Relazione segreta: recensione del thriller con Meredith Monroe
Relazione segreta, didascalico e inconsistente, il film di Andrew De Villiers risulta difficile da seguire e poco credibile.
Relazione segreta, diretto da Andrew De Villiers, con Meredith Monroe, Nicole LaPlaca e Rick Ravanello, parte con un buon incipit che però sfocia fin troppo presto nel banale e piatto, molto prevedibile e denso di situazioni poco plausibili. Il film tenta di essere un thriller con una linea investigativa portata avanti per affetto più che per ricerca della verità, dove però ogni cosa è fuori luogo e ai limiti dell’assurdità.
Condannata ingiustamente per un omicidio, Brenda (Nicole LaPlaca) viene aiutata dalla sorella Samantha che fa di tutto per dimostrare la sua innocenza. Tra le due ci sono alcuni attriti relativi alla scomparsa di Samantha (Meredith Monroe) dalla vita della sorella e della madre quando ha deciso di trasferirsi. Samantha sente quindi di avere più ragioni che la portano a mettere anima e corpo nel tentativo di scagionare Brenda. Con prove schiaccianti e nessun altro sospettato, Samantha ha una sola opzione: scoprire lei il mistero che si cela dietro all’interna vicenda dove sembra esser nascosto molto più che il volto di un assassino. Tra club esclusivi, doppie identità e scandali politici Samantha verrà coinvolta in un gioco pericoloso dove si è disposti a tutto per mantenere un segreto.
Relazione segreta: una storia illogica e ai confini della realtà
Relazione segreta si presenta come un thriller investigativo che già dalle prime scene mostra dei rapporti superficiali e banali, dove la maggior parte delle dinamiche del passato, ma anche del futuro, sono già esplicitate e prevedibili. Nessun colpo di scena nella storia, nessun’empatia nei confronti di una protagonista che trova ogni indizio e ogni prova con estrema facilità, senza fare alcuno sforzo, come se scandali o verità celate siano sempre davanti ai suoi occhi. Detective che si limitano a conquiste amorose e avvocati che si improvvisano investigatori privati. Zero verosimiglianza, non c’è neanche un’azione, un rapporto, un personaggio o un elemento della trama da considerarsi credibile. La stessa conclusione della storia, già quasi ovvia nella prima metà del film, non ha nulla di sensazionale, pur tentando di esserlo.
Per quanto la sospensione dell’incredulità sia qualcosa di estremamente soggettivo, qui è tutto eccessivamente fantasioso e ai limiti dell’inverosimile, dove a parte qualche ridicola lotta corpo a corpo, gli ostacoli sono inseriti a caso nella storia, per rendere una suspence che comunque non arriva. Per non parlare della recitazione, che fa sorgere una serie di dubbi considerando la presenza di alcuni ottimi attori, tra cui la protagonista Meredith Monroe che qui sembra del tutto disimpegnata da non rendere il suo personaggio una super eroina del tutto inattendibile. Relazione segreta è poco curato in ogni aspetto tecnico e di trama: tutto sembra essere slegato, con eventi incollati tra loro in ordine sparso per vedere quale sia il risultato. Niente sembra salvare il film che, prima fra tutti, ha una storia debole, una sceneggiatura didascalica che racconta le azioni, spiegando a volte i movimenti dei personaggi.
Dalla trama alla struttura, il film non funziona da nessun punto di vista
Se forse nell’ultima parte del film, un personaggio inaspettato diventa invece fondamentale nella vicenda, subito dopo, nuovamente, la pellicola ricade in uno stato di totale incoscienza e inconsapevolezza di dove voler andare a parare. Se forse la tecnica fosse stata più attenta e accurata, con un’interpretazione diversa, non teatrale e caricaturale, con una linea detection più plausibile, forse il film sarebbe potuto risultare più interessante, sicuramente non originale, ma definibile un thriller investigativo. Ma purtroppo sono tante le parti che compongono un film e qui nulla sembra funzionare. Qualche scena d’azione si segue meglio, movimentando la storia, ma anche quelle rischiano di sfiorare la comicità provocando ilarità più che la tipica attesa di sequenze in cui gli eroi della storia sono in pericolo.
La caratterizzazione dei personaggi è bidimensionale, senza spessore: c’è la sorella arrabbiata, la sorella avvocato e il detective d’assalto, per il resto c’è l’idea di un passato burrascoso per il quale si litiga, senza mai parlare, quindi senza mai risolvere; gestite così anche le relazioni amorose. La colonna sonora accompagna le scene più action chiarendo quale sia l’intento e cosa si voglia comunicare allo spettatore, evidenziando la poca riuscita del film. Relazione segreta è quasi una storia assurda, dove ogni cosa andrebbe sistemata, arricchita e messa in scena diversamente. Non è mai semplice costruire un plot di detection originale e non è quindi la prevedibilità di una conclusione a determinare la costruzione di un film, ma per quando l’incipit funzionasse, lo svolgimento è fuori da ogni logica e realtà. Il lento processo che porta alla rivelazione non è credibile, così come non lo sono le prove che potrebbero incastrare i veri colpevoli.