Ne Zha – L’ascesa del guerriero di fuoco: recensione del film d’animazione

Hollywood farebbe bene a prendere appunti: per tecnica, visione e ambizione narrativa, Ne Zha 2 rappresenta una vetta difficilmente eguagliabile, persino per gli studi Pixar o DreamWorks.

Ci siamo presi un momento, riflettendo su come scrivere questa recensione senza cadere nella retorica banale o nel troppo stucchevole (e probabilmente lo faremo comunque): il fatto è che Ne Zha – L’ascesa del guerriero di fuoco non è semplicemente “un buon film d’animazione”, ma un autentico spartiacque. Diretto da Jiaozi (nome reale Yang Yu) – che firma soggetto, sceneggiatura e regia – il film conferma la produzione dell’animazione cinese come in grado non solo di competere, ma in certi casi di insegnare al cinema occidentale “come si fa”.

Ne Zha - L'ascesa del guerriero di fuoco, Cinematographe.it

La pellicola ha battuto record impressionanti: diventando il film d’animazione con più incasso al mondo e imponendosi come titolo non-inglese più redditizio nella storia del cinema. Vista la scala del progetto – budget stimato attorno agli 80 milioni US$ e una distribuzione monumentale in Cina – il risultato è spettacolare anche dal punto di vista tecnico. La qualità visiva, gli effetti speciali, la CGI: tutto sembra essere stato alzato di livello. In sostanza: Hollywood, tenetevi pronti, avrete qualche statuetta da dare.

Ne Zha, capitolo due: la trama, in breve

Il film riprende la storia dell’eroe mitologico Ne Zha, figura ribelle della tradizione cinese tratta dal classico del XVI secolo Fengshen Yanyi (Investitura degli Dei).

In questo secondo capitolo, Ne Zha – la sfera demoniaca – affronta nuove sfide che intrecciano destino e libero arbitrio, sacrificio e rinascita, insieme all’amico Ao Bing. Il suo cammino non è solo quello di un guerriero sovrannaturale, ma di un giovane che cerca di definire la propria identità in un mondo dominato da forze più grandi di lui.
La trama alterna momenti di epica pura – battaglie imponenti, trasformazioni, poteri celesti – a segmenti più intimi e riflessivi, in cui emergono i temi dell’amicizia, della compassione e del conflitto interiore.
Jiaozi riesce così a fondere mito e contemporaneità, offrendo al pubblico internazionale un racconto profondamente radicato nella cultura cinese ma capace di parlare a chiunque, ovunque.

Ne Zha – L’ascesa del guerriero di fuoco, animazione come rivoluzione visiva e culturale

Ne Zha 2 è, prima di tutto, una rivoluzione estetica. La CGI raggiunge livelli che raramente si sono visti anche nelle produzioni più blasonate d’Occidente: i dettagli negli abiti, la resa dei materiali, la fisica dell’acqua e delle nuvole, la luce che filtra tra le scaglie di un drago o rimbalza su un’armatura – tutto concorre a creare un realismo visivo quasi ipnotico. Ogni fotogramma sembra scolpito, curato da un team che ha lavorato con la dedizione di un atelier d’arte. Secondo i dati ufficiali, oltre 4.000 artisti e più di 130 studi hanno collaborato alla realizzazione e il risultato si vede: la spettacolarità non è mai fine a sé stessa, ma messa al servizio dell’emozione.

Ne Zha - L'ascesa del guerriero di fuoco, draghi, Cinematographe.it

Il montaggio mantiene un ritmo fluido, alternando azione vertiginosa e pause contemplative con precisione quasi musicale. La colonna sonora mescola orchestrazioni epiche e strumenti tradizionali cinesi, creando un sound design unico che amplifica il legame tra modernità e mito. L’humor non manca: battute leggere e momenti ironici alleggeriscono la tensione senza intaccare la profondità del racconto. Anche i personaggi secondari – figure divine, demoni, amici o rivali – sono costruiti con una tridimensionalità rara, capaci di generare empatia.

La potenza visiva di Ne Zha 2 è tale che, per la prima volta, molti spettatori occidentali hanno paragonato la sua resa tecnica a quella dei capolavori Pixar o a certi momenti del cinema live action Marvel, ma con un’anima più poetica e un’identità culturale fortemente riconoscibile. In sostanza, non è solo un film da guardare: è un film da ammirare.

Aprezzato all’unanimità dalla critica internazionale, tuttavia, un unico dettaglio stona nel film, nella versione italiana: il doppiaggio. Non per la recitazione, ma per la pronuncia di alcuni nomi propri. Termini come “Yu Xu” o “Xiao” vengono adattati con fonemi italiani che tradiscono il suono originale, rompendo talvolta l’immersione per chi conosce la lingua. È un peccato minore, ma in un film tanto curato, stona leggermente.

Ne Zha – L’ascesa del guerriero di fuoco: valutazione e conclusione

Ne Zha 2 è molto più di un successo commerciale: è la prova tangibile che il cinema d’animazione globale è entrato in una nuova era. Con un’estetica che incanta, un racconto universale e una qualità tecnica che rasenta la perfezione, il film di Jiaozi segna un punto di non ritorno: l’Occidente non è più l’unico centro di eccellenza. L’unico mezzo punto mancante va alla cura linguistica del doppiaggio, ma il resto è impeccabile.

È un film che non si dimentica, una celebrazione dell’immaginazione, della cultura e della potenza visiva. Ne Zha 2 è, semplicemente, il futuro dell’animazione.

Regia - 5
Sceneggiatura - 4.5
Fotografia - 5
Recitazione - 4.5
Sonoro - 5
Emozione - 5

4.8