Se ti abbraccio non aver paura: recensione del documentario sull’autismo

Se ti abbraccio non aver paura è un viaggio fisico e spirituale alla ricerca del tesoro più grande che un padre possa trovare: la felicità del figlio.

Se ti abbraccio non aver paura nasce da un libro di Fulvio Ervas, poi diventato un film per la regia di Gabriele Salvatores, dal titolo Tutto il mio folle amore. Ma prima ancora nasce da una storia vera, quella di Franco e Andrea Antonello, padre e figlio divenuti noti per lo strenuo impegno dell’imprenditore veneto nel fare il possibile affinché il suo ragazzo autistico raggiunga la tanto agognata autonomia. Un sogno, uno scopo che papà Franco non ama definire con tali parole legate a un futuro ignoto, ma riportare al presente di ogni giorno in cui l’obiettivo è migliorare, anche un briciolo o poco più, ma comunque andare avanti.

Se ti abbraccio non aver paura è una splendida storia d’amore, un road movie di stampo documentaristico in cui a parlare sono le meravigliose immagini del viaggio che i protagonisti compiono da Castelfranco Veneto al Marocco, in omaggio di uno dei più grandi successi del regista italiano che ha deciso di trasformare la loro storia in un film, Marrakech Express.
E così fra battenti piogge inattese, paesaggi mozzafiato, incontri speciali e sfide quotidiane, i protagonisti raccontano se stessi con un linguaggio semplice e diretto, privo di edulcoranti ma profondamente vero, come la frustrazione di un padre meraviglioso e imperfetto, che spesso perde le staffe e l’attimo dopo se ne pente, perché vorrebbe vedere il proprio figlio volare ma fatica ad accettare la zavorra che lo affligge, resa ancora più gravosa dall’ignoranza e dall’indifferenza della gente, a cui il titolo del film è diretto.

Se ti abbraccio non aver paura: una storia di amore e speranza

se ti abbraccio non aver paura, cinematographe.it

La paura di ciò che non si conosce, la straordinaria imprevedibilità delle poche parole e del comportamento di Andrea, tutto trova un senso nella dimensione del viaggio, in cui ognuno è straniero in terra straniera e ha difficoltà a parlare e farsi capire. Non solo lo straordinario Andrea, che può sentire finalmente di poter fare qualcosa, nonostante la sua condizione, come spiega papà Franco.

La regia di Niccolò Maria Pagani segue il percorso dei protagonisti con rispetto e discrezione, soffermandosi sui momenti più significativi a comunicare il senso della missione di Franco: rendere la vita di Andrea degna di essere vissuta e stimolare il più possibile le sue interazioni con l’ambiente, nella speranza che sempre più parole emergano, per destreggiarsi nel mondo. Non solo, la missione di questo padre, insieme alla sua associazione I Bambini delle Fate è promuovere e sostenere progetti di inclusione per ragazzi con la stessa disabilità, le cui famiglie troppo spesso trovano la reclusione e l’isolamento come unica via per proteggere queste anime indifese dall’aggressività del mondo esterno.

Andrea e suo papà, invece, insegnano a tutti che c’è sempre una strada per sfuggire alla disperazione e rilanciare la propria esistenza e quella di chi amiamo nonostante le difficoltà. Che c’è sempre qualcosa da fare e che la speranza deve essere davvero l’ultima a morire, col volto felice di Andrea a conferma di trovarsi sulla strada giusta.

se ti abbraccio non aver paura, cinematographe.it

Se ti abbraccio non aver paura non ha ancora una distribuzione ufficiale ma è reduce dalla vittoria del Cavallo di Leonardo per il Montaggio (a cura di Neil Devetti) ai MIFF Awards 2020; è disponibile da mercoledì 30 dicembre su MYmovies, sarà disponibile fino alla mezzanotte di domenica 3 gennaio, 2021. Info sui biglietti e le modalità di visione sono disponibili sul sito MYmovies.

se ti abbraccio non aver paura, cinematographe.it

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Regia - 3.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 4.5

4