Spirited – Magia di Natale: recensione del film con Ryan Reynolds e Will Ferrell

Che è uscito a metà novembre su Apple TV+.

Di film tratti dal celebre romanzo di Dickens, Canto di Natale, ne abbiamo visti e ne vediamo anche troppi. Sembra anzi che non ci sia altro modo di parlare del Natale senza evocare i tre spiriti e Scrooge. Il valore archetipico della favola dickensiana è evidente, il suo messaggio pienamente condivisibile. Ma ormai è una storia che il cinema ha abusato. Spirited – Magia di Natale parte dalla stessa favola, ma ne rovescia la prospettiva. Uscito su Apple TV+ il 18 novembre, il film di Sean Anders è infatti un adattamento sui generis del romanzo di Dickens: il protagonista, l’occhio attraverso cui noi spettatori osserviamo ciò che accade, non è più il malvagio Scrooge da redimere in tempo per le feste, ma lo spirito del Natale presente. Il film di Anders riesce proprio per questo, perché sa trovare la propria voce all’interno di un coro fin troppo affollato.

Spirited – Magia di Natale funziona anche grazie ai suoi protagonisti

Spirited - Magia di Natale trailer - Cinematographe.it

Ciò che più piace e convince guardando Spirited – Magia di Natale è il fatto che il film con Ryan Reynolds e Will Ferrell non sembra accontentarsi mai di quello che racconta ma tenta fino alla fine di sorprendere e disorientare lo spettatore. Cioè, al di là del cambio di punto di vista di cui abbiamo accennato in apertura, la pellicola di Sean Anders non si incanala mai nella favola di Dickens se non in un senso molto generale. No, ogni volta che succede qualcosa che sembra ricollegabile a Canto di Natale, questo film scarta bruscamente e si muove in un’altra direzione. Il risultato è certamente un film godibile e più dinamico. Merito anche della coppia di protagonisti, che funziona molto bene assieme. Ryan Reynolds (che raramente sbaglia un film in questi anni e che è molto amato dal pubblico) e Will Ferrell (mattatore del film e sua vera anima) sono esilaranti insieme, quasi fossero nati per fare proprio questo.

Un film un po’ troppo musical

Spirited - La magia del Natale; cinematographe.it

Non tutto funziona, e ciò che funziona potrebbe in certi casi funzionare un po’ meglio. Pur nella sua imprevedibilità, Spirited – Magia di Natale è un classico film natalizio con tutti i suoi pregi e i suoi difetti: zuccheroso, sentimentale, oltremodo indulgente. Fa stare bene lo spettatore – e a volte, specie di questi tempi, è già abbastanza – ma non lo sfida più di tanto, non gli propone elementi di disagio. Del resto, il genere è ormai codificato in questo modo, per cui di più non si può chiedere. Se un problema, un vero problema, dobbiamo trovare a Spirited – Magia di Natale riguarda piuttosto la sua componente musical, che è eccessiva. Il film è fatto di canzoni, di stacchi musicali, di balletti. Ce ne sono troppi però, la storia è costantemente interrotta e il ritmo alla lunga ne risente. Ed è un peccato perché alcuni momenti musicali sono coreografati in modo efficace e alcune canzoni sono orecchiabili e divertenti specie se inserite nelle dinamiche tra Ryan Reynolds e Will Ferrell. Al di là di questo, però, ciò che rimane di Spirited – Magia di Natale è un film che piace e fa piacere, un film che rincuora e rassicura lo spettatore, pur nella sua effervescenza. È un film più che mai adatto al periodo natalizio e alle proiezioni in famiglia. Siamo sicuri che diventerà un instant classic.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.2