Queenpins – Le regine dei coupon: recensione del film

La truffa di Connie e JoJo al centro di una commedia che non riesce molto a conquistare.

Basato su fatti realmente accaduti, Queenpins – Le regine dei coupon (dal 30 novembre 2021 su Amazon Prime Video) di Aron Gaudet e Gita Pullapilly racconta la storia di due donne, Connie Kaminski, ex maratoneta con un matrimonio infelice, e la sua migliore amica JoJo, ancora dipendente economicamente dalla madre. Le due riescono a trasformare il loro hobby, raccogliere i coupon, in un vero e proprio business, in modo da avere sconti ai grandi magazzini per poi farlo diventare una truffa da milioni di dollari.

Queenpins – Le regine dei coupon: da ex campionessa a accumulatrice di coupon

Queenpins_Le regine dei coupon_Cinematographe.it

Connie: “La prima forma di guadagno è il risparmio”

Connie (Kristen Bell) è un’ex campionessa olimpionica, ha significato tanto per la nazione quando ha portato lustro e coppe ma ora, perso il “valore” sportivo, non conta più nulla. È una casalinga, per passare il tempo e non annoiarsi raccoglie coupon. Inizia dalla fine Queenpins, dalla polizia che porta Connie in prigione perché ha costruito la truffa e poi si torna indietro, il fim vuole spiegare ciò. Tutto parte dallo sguardo che la donna ha quando va a fare la spesa e invece di pagare più di 100 dollari riesce, con dei semplici pezzi di carta, a risparmiare sborsando pochi dollari. Uno sguardo di sfida, una rivalsa; per pochi istanti prova ancora l’adrenalina di chi vince.

Charlie, il cassiere: “Il suo trofeo”

Connie se ne va con un sorriso soddisfatto con lo scontrino tra le mani a simbolo del successo; quella è la gioia che non sente più da tanto. Il film racconta una donna profondamente sola, a causa di un matrimonio che non va bene da quando hanno perso la loro bambina; è interessante il fatto che la stanza del bambino sia diventata la stanza che contiene il bottino dei coupon. Pura, semplice, spaventosa compensazione. Scatole su scatole, confezioni su confezioni, tutte colorate, una camera piena di cose per riempire un vuoto.

Proprio mentre mangia i cereali Wheaties si accorge di uno strano sapore, invia una lettera ai proprietari e questi ultimi per farsi perdonare inviano un coupon che le garantisce una scatola gratis. Ecco, il gioco è fatto. Se ogni volta che un prodotto non risponde alle aspettative le mandano un pacco gratuito, la sua collezione diventerà gigantesca. E la sua gioia incontenibile.

Connie: “Sono le piccole cose che contano”

Questo progetto serve a Connie per ribellarsi ad un mondo, ad una vita che le sta stretta, ad un marito che dopo la perdita del figlio si allontana da lei, un uomo che la rimprovera (“tu stai spendendo soldi che non abbiamo”) e tenta di spingerla a fare ciò che lui vuole.

Il racconto di un’America che colleziona

Queenpins_Le regine dei coupon_Cinematographe.it

L’idea è di Connie ma è grazie all’amica JoJo (Kirby Howell-Baptiste, compagne di lavoro anche in Veronica Mars) – che attraverso il social interagisce con i suoi follower proprio sul tema del couponing – che le due riescono a contrabbandare casse di buoni da un’industria addetta alla stampa in Messico, e poi a vendere a metà prezzo tali coupon a chi è interessato a prodotti gratuiti. Sembra una barzelletta o una storia di poco conto ma questo è un crimine, un crimine vero e proprio.

Connie: “Non ci aiuterà nessuno. Sai chi viene ricompensato? Le persone che non seguono le regole”

Si tratta quindi di un film che parla di una questione molto sentita in America, l’ossessione per i coupon, tantissime persone vivono grazie a questo, per questo, per raccoglierli dai giornali, dalle scatole dei prodotti. Queenpins porta sullo schermo una certa America, quella delle periferie che ritaglia e mette da parte, che si sente viva quando risparmia, quando riempie gli scaffali del ripostiglio con prodotti che forse non userà mai. Per molte donne e per molti uomini, negli Stati Uniti, questo è quasi un lavoro – nonostante nel film, il marito di Connie mal sopporti questa mania della moglie, le chieda più di una volta di cercarsi una vera occupazione -; pensiamo al fatto che esistono programmi tv, il più noto in Italia è Pazzi per la Spesa, a cui queste persone vogliono partecipare,.

A colpire Gaudet e Pullapilly non è tanto, o non solamente, l’operato illecito, a loro interessa comprendere la psicologia di queste donne, ciò che le ha spinte ad agire in questo modo: sia Connie che Jojo sono sole e piuttosto frustrate, l’una incastrata in un matrimonio infelice, senza figli, l’altra ancora dipendente dalla madre.

Le due proprio per questo sono la miglior rappresentazione di chi fallisce, è sbagliato, e così creano un piano alla Robin Hood, rubare ai ricchi – che per di più pagano pochissimo, con questa scusa “incastrano” chi le aiuterà a rubare i coupon appena stampati – per dare “ai poveri”, cioè alle famiglie bisognose.

Queenpins – Le regine dei coupon: due uomini dall’altra parte della barricata

Queenpins_Le regine dei coupon_Cinematographe.it

Sembrerebbe un piano ben organizzato invece no, non lo è. Arriva a salvare l’ordine Ken Miller (Paul Walter Hauser), l’ufficiale addetto alla prevenzione delle perdite di una catena di supermercati, insospettito per i troppi buoni sconto che girano in questa catena. Miller conosce l’ispettore del servizio postale Simon Kilmurry (Vince Vaughn) e i due lavorano insieme per scoprire l’identità delle due donne, ma è chiaro che anche in questo caso c’è uno che ha più potere dell’altro. Kilmurry ci tiene a ricordare all’altro che non sarannomai compagni, lui è un agente federale, ha una pistola, mette in galera i colpevoli, Miller invece non è per lui nessuno, occupa il più basso gradino della “scala sociale”. L’uomo, prima di incontrare l’agente, viene preso in giro, non creduto, ridicolizzato, ma lui non ci sta vuole continuare a lavorare a questo perché è il suo caso.

Miller: “Io conoscono i buoni, io ci vivo”

Con tali parole lui chiede spazio, rispetto e di poter continuare a credere in questo suo piccolo/grande “progetto”; sembra un paradosso eppure lui, Connie e JoJo non sono poi così diversi, anche se su due piani differenti.

Ci sono dunque nel film due viaggi paralleli: da una parte quello divertente e spericolato delle due donne che, unite come un corpo solo, sorelle in questa battaglia, acquisiscono sempre più potere e sicurezza in sé stesse, dall’altra quello di coloro che dovrebbero essere i buoni, che rappresentano la legge, corrono, investigano per trovare le regine dei coupon.

Una commedia che, nonostante le premesse, non conquista

Queenpins – Le regine dei coupon è una commedia che, pur partendo da un’idea interessante e da un incipit forte, non riesce a convincere pienamente dall’inizio alla fine. Nonostante l’attualità del tema, gli interpeti tutti nella parte, il film si accartoccia non risultando così divertente – e anche un po’ disperato – come dovrebbe.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.7