Straw – Senza uscita: recensione del thriller di Netflix con Taraji P. Henson
La recensione di Straw - Senza uscita, il film thriller di Netflix scritto e prodotto da Tyler Perry e con protagonista Taraji P. Henson.
Fin dove può spingersi l’amore di una madre disperata? Ciò che succede alla protagonista di Straw – Senza uscita è un insieme di eventi che la porteranno a superare i suoi limiti. Il film thriller di Netflix, diretto, scritto e prodotto da Tyler Perry, è la discesa agli inferi di una donna, interpretata coraggiosamente da Taraji P. Henson, che fa di tutto per aiutare la figlia malata. Janiyah Wiltkinson è una madre single che vive con la piccola Aria in un appartamento fatiscente, con le pareti malconce, senza condizionatore e arrangiandosi come possono.

Pur di garantire alla figlia le cure necessarie, Janiyah svolge due lavori per pagare delle medicine costose che serviranno alla piccola, eppure non riesce neanche a racimolare denaro per la mensa scolastica di Aria. Nonostante la condizione di vita precaria, la donna non rinuncia mai a fare l’elemosina a un senzatetto fuori dal suo appartamento. La situazione raggiunge il culmine quando riceve minacce di sfratto e il suo datore di lavoro la licenzia: a quel punto, Janiyah perde il controllo, va in banca per incassare i suoi soldi e da vittima passa a criminale, innescando una serie di eventi a catena che finiranno in modo estremamente drammatico.
Straw – Senza uscita: un thriller cupo che si fonda tutto sull’intensa interpretazione di Taraji P. Henson

Guardare Straw – Senza uscita richiede uno sforzo mentale non indifferente. Il film di Netflix ha dei toni molto cupi che rendono la sua visione estenuante dall’inizio alla fine. Non è per nulla facile osservare il lento tracollo psicologico che coinvolge la protagonista, una donna stanca e distrutta sia dentro che fuori, i cui tratti vengono dipinti benissimo dall’attrice Taraji P. Henson. Janiyah passa da uno stato mentale di esasperazione fino alla disperazione più totale: nella sua voce c’è solo il grido di una madre che vive per proteggere sua figlia. La storia si dipana nell’arco di una giornata, eppure la sua lenta ed esasperante narrazione ci spinge a pensare che sia trascorso molto di più; tutto ciò serve per permettere allo spettatore di calarsi meglio nella mente di questa donna disperata, che arriva al punto di non ritorno nel momento in cui perde letteralmente tutto. Lo stile visivo, così come la sua fotografia, resta cupa per tutto il tempo. Non c’è spazio per respirare, poiché ogni secondo vale moltissimo per Janiyah: se non ottiene i suoi soldi, non potrà permettere a sua figlia le cure necessarie.
Il talento della Henson c’è tutto e si legge molto bene nel suo sguardo a tratti perso, a volte sconvolto, e altre volte ancora fuori controllo. Tuttavia la sua performance non basta a un film che denuncia un’ingiustizia sociale e che si conclude senza voler lasciare un chiaro messaggio. C’è tanta carne sul fuoco e molte tematiche in gioco, in primis quella del razzismo sistematico e poi la salute mentale. La Henson è circondata da interpretazioni di altrettanti brave attrici come Sherri Shepherd nel ruolo di Nicole, amica e direttrice della banca dove Janiyah ha fatto irruzione, che riesce a calmare l’agitazione della protagonista. Menzione anche a Teyana Taylor nei panni della detective Kay Raymond, incaricata alla negoziazione degli ostaggi, che finisce per stabilire un legame emotivo con Janiyah.
Straw – Senza uscita: valutazione e conclusione

Straw – Senza uscita è un film dal grande impatto emotivo perché Perry riesce a coinvolgere lo spettatore a pieno nel dolore provato dalla sua protagonista. Le molte idee che appaiono nella pellicola, però, non sembrano essere del tutto chiare al regista. Tyler Perry racconta una storia di ingiustizia sociale, come apprendiamo nell’ultima parte del film, intrisa di razzismo con il trattamento ingiusto verso le donne di colore. Le basi di partenza sono buone, ma non trovano mai ampio sfogo in un film promettente, che alla fine risulta essere solo straziante da guardare. L’interpretazione di Taraji P. Henson è superiore rispetto al resto del cast, e merita un commento a parte.
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