Solo per il weekend: recensione del film di Gianfranco Gaioni

Solo per il weekend è l’ultimo film di Gianfranco Gaioni, in arte Director Kobayashi, in uscita nelle sale il 6 luglio 2016. Nel cast gli attori Stefano FresiAlessandro Roja, Francesca Inaudi, Matilde Gioli, Walter LeonardiMalik BarnhardtStefano Chiodaroli, Marina Rocco. 

Dalla scintillante Las Vegas fino ad arrivare alla frenetica Milano per guardarsi nello specchio di Aldo Broggi: copywriter pubblicitario insoddisfatto del suo lavoro che da anni scrive per un capo insopportabile, l’unica ancora felice della sua vita è la moglie Diana ma dopo l’ennesima sfuriata del capo decide di mettere la parole fine al suo rapporto di lavoro in maniera estrema.

Tra cause legali e avvocati non troppo nella norma gli viene prescritta una cura a base di psicofarmaci che lo porteranno a provare quasi tutti gli effetti collaterali fino all’esasperazione dell’amata Diana che, ormai consapevole della sua dipendenza, decide di andarsene da casa.

Nella totale apatia delle corsie di un supermercato Aldo si imbatte nel vecchio amico Ferruccio, che nonostante i problemi con la legge sembra volersi rimettere sulla buona strada, anche se in realtà l’incontro con Aldo cambierà totalmente la sua vita ormai alla deriva. Coinvolto nel “lavoro” speciale di Ferruccio, entrambi si troveranno a vivere un weekend pieno di sorprese tra mogli abbandonate, debiti e delinquenti dove l’unica salvezza è una valigetta piena di soldi.

Solo per il weekend: freschezza e dinamicità regnano nel film di Gianfranco Gaioni

Solo per il weekend

Freschezza e dinamicità sono le parole chiave di questa regia travolgente che non smette mai di stupire: sia nelle scelte delle inquadrature che nella ricerca di nuovi e sempre interessanti dettagli che rendono ogni scena più appassionante.

Director Kobayashi realizza un film intraprendente, che diverte e conquista il pubblico travolgendolo con la sua vivacità. Tra trasgressione e momenti esilaranti, la sceneggiatura prende vita rendendo il pubblico sempre più affamato della storia di questi pazzi e incredibili personaggi: non ci si annoia mai grazie alla minuziosa scelta dei tempi e agli incastri della storia che danno vita ad viaggio pieno di puzzle da risolvere che lascia senza fiato.

Colori vivaci che trasformano Milano in una Las Vegas europea e risvegliano nell’occhio dello spettatore la piacevole sensazione di vitalità, caratteristica di tutta la fotografia del film.

Solo per il weekend

Personaggi incredibili che spesso vanno a braccetto con l’eccesso, interpretati in grande stile da un cast formidabile: Aldo Braggi è Alessandro Roja che crea subito un feeling d’intesa con i suoi spettatori nei panni di un uomo stanco della proprio lavoro, rilassato e sempre pronto a trovare un modo per guadagnare è Ferruccio interpretato da Stefano Fresi, in coppia con l’irriverente Alice di Francesca Inaudi che fa di tutto per riparare i danni lasciati dal suo caro Ferruccio.

La studentessa “dai mille volti” Melissa è Matilde Gioli che non passa mai inosservata! L’effervescente Marina Rocca nel ruolo della moglie insoddisfatta Diana; Walter Leonardi nei panni del malvivente Caiani non smette mai di stupire con i suoi momenti bizzarri, Stefano Chiodaroli balbuziente nel ruolo del capo Iacovini che sotto la sua fermezza nasconde segreti più frizzanti.

La colonna sonora segue perfettamente la frenesia della pellicola 

Le musiche di Stefano Milella si abbinano perfettamente al clima e allo stile pop del film, seguono la frenesia della storia e aggiungono altra creatività e brio con un ritmo grintoso. Solo per il weekend conquista il pubblico con le risate e lo stile accattivante: dimostra con bravura ed eccellenza la possibilità di realizzare una commedia divertente e visivamente ricercata nel panorama italiano, aggiudicandosi un posto nel nuovo cinema che non ha paura di rischiare.

Regia - 5
Sceneggiatura - 5
Fotografia - 5
Recitazione - 5
Sonoro - 4
Emozione - 4

4.7