Scusate se esisto: recensione

Se la vostra idea fosse tanto geniale da essere la migliore, sareste disposti a cambiare nome, identità e sesso pur di essere ascoltati? Sareste pronti a gridare, con determinazione e un bel po’ di rabbia, che esistete anche voi?

Scusate se esisto

Una scena del film

In Scusate se esisto, nelle sale dal 20 novembre, è Paola Cortellesi, nei panni di Serena Bruno, un architetto dal talento straordinario, a dover combattere con un Italia completamente indifferente nei confronti dei suoi meriti e della sua creatività professionale. La protagonista, dopo tanti master all’estero e successi lavorativi in giro per il mondo, torna in Italia. Questo perché la verità è che non nasciamo senza radici ed è difficile costruirsi un futuro altrove, in qualsiasi altro posto al mondo, senza avere nostalgia di quelle piccole cose che fanno del nostro Paese d’origine, la casa perfetta.

Di nuovo in Italia, nella ricerca avventurosa di un lavoro, si ritrova a doversi spacciare per un uomo, fingendo di essere la segretaria di se stessa. Nel frattempo, nella sua vita disordinata entra Francesco, interpretato da Raul Bova, nei panni di un ristoratore molto affascinante, sogno di tutte le donne. L’attore gioca con la sua immagina da super bello, in scene che rendono l’ostentazione del suo fascino un motivo divertente e comico. Il protagonista maschile, papà separato che deve costruire da zero il proprio rapporto con il figlio, sembra il compagno ideale per Serena, se non fosse per un piccolo particolare.

I due, legati da un’amicizia sempre più intensa, condividono inganni, equivoci e si danno una mano a vicenda, finché…

Una scena di Scusate se esisto

Una scena del film

Non aggiungo altro, ma spero di aver mosso in voi quel po’ di curiosità che vi spinga ad andare al cinema perché davvero questa volta ne vale la pena!

Dal regista di Benvenuto Presidente! Riccardo Milani, nasce questa commedia degli equivoci piacevole, divertente, che nello stesso momento in cui fa ridere ci permettere di riflettere su verità tutte italiane e su temi più generali, come l’omosessualità. Nel cast, oltre ai già nominati Raul Bova e Paola Cortellesi, coppia che avevamo incontrato già in Nessuno mi può giudicare(2011) di Massimiliano Bruno, figurano Ennio Fantastichini, Corrado Fortuna, Marco Bocci, come non ve lo sareste mai aspettato, e Lunetta Savino.

Scusate se esisto

Lunetta Savino e Ennio Fantastichini in una scena del film…

P. Cortellesi, per la prima volta nel ruolo della sceneggiatrice, dichiara nell’intervista di Chiara Ugolini:

Non voglio però che sembri un film contro gli uomini, assolutamente…è un film contro una mentalità che appartiene a certi uomini ma anche a certe donne. Anche perché in un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, assumere una donna significa avere anche lo spauracchio della maternità e quindi a parità di bravura si finisce per assumere un uomo con l’idea che sia più produttivo, mentre è dimostrato che se le donne avessero qualche servizio in più potrebbero essere invece iperproduttive.

Scusate se esisto

Una scena del film

Un film sulle donne che critica un sistema in cui difficilmente sono riconosciuti tutti i loro talenti. Una commedia su quel bel Paese che sarebbe l’Italia se davvero fosse nella mani di chi se lo merita, di chi davvero, mosso dalla passione, crede nel proprio mestiere. Se esistesse davvero la meritocrazia, molto probabilmente, le donne avrebbero più spazio, basterebbe loro il talento per essere riconosciute come le migliori e, forse, l’Italia smetterebbe di regalare le proprie menti geniali altrove, al resto del mondo.

Mario Acerbi su Il Giornale scrive:

Il cast di contorno con Ennio Fantastichini e Lunetta Savino su tutti, è perfetto… Ma, allora, certe commedie spassose le sappiamo fare anche noi italiani.

Consigliato. Originale dall’inizio ai titoli di coda…

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.7
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.7
Recitazione - 4
Sonoro - 3.7
Emozione - 4.2

3.9

Voto Finale