico e narrativo riesca a raggiungere l’effetto sperato, risulta in ogni caso un trucco infantile e poco credibile, allontanando e insospettendo lo spettatore, a prescindere dalle sue aspettative riguardo l’opera.

The Painter: valutazione e conclusione

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In conclusione, The Painter delinea una narrazione che, nonostante le promesse iniziali, rimane in gran parte sottoutilizzata, risultando in una perdita di potenziale che potrebbe deludere gli spettatori più esigenti. Nonostante un cast di talento e una premessa intrigante, il film non riesce a creare la tensione necessaria, e le sequenze d’azione spesso cadono nella banalità.

Il regista Kimani Ray Smith non riesce a trasmettere la profondità necessaria alla trama, lasciando le performance degli attori a risaltare solo parzialmente. Le idee originali, come il “superpotere” legato all’udito ipersensibile del protagonista, non riescono a compensare le mancanze narrative e registiche del film. In definitiva, The Painter può offrire un’esperienza di intrattenimento leggero per gli spettatori meno esigenti, ma non raggiunge il livello di coinvolgimento e suspense di altri thriller d’azione.

Inoltre, la trama risulta eccessivamente prevedibile, con colpi di scena che mancano di impatto emotivo. Mentre il film offre alcune sequenze d’azione ben coreografate, manca di originalità e innovazione nel genere.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 2.5

2.4