Quasi poliziotti: recensione del buddy movie olandese Netflix

Quasi poliziotti, il buddy movie olandese ricci di cuore e umorismo, profondità e colpi di scena.

In un’estate in cui Netflix tenta strade diverse per il suo pubblico internazionale, Quasi poliziotti (Almost Cops), film olandese diretto da Gonzalo Fernández Carmona, propone una commedia d’azione che accarezza le convenzioni del genere, ma le declina con un piglio più malinconico e intimo del previsto. Lontano dagli effetti speciali e dalle sparatorie ipercinetiche, il film gioca su un terreno umano, dove l’ironia si alterna al lutto, e il divertimento lascia spazio a una riflessione più profonda su giustizia, identità e fallimento.

Quasi poliziotti: due (quasi) eroi fuori posto

Quasi Poliziotti; cinematographe.it

La storia si concentra su Ramon, un agente di quartiere – tecnicamente un BOA, cioè un funzionario dell’ordine civile senza pieni poteri di polizia – che vive e lavora nel medesimo quartiere di Rotterdam. Interpretato da Jandino Asporaat, Ramon è idealista, pieno di buone intenzioni ma frustrato dall’impotenza che il suo ruolo gli impone. La sua vita cambia radicalmente quando il fratellastro Kevin, detective della polizia, viene ucciso durante un’indagine.

A quel punto Ramon si ritrova costretto a collaborare con Jack, ex poliziotto sospeso per scorrettezze sul campo, interpretato da Werner Kolf, volto potente e carismatico che conferisce al film un necessario contrappeso drammatico. I due formano la classica coppia male assortita dei buddy movie, ma in chiave più trattenuta e realistica: niente battute a raffica o situazioni grottesche, quanto piuttosto scontri verbali asciutti e dialoghi velati di dolore.

Una Rotterdam mai così grigia

Uno degli aspetti più interessanti del film è l’ambientazione: Rotterdam appare spoglia, periferica, quasi anonima. Carmona evita volutamente le cartoline e gli skyline patinati. La città diventa un personaggio silenzioso, riflesso dello stato interiore dei protagonisti. Questa scelta visiva contribuisce a rendere Quasi Poliziotti più simile a un dramma urbano con tratti da crime story, piuttosto che a una commedia d’azione tradizionale.

La regia è essenziale, a tratti quasi invisibile, ma sempre attenta ai dettagli emotivi. Gli inseguimenti e i momenti d’azione ci sono, ma non vogliono mai strafare. Il cuore del film resta sempre la dinamica tra i due protagonisti, e il dolore latente che entrambi cercano di contenere sotto una maschera di cinismo o ostinazione.

Ironia, trauma e (quasi) redenzione

Il merito più grande del film è quello di trattare temi pesanti come il lutto, il senso di colpa e la perdita senza mai scivolare nel patetico. L’ironia è presente, ma sempre dosata con intelligenza. Alcune sequenze sembrano volutamente paradossali – come il protagonista che cerca indizi in mezzo a un picnic condominiale – ma non sconfinano mai nella parodia. Carmona lavora su una comicità di contesto, fatta di contrasti e momenti grotteschi, senza mai tradire l’integrità emotiva dei personaggi.

Il percorso di Ramon e Jack è quello di due uomini feriti, che nel corso dell’indagine imparano a guardarsi allo specchio senza più mentire a sé stessi. La vera indagine, quindi, non è tanto contro il crimine – che resta piuttosto generico – quanto contro le proprie ombre interiori. Il finale non offre un lieto fine convenzionale, ma una riconciliazione possibile, forse fragile, ma sincera.

Quasi poliziotti: conclusione e valutazione

Quasi poliziotti non è un film rivoluzionario, né tenta di esserlo. È consapevole dei limiti del proprio genere e li usa a suo favore, lavorando sui dettagli, sul silenzio, su una scrittura sobria ma efficace. Non tutte le svolte narrative convincono – alcune sono troppo rapide o prevedibili – e a tratti si sente la mancanza di un vero antagonista carismatico. Ma nel complesso il film conquista per la sua autenticità e per l’umanità dei suoi protagonisti.

Una commedia d’azione con cuore, che riesce a intrattenere e, al tempo stesso, a lasciare qualcosa sotto la pelle.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.2

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