Someday with someone: recensione del film romantico Netflix
Someday with Someone appare come una piccola sorpresa.
Il cinema non smette di interrogarsi sul tempo, sulla sua elasticità, sulla possibilità di viverlo più volte fino a sfinirlo. Il dispositivo narrativo del loop, del giorno che si ripete all’infinito, è uno dei più affascinanti e allo stesso tempo rischiosi: può regalare magia o cadere nella monotonia. Someday with Someone, disponibile su Netflix a partire dal 18 settembre 2025, affronta questo tema scegliendo il tono tenero e disarmato della commedia romantica thailandese. Non è un film che vuole sorprendere con la novità assoluta, ma uno sguardo delicato sul peso delle apparenze e sulla vulnerabilità nascosta dietro la perfezione.
Someday with someone: ricerca della perfezione e gag nel film Netflix

La storia ruota intorno a Mesa, curatrice di museo elegante e impeccabile, costretta a rivivere il giorno peggiore della sua vita senza alcuna possibilità di fuga. Ciò che all’inizio appare come un incubo assurdo si trasforma progressivamente in un viaggio interiore: ogni ciclo diventa un invito a guardarsi allo specchio, a mettere a nudo le fragilità e a riconoscere il divario tra immagine pubblica e intimità privata. L’ossessione per la perfezione, la necessità di mantenere il controllo, emergono così come prigioni silenziose che il film non denuncia apertamente, ma lascia affiorare in maniera sottile.
La regia accompagna la narrazione senza virtuosismi, preferendo l’intimità al clamore. Gli interni sono illuminati da luci calde e avvolgenti, la fotografia costruisce atmosfere accoglienti e i cicli temporali si distinguono grazie a minime variazioni: un oggetto spostato, una pausa più lunga, un dettaglio che cambia. In questo modo il film mantiene viva l’attenzione anche quando la ripetizione minaccia di diventare stanca. Non c’è la corsa al colpo di scena, ma un invito a cogliere le sfumature, a osservare come la stessa scena possa trasformarsi grazie a un gesto o a uno sguardo.
A sostenere questo equilibrio sono soprattutto gli attori. La protagonista rende credibile il passaggio dalla sicurezza ostentata all’imbarazzo sincero, e proprio nelle cadute trova la sua verità. Attorno a lei i comprimari non cercano mai di rubare la scena, ma regalano momenti di ironia che alleggeriscono l’andamento del racconto. La comicità funziona quando si intreccia con la fisicità, sfruttando il meccanismo del loop per costruire gag che fanno sorridere senza cancellare del tutto la malinconia di fondo.
Tra limiti e grazia
È impossibile negarlo: Someday with Someone soffre di qualche lentezza, soprattutto nel secondo atto, quando la ripetizione si dilata più del necessario e il ritmo sembra incepparsi. Alcune scene si allungano, altre appaiono quasi esercizi di stile. Eppure, nonostante queste debolezze, il film conserva una grazia rara: non cerca di impressionare con invenzioni narrative, ma conquista con la sua dolcezza. La forza sta proprio nell’imperfezione, nella scelta di non mascherare i momenti di stasi ma di abitarli, trasformandoli in spazi di tenerezza.
Dietro la superficie della rom-com affiora anche un sottotesto sociale: Mesa non è solo una donna intrappolata nel tempo, ma un personaggio costretto a confrontarsi con i propri privilegi, con il peso dell’immagine e del ruolo che interpreta quotidianamente. Ogni ciclo fallito è un passo verso la consapevolezza, un invito a riconoscere che la vera trasformazione non è fuggire dal loop, ma imparare a guardare sé stessi senza paura.
Someday with someone: valutazione e conclusione

Nel mare magnum di uscite che Netflix propone, spesso dominate da titoli più rumorosi, Someday with Someone appare come una piccola sorpresa. Non è un film che rimarrà scolpito nella memoria per originalità o per ambizione, ma un racconto intimo che sceglie di parlare sottovoce. È una commedia romantica che si lascia guardare con il cuore, che invita a ridere dei propri errori e allo stesso tempo a riconoscere le fragilità che ci rendono umani.
Alla fine, il messaggio che resta è semplice ma potente: anche nei giorni che sembrano uguali, anche dentro la più ostinata ripetizione, si nasconde la possibilità di cambiare. Non serve stravolgere tutto, basta imparare a osservare con occhi nuovi ciò che abbiamo davanti. Ed è proprio in questo sguardo rinnovato che Someday with Someone trova la sua dolcezza imperfetta, fragile e autentica.