Ricchi a tutti i costi: recensione del film Netflix con Christian De Sica e Angela Finocchiaro

Ricchi a tutti i costi, il sequel del film Netflix con Christian De Sica e Angela Finocchiaro è una dark comedy a tinte gialle.

Li avevamo lasciati a Natale come una famiglia, e li ritroviamo quasi due anni dopo un po’ meno sentimentali: con Ricchi a tutti i costi, il sequel di Natale a Tutti i Costi, Christian De Sica, Angela Finocchiaro e i loro figli si trasferiscono a Minorca. Non per abitarci, ma in vista di un evento speciale: il matrimonio di nonna Giuliana. L’evento, però, non è ben gradito dai suoi familiari: Anna conosce bene Nunzio, il promesso sposo della donna, e si convince che sia solo interessato alla sua copiosa eredità. Probabilmente il piano dell’uomo è quello di unirsi in matrimonio con Giuliana, portarla con sé in Sud America, e poi farla sparire in qualche zona remota del continente.

Ricchi a tutti i costi recensione; cinematographe.it

Anna trascina il riluttante marito Carlo e i suoi due figli – Alessandra ed Emilio – nel suo folle piano per salvare la nonna dalle grinfie di Nunzio. In che modo? Ovviamente farlo sparire, uccidendolo! I quattro diventano dei killer improvvisati, ma riusciranno davvero nel loro intento? Oppure la vacanza sarà l’occasione per riscoprire il significato di famiglia?

Ricchi a tutti i costi: una commedia all’italiana a tinte dark

Christian De Sica e Angela Finocchiaro tornano a guidare il cast di Ricchi a Tutti i Costi, una commedia easy e leggera che in questo sequel si tinge di giallo. Insieme a loro, ritroviamo Dharma Mangia Woods e Claudio Colica nei panni dei due figli della coppia, rispettivamente Emilio e Alessandra. Fioretta Mari torna nei panni della spumeggiante nonna Giuliana, affiancata da Ninni Bruschetta nel ruolo del playboy sicuro di sé Nunzio. Se Natale a Tutti i Costi aveva uno stile più sentimentale, il suo sequel assume tinte thriller, pur mantenendo la sua ironia. In questo senso sono fondamentali i dialoghi, conditi da sottile umorismo nero, che sono il vero fiore all’occhiello del film. Frasi come “Domani devo stare fresca. Devo pianificare un omicidio”, che pronuncia a un certo punto il personaggio della Finocchiaro, è un perfetto esempio di una scrittura ricca e frizzante, che non scade mai nel banale.

Ricchi a tutti i costi evidenzia anche l’ormai consolidata alchimia tra i quattro protagonisti: De Sica e la Finocchiaro sono in sintonia tra loro, perfetti nei panni dei genitori protettivi e bonariamente senza scrupoli – in altre parole, farebbero di tutto per togliere di mezzo il pericolo rappresentato da Nunzio, e non hanno paura di sporcarsi le mani, come se l’omicidio fosse una semplice passeggiata. Più riservati (tranne quando si tratta di soldi) e timorosi i due figli. Alessandra pensa al suo lavoro e sa che per salvare la sua attività ha bisogno del denaro della nonna, quindi in qualche modo si lascia convincere così ad appoggiare il piano di sua madre; Emilio, invece, è il più pauroso dei due figli, tanto che perfino la parola ‘omicidio’ gli instilla la paura – e propone di usare nome in codice per non farsi capire.

Ricchi a tutti i costi: valutazione e conclusione

Ricchi a tutti i costi è uno dei rari esempi in cui il sequel supera l’originale. Grazie all’aggiunta di nuovi elementi e del cambio di location (dall’Italia innevata alla solare Minorca, con i suoi paesaggi paradisiaci), il secondo film di questo franchise (chiamiamolo così) diretto da Giovanni Bognetti convince fin dalle prime battute. Ricchi a Tutti i Costi non si perde in un’introduzione inutile, e va dritta al sodo: la missione è salvare nonna Giuliana dalle grinfie di Nunzio, e Anna, allarmata, parte subito ad elaborare il suo piano. Il finale lascia la porta aperta ad un eventuale terzo film, che siamo sicuri regalerà nuovi sorrisi e risate.

Ricchi a tutti i costi uscirà sulla piattaforma Netflix il 4 giugno 2024.

Regia - 3
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.4

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