Oblivion: recensione del film di Joseph Kosinski con Tom Cruise

Un panorama apocalittico, devastato da una guerra nucleare e dall’eliminazione della Luna, è la rappresentazione del nostro pianeta, scelta dal regista Joseph Kosinski, per il suo film Oblivion. Gli unici apparenti abitanti sono Jack Harper, interpretato da Tom Cruise, e Victoria Olsen, impersonata da Andrea Riseborough.

Oblivion: lo scenario apocalittico di Joseph Kosinski

Entrambi sono tecnici, incaricati della manutenzione delle idro-trivelle, necessarie all’immagazzinamento dell’acqua; essa viene, infatti, utilizzata come fonte di energia dal Tet, una piattaforma in cui risiedono gli ultimi umani sopravvissuti, utile per l’allontanamento definitivo dal pianeta.

Jack e Victoria sono costantemente monitorati da Sally, la quale ha anche il compito di indicare qualsiasi attaccato proveniente dagli Scavengers, gli alieni contro cui si è consumata la guerra.

Oblivion

2077: la devastazione della Terra e la distruzione della Luna

A differenza della collega, il protagonista, però, non riesce a concentrarsi completamente sulla missione, perché costantemente tormentato da visioni che riguardano la città di New York, prima della devastazione, e dall’apparizione del volto di una donna misteriosa.

Un giorno un’idro-trivella esplode, a causa di un problema tecnico, relativo ad un drone; non passa molto tempo prima che cada un oggetto spaziale dal cielo: si tratta della navicella spaziale Odyssey, che trasporta esseri umani ibernati.

Oblivion

Victoria Olsen

Compare, immediatamente, uno Scavenger che inizia a eliminare un a uno i membri dell’equipaggio, ma Jack riesce a salvare Julia (Olga Kurylenko), la quale si rivela essere la donna misteriosa, che appare nei suoi sogni.

Dopo averla ospitata nella sua abitazione, nonostante il parere contrario di Victoria, questi ultimi si dirigono nuovamente alla navicella precipitata, per recuperarne la scatola nera. Purtroppo vengono catturati da un gruppo di Scavengers e trasportati in un covo sotterraneo: esso è il rifugio di un gruppo di umani sopravvissuti, tra cui il marine Malcom Beech (Morgan Freeman).

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Julia Rusakova

Poco a poco, Jack e Julia vengono a conoscenza della verità sulla guerra nucleare e sulla distruzione della Luna, rivelazioni che cambieranno completamente la visione della realtà come l’hanno sempre conosciuta.
La nuova prospettiva permette a Jack di ricomporre i tasselli, che sembrava aver perso da tempo e di ricostruire ciò che è stato distrutto.

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Tom Cruise è Jack Harper

Joseph Kosinski dipinge per Oblivion un futuro, dominato da colori tenui, che vertono tendenzialmente sulle sfumature del bianco e del blu; essi riescono al meglio nella rappresentazione di scene di apparente tranquillità, con l’utilizzo delle gradazioni più chiare, per poi mutare in tonalità più scure, nelle sequenze di suspense e di azione.

Kosinski dà vita ad un’atmosfera di mistero e solitudine

L’alone di mistero, che caratterizza il film, viene amplificato dalla colonna sonora degli M83, i cui brani guidano lo spettatore nel viaggio alla ricerca della verità, che viene compiuto dal protagonista.

Il ruolo di Jack Harper si adatta bene alla figura di Tom Cruise, più volte visto come protagonista in film d’azione (ad esempio, nel ciclo di Mission Impossible). Meno incisiva la recitazione di Olga Kurylenko, rispetto alla rivale femminile Andrea Riseborough. Ultimo, ma non meno importante, anzi, è Morgan Freeman, che si è dimostrato capace di adattare la sua personalità e la sua caratterizzazione alla forte tempra del marine Malcom Beech.

Regia - 4.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 5
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 4

4.1