SIC: recensione del documentario Sky su Marco Simoncelli

SIC è un ritratto intenso e sensibile dei successi e delle cadute di Marco Simoncelli, un campione che non ha mai perso il sorriso e la voglia di riprovarci.

Avrebbe compiuto oggi (20 gennaio 2022) 35 anni Marco Simoncelli, da tutti soprannominato SIC, se non fosse per quell’ultima corsa su quello stesso circuito di Sepang che tre anni prima aveva decretato il suo trionfo come Campione del Mondo nella classe 250. Ma non è affatto di questo che vuole parlare il documentario di Alice Filippi, scritto con Vanessa Picciarelli e Francesco Scarrone, un racconto intimo e accurato di tutto ciò che è venuto prima di quel maledetto 23 ottobre 2011 e che sembra voler riecheggiare i versi della splendida poesia di Henry Scott Holland…

SIC: “La morte non è niente”

SIC, Cinematographe.it

SIC affronta le vittorie e le cadute, metaforiche e non, di un ragazzo che sognava di salire sul podio fin da bambino, quando l’onnipresente papà Paolo – mentore e coach oltre che primo fan del futuro motociclista – lo mise su una mini moto in attesa che il fuoco sacro della passione dirompesse, portando il suo ragazzo dai riccioli ribelli a raggiungere quel traguardo che tante volte si era allontanato all’improvviso come un elastico rilasciato nel momento della massima tensione.
Sì, perché Marco di delusioni e sconfitte ne ha incassate tante nella sue breve ma intensissima carriera, cambiando più volte team, cercando di plasmare il suo fisico non esattamente adatto allo scopo su moto non sempre al top e viceversa, fino alla scalata dalla classe 125 a quella 250 e al MotoGP fra tante cadute, infortuni, moto ufficiali sottratte e restituite e indimenticabili trionfi. Il tutto coadiuvato da un’ironia spontanea (a volte pure troppo) e un piglio buffo e senza peli sulla lingua che hanno reso il suo volto simpatico e inconfondibile per il mondo intero.

Il documentario Sky affronta tutte le tappe fondamentali della storia sportiva del SIC, attraverso video e audio di repertorio, ricostruzioni dall’alto contenuto simbolico e soprattutto interviste ai principali co-protagonisti della carriera del pilota, fra cui il prima idolo e poi amico Valentino Rossi, il primo compagno di team Mattia Pasini, il manager Carlo Pernat, l’inviato Paolo Beltramo e l’acerrimo rivale Alvaro Bautista. Ognuno col suo contributo e col suo particolare punto di osservazione, col risultato di offrire al pubblico una visione a 360 gradi di ciò che Simoncelli è stato e sempre sarà nell’immaginario collettivo tanto di chi ne ha seguito le gesta, tanto di chi gli voleva bene. Primo fra tutti papà Paolo, che si concede un solo fugace momento di commozione nel suo racconto – determinato a restituire un ritratto gioioso ed entusiasta di un figlio di cui più fiero non potrebbe essere – e poi la fidanzata e gli amici di sempre, quelli che di SIC conoscevano i pregi ma anche le ombre e i difetti ma non per questo lo amavano di meno, anzi.

Una storia a lieto fine, nonostante tutto

SIC, Cinematographe.it

SIC si rivela così un intenso e sensibile contributo alla memoria di un grande campione, in grado di accantonare per un attimo quell’ultima scena impressa per sempre negli occhi degli spettatori e mettere in risalto tutto ciò che è venuto prima e grazie a lui è destinato a vivere per sempre. Sottolineando come alle spalle delle più grandi vittorie ci siano cadute inevitabili e come il coraggio sia solo l’altra faccia della medaglia della paura, il più umano dei sentimenti. Raccontando attraverso l’indimenticabile sguardo a tratti incerto di quel ragazzo come i sogni si possano e si debbano realizzare, a costo di riplasmarli attorno alle possibilità. Perché come dice papà Paolo, anche “se si è ultimi, bisogna fare di tutto per arrivare penultimi“. Ed è proprio con questa mentalità che si rischia di diventare leggende.

SIC va in onda su Sky il 20 e il 22 gennaio 2022 e sarà disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

4

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