Shameless: benvenuti nella famiglia Gallegher

Quando si parla di politicamente scorretto nessuna serie è come Shameless, show tv del canale via cavo Showtime e tratta dall’omonima serie britannica ideata da Paul Abbot, sviluppata per il pubblico americano da John Wells e prodotta da Alex Borstein e Mike O’Malley. La serie segue le vicende della disastrata famiglia Gallegher che vive nei bassifondi di Chicago. I Gallegher vivono sulla soglia di povertà e vanno avanti tra furti, frode e uan serie di “lavoretti” non legali. Frank è il capofamiglia alcolizzato e poco incline al seso di responsabilità; la primogenita Fiona una ragazza che tira avanti i suoi fratelli come meglio può; Lip è il genio di casa infallibile a scuola e nelle truffe che mette in atto; Ian è il più assennato, il suo sogno è quello di diventare un militare è segretamente omosessuale; Debbie è una ragazzina timida e premurosa che cerca di aiutare la famiglia con tutti i mezzi possibili; Carl è un bambino turbolento ed instabile, non conosce la differenza tra bene e male, tra i suoi hobby c’è distruggere cose e torturare animali; Liam è il più piccolo un bimbo che nonostante sia nato da due genitori caucasici è afroamericano. La serie è composta anche dai personaggi che ruotano attorno al nucleo principale: i vicini di casa Veronica, Kev e Sheila Jackson una casalinga agorafobica e ipocondriaca con l’ossessione dell’igiene, che diventa l’apparente interesse sentimentale di Frank. Apparentemente introversa e perbenista, Sheila pratica il bondage.

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La famiglia Gallegher al completo

Definire Shameless non è facile, ma grazie ad una sceneggiatura costruita ad hoc la serie si lascia seguire divenendo una vera e propria droga, abbandonando la perfezione delle bionde prosperose, di denti perfetti e completi di D&G arriviamo alla sporca e poco corretta famiglia Gallegher, che sbarca il lunario tra traffici illeciti, piccoli furti e ricatti vari, va detto che la famiglia non conosce limiti e le battute sono tra il blasfemo e il volgare ma che fanno ridere e non sono mai fuori contesto. Dopotutto la famiglia Gallegher vive a limite e tutta la serie si basa sul confine tra giusto e sbagliato scavalcando, il più delle volte, verso la parte “sbagliata“. Di sicuro empatizzare con Frank non è facile anche perché sono più le volte che si odia che quelle che si ama ma al tempo stesso il capofamiglia diviene un personaggio fondamentale nella nostra vita, il mondo visto dai fratelli Gallegher è opposto al nostro e anche dove sembra ci sia un minimo di normalità familiare ci ritroviamo a casa di una donna agorafobica fissata con il bondage e che ha una figlia very bitchy e ninfomane ed è proprio questo il punto forte di Shameless il contrasto, che in ogni puntata si evince fin dai primi minuti: traffici di droga, risse e fughe rocambolesche sono ottime per farsi una risata in famiglia, e le battute oscene e cattive di Frank fanno da sfondo alla scena in cui i fratelli si supportano l’uno con l’altro senza contare che le scene di sesso son intervallate da momenti di assoluta normalità scolastica o lavorativa.

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Joan Cusak è Sheila

A dare punti a Shameless è il cast che vede William H. Macy sporcarsi per dare anima e corpo a Frank Gallegher, una serie di giovani attori che dimostrano capacità e abnegazione nei ruoli dei piccoli Gallegher, ma la vera punta di diamante di un cast spettacolare è Joan Cusak che da il volto a Sheila personaggio che definire sopra le righe è un eufemismo, la donna è un personaggio secondario che però nei suoi momenti riesce a stare ad un passo davanti a tutti con siparietti comici da antologia e un’interpretazione della Cusak da Oscar. Attualmente la serie prosegue negli Usa con la quinta stagione e, è di pochi giorni la notizia, che è stata rinnovata per una sesta, in Italia Shameless va in onda sul canale La5.

Giudizio Cinematographe

Regia - 4
Sceneggiatura - 4.5
Fotografia - 4
Recitazione - 4.5
Sonoro - 4
Emozione - 4.5

4.3

Voto finale

Tags: Showtime