Oh. What. Fun. – recensione del film di Michael Showalter con Michelle Pfeiffer
Immaginiamo Rosalba, la casalinga pescarese di origini napoletane di Pane e tulipani (Silvio Soldini, 2000), trapiantata in America, lasciata a casa e non in autogrill. Claire è una donna piena di cose da fare, un Natale da “costruire” e una famiglia da accogliere. Una donna, una madre, una moglie. Una storia come tante per far sorridere e scaldare il pubblico. Esce il 3 dicembre 2025 su Prime Video Oh. What. Fun., tratto dal racconto omonimo di Chandler Baker, scritto e diretto da Michael Showalter, con un cast d’eccezione, tra cui Michelle Pfeiffer. Il film è una commedia natalizia che racconta la fatica di una donna che tenta di rendere meraviglioso per la sua famiglia il periodo natalizio, spendendosi in tutto per tutto. Claire Clauster (Michelle Pfeiffer) organizza, prepara, pensa e ripensa, senza fare un passo indietro, per lei è quasi una missione, il suo sogno si rompe quando la sua famiglia, proprio a Natale, se la dimentica a casa. Questo sbaglio è uno schiaffo in faccia per la donna e per lei inizia un viaggio in macchina, delusa e arrabbiata.
Oh. What. Fun.: Claire crea il natale (im)perfetto

Oh. What. Fun si apre con la voce di Claire che ironizza sulla presenza femminile nei film di Natale, sul fatto che gli eroi sono tutti maschi e si prendono tutti gli onori nonostante le vere eroine delle feste siano le donne. Inizia così a narrare la stanchezza, la fatica delle donne che lavorano, preparano, cucinano, incartano per tutta la famiglia.
La famiglia si riunisce sotto lo stesso tetto. Claire apre le porte della sua bella casa per i figli e nipoti, è tutto pronto o quasi. Arrivano i tre figli di Claire, ciascuno con il proprio bagaglio di preoccupazioni, affanni, legati alla vita di ogni giorno, tra amori impossibili, crisi personali e fluttuazioni sentimentali. A osservare tutto c’è Nick (Denis Leary), il marito di Claire che mentre la moglie si stanca per confezionare il Natale perfetto, costruisce, con tutta la calma del mondo, la casa della bambole per i nipoti.
Tutto sembra scivolare tra un piccolo evento e l’altro, tra un pranzo e una cena, tra un saluto ai vicini e un giro nei supermercati ma poi l’evento che rompe la routine: lei lasciata sola a casa dalla famiglia. Un dolore immenso.
Oh. What. Fun.: lasciata sola, a casa, inizia un viaggio per ritrovare sé stessa

Claire è esausta e anche, sembra esagerato, disperata. Ha fatto tutto per la sua famiglia, sempre, da sempre. Ha cucinato, glassato, comprato e incartato, ha organizzato le attività, tra cui lo spettacolo a cui la famiglia va dimenticandosi di lei. Come è possibile?
Lei, prima di questo fatidico strappo, si mostra stanca, affaticata, in balia del ruolo (madre e moglie), vorrebbe così tanto essere la miglior mamma del mondo e che la sua famiglia glielo riconosca – per questo manda da sola una mail alla redazione per partecipare ad un programma televisivo in cui le mamme/mogli si presentano per dimostrare il loro valore -, invece ciascuno di loro è impegnato a vivere la propria esistenza. Figli, mariti, nipoti sanno che è Claire ad organizzare a ad accoglierli e non muovono neppure un dito per aiutarla in tutto questo. Lei è imperfezione e proprio per ciò lo spettatore le vuole bene e per dimostrare i suoi piccoli fallimenti quotidiani, conosciamo la vicina, donna perfetta, elegantissima e sempre giusta.
Se la famiglia dei vicini è perfetta, perfetta nei regali, negli addobbi, nei pasti preparati, Claire è stata lasciata indietro. Prende la macchina e parte, proprio come Kevin di Mamma ho perso l’aereo decide di avere il suo momento. Un colpo di testa per crescere ed evolversi, un vero e proprio viaggio dell’eroina. Lei macina chilometri assieme a rabbia e delusione, mentre la sua famiglia accortasi dell’errore inizia a comprendere la fatica della donna. Senza la madre, il Natale perde di senso perché è lei che lo riempie d’amore, di partecipazione e calore. Si deve toccare il fondo per poter poi risalire e comprendere molto di sé e degli altri.
Claire diventa un simbolo di tutte le donne che si spendono per gli altri, di tutte le mamme che tra una glassa e un regalo si dimenticano di sé stesse. Lei, ironica, divertente, si fa manifesto e riesce a farsi capire anche dalla famiglia.
Oh. What. Fun.: valutazione e conclusione

Oh. What. Fun. è una commedia natalizia ma è anche una fotografia della famiglia di oggi, un racconto dell’essere donna, ingabbiata in una vita di lavoro e famiglia. Claire, interpretata da una Pfeiffer bravissima, rappresenta tutte quelle che si dibattono per essere perfette, che non si sentono mai abbastanza e per questo si sentono in colpa. Sul lavoro, nell’amore, in famiglia, con sé stesse, spesso ci si chiede troppo; Oh. What. Fun. immerge tutto questo nel periodo natalizio, tra lucine e addobbi, canti e gonfiabili da mettere in giardino, rende più divertente e digeribile ciò che potrebbe essere sgradevole. Godetevi questo “canto di natale” dell’anno 2025, con una protagonista ironica che fa anche riflettere.